Quella denuncia contro Ambrosi che qualcuno ha “archiviato”

Continua a far discutere l’azione del 46enne novese Roberto Ambrosi, che mercoledì si è recato presso la sede comunale di Piazza Dellepiane e ha consegnato un sacchetto contenenti escrementi sulla scrivania del dirigente comunale Dario Grassi.
In un video precedente a quello pubblicato sul Moscone, si vede Ambrosi con il suo “sacchetto di m…” recarsi dall’ingresso del comune in via Gramsci e suonare ripetutamente il campanello, fino a quando qualcuno non gli viene ad aprire. Ambrosi, come sempre in diretta facebook, dice chiaramente alla persona che gli ha aperto “Devo consegnare la merda”, e viene lasciato entrare indisturbato. 

Non è la prima volta Ambrosi si aggira più o meno indisturbato nei palazzi comunali. Durante il mandato del precedente sindaco Muliere, l’uomo era entrato in comune ed aveva girato un video simile a quello dei giorni scorsi, ma senza consegnare nulla. L’amministrazione di allora decise di sporgere denuncia. La macchina giudiziaria si mosse, ma nel frattempo sulla poltrona di primo cittadino i novesi avevano messo Gian Paolo Cabella, e della querela non si seppe più nulla.
Roberto Ambrosi è stato un fervente sostenitore della candidatura di Gian Paolo Cabella, e ha lavorato molto per il centro destra in campagna elettorale, anche con le suo video-dirette. La sua non è una faccia nuova nella politica cittadina: nel 2009 si candidò al consiglio comunale nella lista dell’Udc a sostegno di Gigi Moncalvo, raccogliendo 5 voti. Non gli andò meglio nel 2014 quando si candidò nella lista “al servizio dei novesi con Dolcino” e raccolse 7 voti. Due candidature sfortunate, ma sempre a destra. 

Dopo le scorse elezioni, Ambrosi aveva presentato a Cabella la sua candidatura alla presidenza di Acos Spa. Ma anche qui non gli andò bene. 

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