Anno nuovo e vecchi problemi


Comincia il nuovo anno e gli auspici non sono molto incoraggianti: a livello locale ha avuto un notevole successo il concerto, diretto dal simpatico e bravo maestro Oddone, sul prestigioso palco del teatro Marenco, e non poteva essere altrimenti.
Ma quello che è apparso certo è stata la sfilata dei nuovi geni dell’amministrazione locale che non hanno perso l’occasione per mostrare tutta la lor plebea. Sembra che il pubblico, si sia un pochino seccato e abbia applaudito per reazione a oltranza, il blasonato maestro. Avranno inteso? C’è da dubitarne…
Ma non mancheranno di occasioni per dimostrare le notevole qualità amministrative, nel risolvere spinosi casi: dal Csp, all’aumento affrettato quanto indebito della rumenta, alla nuova versione della Z3, alle incomprensioni sulle gestione sportiva . 
È doveroso augurare il meglio alla rappresentante del turismo provinciale, e di complimentarsi per l’aggraziata visione con la quale il “Moscone” ne ha impreziosito la notizia. 
Il drammatico, purtroppo, si intravede a livello nazionale, e si prospetta un futuro imminente di lacrime e sangue. Si vocifera che il divino presidente abbia iniziato lo stesso trattamento che a suo tempo riservò alla disastrata economia Greca. Vorrà mettere i conti in ordine , prima di traslocare sul colle più alto, dato i trascorsi bancari.
C’è da chiedersi, da sperare che concepisca la restaurazione dell’economia in simbiosi con il benessere della nazione in generale?
Infatti è iniziato il balletto del caro bollette, che non va proprio in quella direzione; i generi alimentari sono diventati improvvisamente rari e di conseguenza ne salgono le quotazioni. Ma sembra che la responsabilità sia dell’impero cinese che ne sta facendo incetta, contribuendo alla restaurazione dell’inflazione. Chissà per quale operazione strategica?
Questo aspetto dell’economia sembra non essere sgradito alla grande finanza ma sicuramente impoverisce ulteriormente quelli con un reddito al limite. Ma questo è un irrilevante dettaglio.
Per contro si è provveduto a raddoppiare i contributi all’editoria e le prebende ai super dirigenti, meglio in questi casi prevenire l’inflazione che falcidierebbe anche i loro mega stipendio. Cosa che il neo sindaco di Roma, noto economista, ha subito provveduto raddoppiando i compensi alla sua squadra.
Poveri sprovveduti grillini… ma dove volente andare Con la vostra ossessione del contenimento dei costi in una platea di borseggiatori?
Il fatto che appare più sconcertante, perfino diabolico è sicuramente il balletto attorno dell’aumento delle bollette e tariffe: improvvisamente ci dobbiamo convincere che le fonti energiche sono diventate rare, quasi esaurite, inavvicinabili e in base a questo dobbiamo pagarle sempre di più ed essere pure convinti che è necessario, indispensabile. Naturalmente non per loro colpa. Non per niente sono i migliori se la lievitazione per il momento si attesta attorno al 50%
Proviamo ad immaginare cosa determinerà l’incremento del costo dell’energia. Si scatenerà l’aumento a catena di qualsiasi merce o servizio. Tutto è direttamente o indirettamente collegato. Siamone certi, a breve seguirà l’adeguamento dei compensi dei nostri onorevoli e della filiera periferica. Non vorremo mica ridurli ad una vita poco decorosa..
Naturalmente quando si tratta di questi aspetti il genio dei nostri amministratori non ha eguali nel prevenire lamentale, mugugni e ribellioni, eventuali scioperi e contestazioni sopratutto da parte della classe media e operaia. E ecco pronto il rimedio: abbiamo stanziato tot miliardi per arginare il caro bollette, abbiamo messo a disposizione tot miliardi per i più bisognosi. A gara con il tono da salvatori della patria con smorfie addolorate rilasciano accorate dichiarazioni: “Nessuno sarà lasciato solo”… Sono tutti sulla stessa linea, a livello di intenzioni.
All’atto pratico si mostra tutta la retorica: vuoi accedere ai sussidi, dovrai dimostrare di essere indigente e non ce la fai. Se ci provi, comincia il calvario devi fare il giro delle sette chiese, raccomandarti all’amico dell’amico, devi mortificarti più di quello che già sei e se ancora conservi un poco di orgoglio, rinunci,stringi i denti, meglio tirare la cinghia e cercare di andare avanti.
Naturalmente le bollette sono gravate per due terzi di oneri impropri, ma ridurli ed alleggerirne il peso è troppo facile è una procedura elementare, passerebbe inosservata. Il merito sarebbe di tutti?
Ma gli arrotondanti miliardi che promettono da dove provengono e quale categorie se ne dovranno far carico?
Mistero? Niente affatto, gli aumenti graveranno sul collaudato ceto medio che brontolando e scuotendo un po’ meno la coda diventerà un poco meno medio.
D’altronde in questo clima di pandemia con la psicosi del contagio: l’abitudine al cenone,alla settimana bianca e altri intrattenimenti non hanno determinato significative diserzioni, sono stati affollati come sempre e gli esercenti non hanno lamentato sostanziose riduzioni peraltro ampiamente compensate dall’aumento del costo.
Come dire, ci lamentiamo ma in fondo in fondo viviamo nel benessere. Speriamo di non svegliarci da un sogno e trovarci nella realtà di avere difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena, di non troppa vecchia memoria.

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Francesco Giannattasio

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