Ma che strani i “centomilla” euro di Avertysan

Centosettanta russi la settimana scorsa sono piombati a Novi e hanno consegnato al sindaco di Novi Gian Paolo Cabella un assegnone da “centomilla” (così è scritto sul cartonato) euro per la ristrutturazione di palazzo Dellepiane. 
“Oh che bel regalo, oh che bel regalo!” verrebbe da dire. Ma la cosa è proprio strana. 
Su alcuni giornali abbiamo letto che la foltissima delegazione russa è venuta a Novi per la costituzione della Fondazione Suvorov. 
Aleksandr Vasil’evič Suvorov è il generale russo vincitore della battaglia di Novi, il 15 agosto 1799. 
Nell’affollato cortile di palazzo Dellepiane è stato firmato un accordo di collaborazione tra il Presidente del Leader’s Club Alexey Ivanchenko e il sindaco di Novi Gian Paolo Cabella, finalizzato ad organizzare eventi aziendali, visite e stage per le imprese.
Era presente anche Artem Avetisyan, fondatore del Leader’s Club, che ha chiesto di poter ospitare a palazzo Dellepiane la fondazione Suvorov. 
Ma cosa sta succedendo? si chiedono molti novesi. Innanzitutto colpisce l’assegno cartonato realizzato per l’occasione, dove c’è scritto in alto a destra “centomilla euro”. Prima stranezza. 

Artem Avetisyan con la giunta novese a Palazzo Dellepiane

Sotto, a fianco al ritratto di Suvorov, nell’assegno c’è scritto “ai cittadini del comune di Novi Ligure contributo per il restauro di palazzo Negrotto – Cambiaso (oggi Palazzo Dellepiane) già comando di Sovorov nel 1799”. Ma il comando di Suvorov era al Castello di Pozzolo, oggi sede del comune guidato da Domenico Miloscio. A Novi, a Palazzo Durazzo, 10 metri da Palazzo Dellepiane, c’era il comando francese e lì è morto il nemico di Suvorov, il generale Barthélemy Catherine Joubert. Seconda stranezza. 
L’assegno “farlocco” è intestato ai cittadini di Novi, non al comune. A essere formali, quei soldi se li dovrebbero dividere i 28mila novesi. Ma su questo possiamo sorvolare. 

Terza stranezza è relativa all’accordo di collaborazione tra il comune e il Leader’s Club. Cosa c’è scritto nell’accordo? Chi lo ha approvato? All’albo pretorio del comune di Novi non c’è nulla, eppure se un comune sigla un accordo deve pur dargli qualche aspetto di ufficialità. Almeno un passaggio in giunta, se non in consiglio comunale. Nulla, per ora. Aspettiamo che il sindaco Cabella spieghi ai novesi il senso di questo accordo, e ne divulghi il testo. 

Siamo andati a cercare in rete qualche informazione in più. Sulla fondazione Suvorov non abbiamo trovato nulla, ma del resto è stata fondata proprio l’altro giorno qui a Novi. 
Sul “Leader’s Club”si trova poco. L’articolo più interessante è quello del giornale di San Pietroburgo (link in fondo all’articolo) che ci dà notizia dell’elezione di Alexey Ivanchenko a presidente. “Il Leaders’ Club rappresenta gli imprenditori di 40 regioni russe. I membri del Club svolgono un ruolo attivo nelle iniziative per migliorare il clima degli investimenti nel paese, monitorare le tabelle di marcia della National Enterprise Initiative (NEI) e aiutare a costruire una comunicazione efficace tra governo e imprese. L’iniziativa imprenditoriale per creare il Leaders’ Club ha ricevuto il sostegno del presidente russo Vladimir Putin in una riunione del Consiglio di vigilanza dell’Agenzia per le iniziative strategiche”, dice l’articolo. 
Torniamo all’assegnone. A firmarlo è Artem Avetisyan, non Alexey Ivanchenko. Ma chi è Avetisyan? Su di lui in rete si trovano parecchie informazioni. 
In Russia è membro di innumerevoli consigli di amministrazione. È proprietario del ramo New Business dell’Agenzia per le iniziative strategiche per la promozione di nuovi progetti. Il presidente del Consiglio di vigilanza dell’Asi è Vladimir Putin.
Di Avetisyan in rete di trovano parecchie notizie. È un oligarca russo vicino a Putin, e pare amare il nostro paese. 

Artem Avetisyan

Nel 2017  Avetisyan ha comprato all’asta, tramite un avvocato, Villa Fanini a Gragnano, in provincia di Lucca. Una storia simile a quella di Villa Minetta, anche lei presa all’asta da qualcuno tramite un avvocato, ma ancora non sappiamo da chi. Dopo aver comprato la villa all’asta per oltre 4 milioni di euro, l’imprenditore l’ha regalata alla madre. 
Nel 2020 il tribunale di Lucca ha disposto il sequestro dei beni della sorella di  Avetisyan, nell’ambito della disputa sulla proprietà su una banca russa con Michael Calvey, un importante investitore americano che è in attesa di processo a Mosca con l’accusa di appropriazione indebita.
Cercando il nome di  Avetisyan saltano fuori talmente tante informazioni, che diventa difficile riuscire a districarsi. L’unica cosa certa è che l’uomo è un finanziere russo, con interessi in tutto il pianeta, vicino a Vladimir Putin. 

Cosa sia venuto a fare di preciso a Novi, lo scopriremo. Forse. 

Intanto, aspettiamo che il sindaco di Novi spieghi ai novesi cosa vogliono davvero i russi. Su La Stampa ieri si leggeva che vogliono fare una statua a Suvorov in Piazza Dellepiane. “Oh che bel regalo”? Forse, dovrebbero essere i novesi a decidere a chi fare statue in città, e non i russi. 

Per saperne di più:
https://www.themoscowtimes.com/2020/02/05/italian-assets-linked-to-putin-ally-frozen-in-us-investor-feud-a69181

https://forumspb.com/en/news/news/prezidentom-kluba-liderov-po-prodvizheniju-initsiativ-biznesa-izbran-aleksej-ivanchenko/

https://www.lanazione.it/lucca/cronaca/vendita-villa-fanini-1.3618579

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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