Certo che ad ogni consiglio comunale novese tutto può accadere tranne che annoiarsi. Da quando il sindaco Cabella, Sor Tentenna per i critici benevoli, si è asserragliato nella “turris eburnea” di palazzo Pallavicini per pilotare la rivoluzione del buonsenso, che non è mai partita essendosi trasformata da quasi subito in rivoluzione del nonsenso, si sono susseguiti vari episodi che sono diventati via via i terminali di una messinscena tra il tragico e il comico.
Mai si era visto, almeno a Novi Ligure, una commedia senza tempo quale quella che i novesi stanno assistendo in questi ultimi anni. Il primo paragone che mi viene in mente è quello riferito al circo Barnum, un misto di circo equestre, di caravanserraglio, di baraccone. Preso dallo sconforto, non mi preoccupo neppure di indagare su nani e ballerine, per mutuare una locuzione giornalistica ormai in disuso, dato il verticale decadimento di dilettanti e improvvisati allo sbaraglio, ma di analizzare fatti, atteggiamenti, parole, azioni contraddittorie e spesso odiose e di cattivo gusto.
Vari personaggi, nella smania di dimostrare proprie presunte capacità di analisi e di gestione, ha disperso il senso della logica, del rispetto e della correttezza verso la città e verso chi opera per il bene in modo disinteressato e appassionato. Lascio perdere l’ennesima figuraccia di sindaco e “rimasuglio di maggioranza” sulla proposta del Partito Democratico in merito alla collocazione dei nuovi servizi della “casa della salute”, che ribadisce per l’ennesima volta, per i cittadini novesi, che Sor Tentenna “governa”, si fa per dire, una amministrazione senza maggioranza.
A proposito di “rimasuglio di maggioranza”, sostantivo usato da Marco Bertoli, riferendosi a quel che rimane della compagine cabelliana, facciamo pace con il lessico (e forse anche con la coscienza), o è un rimasuglio e allora non c’è più o c’è ancora senza poterla definire tale. Senza demandare ai posteri l’ardua sentenza, qualcuno ci dica da chi realmente saremmo governati.
Ma la vicenda che vorrei mettere in evidenza è un tema che mi ha coinvolto in una lunga, troppo lunga, vicenda che riguarda mondo scolastico e mondo sportivo, quella del prolungamento della convenzione con SportinNovi sulla gestione degli impianti sportivi. Su questa vicenda si sono spese troppe parole e consumate falsità e offese ben note al sindaco e cortigiani veri e presunti. Sono passati quasi due anni da quando proposi il rinnovo della convenzione in questione vista l’insorgere della pandemia.
Lo proposi intanto sulla base non di un vezzo personale ma attuando il dettato del Decreto Legge 54 del maggio 2020 che prevedeva la possibilità di prorogare, su richiesta del concessionario, la convenzione fino al 30 giugno del 2023. Ai primi di luglio 2020 SportinNovi presentò regolare richiesta e per ben 4 (diconsi quattro) volte la proposi agli organi deliberativi di questa sgangherata amministrazione non ancora diventata “rimasuglio”, due volte in giunta e due volte in consiglio.
Senza tornare agli atteggiamenti non propriamente onorevoli del sindaco che si mise di traverso personalmente con motivazioni ridicole che nulla avevano a che fare con il tema in questione, mi lascia esterrefatto l’inconcludenza della vicenda che avrebbe dovuto già essere licenziata in modo sereno vista la copertura che offre la legge.
Ma a questi signori non interessa neppure la previsione della legge, sulla vicenda SportinNovi il pregiudizio, con sconfinamento alla diffamazione, è sempre stato il principale motivo della vicenda e a nessuno di questi signori è venuto in mente di approfondire l’argomento nella sua giusta dimensione visto che il consigliere Saracino, principale accusatore di SportinNovi, colpevole di chissà quali presunte irregolarità mai emerse visto che gli furono consegnati i bilanci degli ultimi tre anni senza trovare alcunchè di irregolare, fece firmare ben dodici persone, tra cui il presidente del consiglio Poletto, la capogruppo della Lega Baruffa ed altri consiglieri del “rimasuglio” e non, per rimettere a gara il servizio.
Quel documento, indirizzato al sindaco, non andò al protocollo per volere di questi, un giorno forse ce lo spiegherà meglio, ma segnò l’apertura delle ostilità che, ancora oggi, non vedono la fine. Eppure si tratta di un servizio essenziale che vede come principale destinatario il mondo scolastico unito a quello sportivo.
Scuole e società sportive di Novi, circa 5000 soggetti, mica bruscolini, interessati al servizio e che SportinNovi ha sempre svolto dapprima come associazione e poi, dopo la legge sulla riforma della pubblica amministrazione, come soggetto giuridico competente mantenendo l’originale spirito volontaristico e mai speculativo. Qui sta lo scandalo! Qualsiasi soggetto destinatario di “prestazione di servizio” regolarmente fatturata lo svolge logicamente per un suo guadagno, SportinNovi invece svolge questo servizio da oltre un decennio solo per passione sportiva e civica. Un vero valore aggiunto che l’amministrazione Cabella, ancora oggi, non sa o non vuole riconoscere.
Si va avanti a spizzichi e bocconi improvvisando soluzioni tampone senza senso e prive del giusto spirito di riconoscenza verso chi ama lo Sport, giovani e meno. Questo lo può capire chi ha passione per le discipline sportive, chi si sente gratificato solo per il fatto di potersi dedicare ai nostri ragazzi con scopi nobili come insegnamento, educazione, crescita positiva, responsabilità, sano cameratismo, salute mentale e fisica. Sono valori che coinvolgono tutte le famiglie di Novi.
Tutto questo non viene recepito, dall’attuale amministrazione, come un bene prezioso da difendere, almeno così si può intendere dalle titubanze alle quali ci hanno abituato questi signori.
Anche la singolare missione affidata da Sor Tentenna al consigliere Bertoli è la dimostrazione che si cercano “escamotage” per tentare di cucire fratture che dovrebbero avere immediata soluzione, visto che le condizioni sono state messe nero su bianco. Invece si va avanti senza decidere nulla, firmando ipotesi di accordo che non trovano soluzione nelle segrete stanze dimostrando un gioco delle parti veramente deprimente e lasciando a SportinNovi il compito di accollarsi anche quello di cui dovrebbe occuparsi il proprietario degli impianti sportivi, il Comune. Un gioco che sta scontentando tutti viste le affermazioni in conferenza stampa dei dirigenti della concessionaria. Liberateci da questa agonia infinita e rimettete nelle mani degli elettori il futuro di Novi.
Costanzo Cuccuru – Area Civica “Insieme per Novi”
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