Attenzione, caduta assessori

In autunno cadono le foglie, ma a Novi caduca è anche la Giunta, che perde Assessori. Fu così a ottobre 2020 per Costanzo Cuccuru, “dimissionato” dal Sindaco, mentre Dolcino si dimise spintaneamenteFeuilles mortes anche il 19 ottobre scorso: questa volta è stato il turno di Maurizio Delfino, dimessosi – non si sa – se di sua sponte oppure … aiutato. Il quesito è d’obbligo, in quanto, qualche mese addietro, in pieno rigoglio espressivo, durante uno dei suoi numerosi interventi compassati e misurati cui abbiamo assistito in Consiglio comunaleaveva proclamato che la Giunta sarebbe durata tutta la legislatura. Affermazione azzardata, almeno per quanto lo riguardava.
Il fatto è accaduto subito dopo le elezioni nazionali, tuttavia non pensiamo possa essere collegato alla debacle leghista. Certo è che, per Cabella & Co, la settimana era cominciata male … giornate nere, ma proprio nere.

La Giunta è mobile … muta d’accento e di pensier. 
Dunque, pare proprio che ad ogni scoccare del mese di ottobre la Giunta novese cambi pelle, tal quale i serpenti. Probabilmente gli Assessori hanno una scadenza, come il latte che inacidisce.
2020, 2021 … sta per diventare una tradizione, come il Natale: senza “anlòti turòn” non è neppure Natale. E senza almeno un Assessore che si dimette, non è neppure ottobre. Ormai ci hanno abituati così … Forse anche il Sindaco Cabella avrà pensato più volte di dimettersi, ma non può farlo; peccato. Pena sarebbe il ritorno alle urne, ma, ora più che mai, per lui non è proprio il caso, considerata l’aria che tira in città (e non solo).
La formula adottata per le dimissioni di Delfino è quella, diplomatica, del riferimento a “problemi personali” (ovvero: tanto volevo scendere). Indubbiamente, in dodici mesi (scarsi) di permanenza in Giunta, qualche problema di rapporti l’Assessore lo ha avuto: come dimenticare gli strali, non sempre graditi dal Sindaco, lanciati contro dirigenti e dipendenti comunali, rei di non seguire le sue direttive, peraltro considerate illegittime dai funzionari? Come dimenticare il tormentone sulla delibera del CIT, durato mesi, che entrava in Consiglio Comunale dalla porta per uscire dalla finestra, senza essere approvata? Come dimenticare gli interventi in Consiglio comunale, anche via web, nei quali cercava di mettere alla gogna chi aveva governato precedentemente la città? Come dimenticare l’aumento della tassa rifiuti che, con lungimiranza, dapprima aveva incrementato del 16%, e poi ridotta a circa il 10%?
La stampa bene informata riferisce che Delfino ha rassegnato le dimissioni dopo aver risolto la vicenda del CIT; se la notizia corrispondesse al vero ne saremmo alquanto lieti, al momento possiamo solo registrare le lungaggini che hanno ritardato la soluzione del caso di almeno sei mesi.
Ci si ferma qui … lungi da voler infierire sulla repentina partenza dalla città dell’ex Assessore al Bilancio, giunto a Novi dopo anni di assenza, anticipato dalla fama di essere il “Ronaldo” dei conti pubblici, e sul quale il preveggente Mungitore (che di calcio se ne intende) mesi fa affermò avrebbe potuto rischiare la figura dello “scarpone” (ossia di un giocatore dal tiro potente, ma falloso)Non si vuole confermare la chiaroveggenza del Mungitore (giammai!), ma, forse, i prodromi delle dimissioni di Delfino vanno ricercati proprio nella affermazione premonitrice del fuoriuscito dalla maggioranza (il quale, però, è sempre “dentro”, forse alla ricerca del potere negatogli già all’inizio di questa brutta avventura per la città, e di cui, certamente, è uno dei maggiori responsabili).
Le dimissioni dell’Assessore sono state vissute a Novi come un fulmine a ciel sereno: chi piangeva, chi si stracciava le vesti … appare inspiegabile la repentina mossa del cavallo che ha portato in scacco matto il Re, inteso come il Sindaco. 
E allora tutti ad interrogarsi, tutti a chiedersi cosa mai fosse accaduto, visto che il deus ex machina – giunto a Novi per mettere le cose a posto, con funzione, addirittura, di guida per la Giunta di cui Cabella, ufficialmente, è Sindaco – raccolti stracci, armi e bagagli, ha sbattuto la porta per tornare a Lussandria. Si dice che, appresa la notizia, a Palazzo qualcuno abbia tirato un sospiro di sollievo …

Qual è il casus belli?
Taluni ritengono che, ancora una volta, ci sia di mezzo il Mungitore: dopo aver azzoppato l’Assessora all’Urbanistica, privata della relativa delega da parte dell’ubbidiente Sindaco (che, con tale azione, ha aumentato il potere del Mungitore medesimo, il quale, pur non essendo Assessore, è stato delegato ad occuparsi dell’area Z3 – ovvero piazza del Maneggio e dintorni -), ora pare essersi scontrato con l’Assessore uscente proprio su questioni relative a tale area.
Il tema del contrasto, in particolare, riguarderebbe due zone: quella dell’ex macello civico di via Pietro Isola, di proprietà comunale, e quella oggi occupata dal supermercato Lidl. Si tratterebbe di una permuta di aree: il supermercato verrebbe ricollocato nella zona ex macello, e l’area della Lidl diverrebbe proprietà comunale; su di essa il Mungitore, forse non sapendo che pesci pigliare, avrebbe proposto di collocare il Comando Vigili Urbani, dismettendo l’attuale sede, relativamente nuova: un vero spreco. Sembra una partita a Monopoli … io ti do il Macello, tu mi dai il Supermercato, senza passare dal Via. Ma, si sa, quando si gioca a Monopoli ci sono gli Imprevisti, che disturbano il giocatore/manovratore.
Non molto tempo fa, infatti, Delfino aveva dichiarato ai giornali di ritenere che il valore delle due aree non fosse identico, e che sarebbe stata necessaria una perizia per stabilirne la reale entità. La dichiarazione aveva fatto “imbufalire” il Mungitore, il quale, forse, aveva già deciso come avrebbero dovuto andare le cose (magari con un “pari e patta”, senza passare dal Via). È evidente, però, che per alienare una cosa pubblica e acquisirne un’altra, occorra stabilire il valore delle due aree, e ciò può avvenire soltanto attraverso una perizia che giustifichi la congruità dell’operazione e, soprattutto, non danneggi la pubblica amministrazione.
Tanto per citare un esempio: un tempo, sotto i portici di piazza Repubblica, esisteva il mercato del bestiame. I contadini trattavano il prezzo delle mucche e, una volta concordato, si sputavano sulle mani: voilà, il contratto era stipulato! Ma i tempi sono cambiati, il mercato delle vacche sotto i portici non c’è più! Né sarebbe igienico sputarsi sulle mani, per di più in era Covid…
Concludendo, lo scomparso, mitico Massimo Catalano, “Re dell’ovvio” secondo la definizione di Renzo Arbore, avrebbe detto, questa Giunta (insieme a quella che fu la maggioranza) fa acqua da tutte le parti: non è il momento che tolga il disturbo?

A me niente?
Secondo la stampa ben informata, la nomina del nuovo Assessore al Bilancio avrebbe dovuto avvenire in pochi giorni, se non, addirittura, in poche ore. Le dimissioni dell’uscente Delfino sono state annunciate martedì 19 ottobre, in linea con la tradizione secondo la quale “una dimissione all’anno … toglie un Assessore di torno”.
Secondo le ottimistiche previsioni, sembrava cosa fatta; si rincorrevano nomi per le vie della città. Per sostituire l’Assessore uscente, che, secondo il nipote del Sindaco, aveva fatto più cose in breve tempo che la sinistra in settanta anni, ce ne volevano almeno due. Era necessario individuare qualcuno che fosse considerato, come minimo, alla pari del professionista auto-licenziatosi (magari un po’ più pacato …). La ricerca non era facile … si era cercato, in quel che fu il campo avverso, qualcuno disposto a saltare il fosso, ma senza risultato.
Nel frattempo, salivano le tensioni all’interno della maggioranza. Se l’appetito vien mangiando, le dimissioni di Delfino avevano aumentato le appetenze. Immaginiamo quelle di Francesca Chessa, la quale, non più tardi di qualche mese fa, aveva fatto il salto della quaglia, passando da Forza Italia a Fratelli d’Italia, perché “non si era sentita sufficientemente valorizzata”. Il che, tradotto, significa: “E a me, niente?”.
Peraltro, colui che, all’epoca, aveva accolto Chessa a braccia aperte nel suo partito – l’uomo dal dito medio alzato – aveva rivendicato per Fratelli d’Italia (partito composto in Consiglio comunale solo da transfughi, in quanto alle elezioni non aveva ottenuto neppure un consigliere) un posto in Giunta. All’inizio della legislatura, si dice che tale personaggio avesse reclamato un posto per sé nel Consiglio di Amministrazione di un’Azienda comunale (oggi divenuta il bancomat della Giunta municipale), ottenendo, però, solo un due di picche. Oggi, forse per tenere in piedi la baracca della maggioranza (o presunta tale), è stato “accontentato” con un posto nella discarica (e non propriamente nel Consiglio di Amministrazione).

Forza Italia invece, “forte” di ben un Consigliere comunale e due Assessori (Vice-Sindaco compreso), se ne stava calma, tranquilla, schissa, come dicono i veneti, quasi a nascondersi, temendo che, in un possibile rimpasto, potesse perdere almeno una penna, considerate anche le tensioni sorte recentemente tra Sindaco, Assessora all’ambiente e l’Uomo dei Selfie, a causa delle invasioni di campo di quest’ultimo sul tema rifiuti e cacche canine.
Niente di tutto ciò. La voce insistente che girava non già per le vie, ma per i vicoli (chiusi per definizione) è quella che, a sostituire Delfino, arrivava un altro delfino … del nipote del Sindaco. Una sconfitta per il Mungitore, il quale pare puntasse ad una figura di non stretta fede perocchiana. Un uomo fedele (nel senso politico del termine) al Segretario della Lega novese. Infatti, il decisionista Cabella, dopo ore e giorni di riflessione, ha nominato il nuovo Assessore.
Di giovane età, nell’ormai lontano 2019 studente in giurisprudenza; da tempo abituato a dipanare le beghe che sorgono nei campi di calcio; da questo punto di vista, nel nuovo ruolo, le bugne non gli mancheranno, né tantomeno le imboscate.
Bastiano, in piazza Dellepiane, saputa la notizia, ha detto: “U g-à ‘ncu u làte ‘n si lèrfi” (tipica espressione novese, che indica un giovane inesperto). 
Ce la farà? Il periodo di prova è, come sempre, fissato in dodici mesi (ma anche meno).

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