Pozzolo Formigaro: quando il suono delle campane diventa un supplizio

Che le date di passaggio da un’epoca all’altra siano quasi sempre convenzionali è risaputo, ma che per alcuni il Medioevo, la cui fine è fissata con la scoperta dell’America, caratterizzi ancora la propria quotidianità è assolutamente anacronistico, eppure a Pozzolo Formigaro la chiesa di San Nicolò continua a suonare le campane più e più volte al giorno – e non solo per l’ora e le ricorrenze – a volumi particolarmente alti, tanto da aver infiammato un’accesa polemica da ormai diversi anni. I diversi parroci sembrano non voler ridurre né la frequenza né il volume, così come anche alcuni abitanti (che però non vivono in prossimità del campanile) e, soprattutto, assidui frequentatori della stessa chiesa.

Le campane hanno sempre suonato anche la notte (tutti i tocchi dell’ora più quello della mezz’ora, al solito volume), fino a quando le proteste, in cui è stato coinvolto anche il comune, hanno portato all’ottenimento di una pausa notturna, dalle 23:00 alle 07:00. All’ora di pranzo e cena e al mattino, però, a tutti gli abitanti sono riservate delle “deliziose” canzoncine, così come anche nei giorni di festa, momenti in cui alcune cantilene registrate si protraggono anche per mezz’ora o più.

In moltissimi si lamentano da anni, anche vivendo in punti del paese effettivamente lontani dalla chiesa di San Nicolò, a causa dell’elevatissimo volume e dall’eccessiva frequenza con cui non solo si ricorda l’ora (chissà se sanno che ormai tutti possediamo un orologio da polso o quello del cellulare, ma forse essendosi fermati al Medioevo non lo possono immaginare…), ma soprattutto si diffondono musichette. Musichette che, specialmente per chi vive nei pressi della chiesa, rappresentano un vero e proprio tormento infernale e, quindi, un autentico paradosso. Possibile che il rispetto e la cura degli altri, principi fondamentali della religione cristiana, vengano calpestati proprio da chi dovrebbe esserne un rappresentante esemplare? Ma non solo tutto ciò viene volutamente ignorato, ma c’è anche chi si beffa di coloro che sono evidentemente esausti per la situazione.

I commenti sui social parlano chiaro, ci sono studenti che faticano ad ascoltare le lezioni quando le campane suonano, persone malate che vengono svegliate o, comunque, non lasciate riposarechi lavora da casa e viene continuamente disturbato… Insomma, è una vera e propria agonia per troppe persone. Per diversi anni ho vissuto a Pozzolo, proprio a fianco della chiesa di San Nicolò: la notte le campane suonavano ancora e io, che per andare a scuola in un’altra città dovevo alzarmi alle 5:30, ero continuamente svegliata dai tocchi registrati. Il risultato sono state fortissime emicranie, causate anche e soprattutto dalla mancanza di sonno, visto che spesso mi svegliavo di soprassalto come se le campane si fossero materializzate nella mia camera. Mia madre vive tutt’ora lì e, anche se ora di notte – seppur fino alle 07:00, poi sveglia per tutti – c’è una tregua, è comunque assillata tutto il giorno: quando la registrazione si avvia è impossibile comunicare anche con chi si trova vicino.

Il parroco e i suoi più stretti seguaci sono evidentemente convinti che per sconfiggere il diavolo e salvare gli infedeli dall’eresia sia assolutamente necessario ricordargli costantemente la presenza della Chiesa attraverso l’ausilio delle campane. Ma c’è di peggio, ovvero chi quasi si fa portavoce della parrocchia di San Nicolò, partecipando in maniera particolarmente attiva alle funzioni e alla vita religiosa – come si evince da alcune foto pubblicate sui social –, scrivendo post di derisione e beffa nei confronti di chi da anni subisce questa vessazione, visto che tanto il coltello dalla parte del manico lo avrebbe chi programma il suono delle campane. 

Penso che la situazione sia diventata davvero insostenibile e che sia ora che le autorità si adoperino perché vi siano dei controlli e delle verifiche, così da sanzionare le eventuali infrazioni, ma soprattutto che la Diocesi di Tortona – a cui fa capo la chiesa di San Nicolò –, con il suo vescovo, decida di intervenire e di stabilire una regola per salvaguardare la salute psicofisica degli abitanti di Pozzolo: non solo tutti coloro che non praticano non inizieranno a farlo, ma addirittura molti fedeli hanno dichiarato di smettere di recarsi alle funzioni, visto il comportamento della parrocchia, e quindi il suono delle campane non è soltanto estenuante e nocivo, ma anche totalmente inutile se non addirittura controproducente per quella che è la fede.

Ah, non si spiega come mai chi sostiene che le campane non siano un fastidio, poi, viva altrove o in lontananza. Anzi, forse si spiega perfettamente. 

Il video realizzato a Pozzolo da un appassionato di campane

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Fiammetta Merlo

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