Arquata, ecco il nuovo consiglio. Cucinella pigliatutto

Siamo in grado di darvi i risultati ufficiosi relativi alle preferenze raccolte dai singoli candidati al consiglio comunale di Arquata Scrivia.  Alla lista vincitrice “viviamo Arquata” collegata al sindaco Alberto Basso andranno 8 consiglieri. 3 per la lista “Noi per Arquata” di Federico Braini e uno alla lista “amici di Arquata” di Enzo Guerra. 
Ecco il dettaglio delle preferenze delle varie liste. Si tratta di risultati ufficiosi, raccolti durante le operazioni di scrutinio, e potrebbero presentare alcune imprecisioni rispetto al dato ufficiale che verrà diffuso nelle prossime ore. Spicca il successo personale di preferenze di Nicoletta Cucinella (nella foto di apertura), che porta ben 505 arquatesi a scrivere il suo nome nella scheda elettorale.

Errata corrige: nella tabella sono riportati 140 voti per Roberto Scifò, ma per i dati ufficiali dal comune di Arquata i voti sono 130. Questo non cambia il fatto che Scifò è eletto consigliere.

Il nuovo consiglio dovrebbe essere composto da: Nicoletta Cucinella, Paolo Spineto, Dario Debenedetti, Roberto Prando , Micaela Benvenuto, Stefano Lasagna, De Franchi Francesca, Luca Di Modugno per la lista vincente. Federico Braini, Edoardo Dellepiane e Roberto Scifò per la lista “noi per Arquata” e Enzo Guerra per la lista “Amici di Arquata”.

Piccola analisi del voto. 
Il primo dato su cui riflettere è il numero degli aventi diritto al voto, che cala di 136 unità in 5 anni. Un calo demografico su cui forse non riflettiamo abbastanza, ma che ha una principale causa, la denatalità. Il secondo dato è quello dell’astensionismo, che è ancora più significativo di fronte al calo del numero complessivo degli elettori. In 5 anni l’affluenza alle urne passa dal 69 al 61%, con 370 persone in meno che si sono recate alle urne. 
Raffrontando i dati del voto con le elezioni di 5 anni fa, emerge che Basso riesce a riportare al voto praticamente tutti i suoi elettori, vincendo con ancora più margine rispetto alla sua prima elezione. Infatti passa dal 48 al 54% delle preferenze. 
Alle scorse elezioni del 2015 contro Basso erano scesi in campo due sfidanti a sinistra: Fabrizio Dellepiane (33%) e Diego Sabbi (19%). Nel voto di ieri, Braini, che si presentava come candidato unitario del centro sinistra, raccoglie le stesse percentuali di Dellepiane 5 anni fa: 33%. 
Enzo Guerra, che si è presentato come candidato apolitico ma con una indubbia provenienza da destra, si ferma al 13%. 
Una prima analisi ci fa dire che Braini non ha sfondato a sinistra, non riuscendo a recuperare i voti di Sabbi. Se nel 2015 i due candidati di sinistra insieme avevano raccolto più voti di Basso, stavolta la soluzione unitaria del centro sinistra arquatese non convince gli elettori, con i voti che in parte vengono raccolti da Guerra, che a sua volta non è stato in grado, voti alla mano, di infastidire Basso contro di cui aveva puntato tutta la sua campagna elettorale. 

Insomma, la vittoria di Basso è netta cosi come lo è la sconfitta di Braini e Guerra.

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