Una firma per l’Italia – Una firma antifascista

Ho firmato anche io per la proposta di legge popolare promossa dal Sindaco di Sant’anna di Stazzema, Maurizio Verona.
Ho chiamato il numero 0143 772277, mi sono prenotato e sono andato all’ufficio relazioni con il pubblico del comune di Novi Ligure e lì ho firmato.
Pensavo non ce ne fosse bisogno: dal momento in cui i miei genitori mi hanno iscritto all’anagrafe del mio Comune (correva l’anno 1989), sono diventato un cittadino della Repubblica Italiana, speravo che questo facesse già di me un antifascista, ma forse mi sbagliavo. Come ha scritto Maurizio Verona i numeri parlano e il Fascismo, o meglio, il nuovo fascismo è una minaccia reale.
La lotta al fascismo nel tempo è diventata una lotta di parte, una cosa di sinistra, una roba da comunisti; non è così!
Non ci fu nulla di più politicamente trasversale della lotta al fascismo, Liberali, Democristiani, Socialisti e Comunisti, tutti hanno lottato quell’infame regime.
Nel momento in cui scrivo queste righe mi fischiano le orecchie, sento già le voci di qualcuno che dice “e allora i comunisti?”, nulla di più stupido.
Nessuno nega le atrocità e le efferatezze commesse dai regimi di matrice comunista, ma qui siamo in Italia e noi non abbiamo avuto un regime comunista ma un regime fascista.
Io credo fermamente che tutti i regimi, tutte le tirannie (di qualsiasi matrice) siano da condannare, come penso che, nel momento in cui il potere è totalmente in mano ad un tiranno, sia impossibile che sbagli proprio tutto tutto (cit. “ha fatto anche cose buone”).
Alla fine di un regime, soprattutto alla fine di un regime decennale, ci saranno sempre forti spinte restauratrici da parte di quella fascia di popolazione che inevitabilmente ha perso i privilegi e il potere dati dalla tirannia, basti pensare al tentativo di golpe Borghese nel 1970.
Oggi invece pare che la lotta al revisionismo fascista sia una cosa di sinistra, ma far passare il fascismo come opinione è qualcosa che va a ledere la nostra Repubblica e tutte le forze politiche che ne fanno parte.
Voglio esser chiaro. Io mi reputo di Sinistra e non l’ho mai negato, credo che l’uguaglianza delle persone sia un valore fondamentale, ma negli ultimi mesi ho avuto modo di confrontarmi spesso con persone che politicamente non la pensano come me ed ho capito l’utilità di avere un dialogo con chi non la pensa come me, anzi questo dialogo non può che essere costruttivo, ma il dialogo deve essere sempre fatto con la consapevolezza di essere tutti antifascisti, perché se difendi il fascismo o lo reputi un’opinione tradisci la nostra costituzione e tradisci la tua stessa Repubblica.
Per questo, a parer mio, sarebbe bello, utile e istituzionalmente corretto che la maggiore figura istituzionale del nostro Comune, il Sindaco, e tutti i consiglieri firmassero questa “anagrafe antifascista”, firmassero questa proposta di legge, per ottenere punizioni severe verso chi vuole sminuire un regime che ha devastato il nostro paese, sarebbe anche bello che lo rendessero pubblico, proprio per confermare che la lotta al fascismo non è una lotta di parte.
Dopotutto durante le cerimonie portano una fascia, una fascia tricolore, ed è nelle fondamenta della Repubblica Italiana l’essere antifascista.
L’antifascismo non è di sinistra – l’antifascismo è Italiano!

Daniele Mascia – cittadino italiano antifascista

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Daniele Mascia

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