Le dichiarazioni dei consiglieri dimissionari

Ecco la sintesi delle dichirazioni che i consiglieri dimissionari hanno reso oggi nella conferenza stampa convocato immediatamente dopo l’aver dato le dimissioni provocando al caduta del consiglio comunale e della amministrazione. 

Marco Bertoli (Solo Novi): «In 27 anni di consiglio comunale non avevo mai visto una scena come quella di ieri sera. Da sei mesi avevamo dichiarato la nostra disponibilità a far passare il bilancio di previsione, ma invece ieri sera il sindaco ha deciso di scappare. Capisco che i nostri 5 emendamenti gli siano andati di traverso, ma non c’è stato nessun tentativo in aula di trovare una mediazione. In questi due anni da quando siamo usciti dal gruppo della Lega, abbiamo sempre permesso l’approvazione delle delibere riguardanti il bilancio, ma dopo quanto accaduto ieri era inivitabile che noi ci andassimo a dimettere tutti insieme. Sono certo che quando arriverà il commissario lavorerà per il bene della città». 

Simone Tedeschi (Democratici per Novi): «Non saremmo mai voluti arrivare a questo punto, ma ormai da tempo questa amministrazione non era più in grado di decidere nulla, nè di gestire il rapporto con la città. Non solo non aveva più i numeri, ma neppure la capacità per dialogare in Consiglio comunale. Di fronte all’atteggiamento di responsabilità di Solo Novi, c’è stata una chiusura che li ha spinti sempre più all’opposizione. Il consiglio comunale di ieri ne è stato l’esempio culminante: se ci avessero lasciato parlare, non saremmo qui oggi. Da mesi abbiamo chiesto a Cabella di prendere atto di una situazione insostenibile. Non lo ha voluto fare, abbiamo dovuto farlo noi per lui». 

Lucia Zippo (Movimento 5 stelle): «Fino dalla prima seduta del consiglio, tre anni fa, avevo dichiarato che avremmo fatto opposizione sia alla maggioranza, che all’opposizione. Abbiamo avuto un atteggiamento collaborativo che è stato riconosciuto solo a parole, ma nella sostanza dei fatti non c’era. Il deliro di onnipotenza sul termovalorizzatore, quando ci è stato detto “l’impianto si farà e si farà a Novi, fatevene una ragione” è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso». 

Rocchino Muliere (Democratici per Novi): «In tanti anni di vita amministrativa non avevo mai visto un scena come quella di ieri. Un Sindaco che legge un comunicato criticando pesantemente un dirigente, su un atto che è della giunta, e poi abbandona l’aula! Una grave mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni. A chi dice che la caduta della giunta mette a rischio i finanziamenti legati al Pnrr, dico subito che non è assolutamente vero. Il commissario svolgerà le funzioni in attesa delle nuove elezioni e sono certo che farà sicuramente meglio di una giunta che non è stata in grado di affrontare i problemi della città». 

Francesco Bonvini (Solo Novi): «Quando tre anni fa ho accettato di candidarmi non avrei mai più pensato che sarebbe finita cosi. Dopo un anno di tensioni, bugie e intrallazzi, abbiamo deciso di staccarci e creare Solo Novi, una formazione equidistante tra maggioranza e opposizione. Ci saremmo aspettati un tentativo di dialogo che non è mai stato fatto, tutto era deciso a priori senza alcuna discussione e venivamo a sapere le cose dai giornali. Ieri il peggiore epilogo, con il Sindaco che ha oltraggiato un dipendente del comune e poi l’intera città abbandonando l’aula con i suoi accoliti che se la ridevano, pensando di aver fatto uno scherzo a qualcuno. Non c’è stata nessuna serietà, non potevamo lasciare ancora la città nelle mani di questa gente. Ci hanno chiesto le dimissioni, e le hanno avute. Ora saranno contenti…»

Alfredo Lolaico (Democratici per Novi). «Sul bilancio di previsione ieri sera ho chiesto al sindaco se avesse incontrato le parti sociali, e mi ha risposto di non averlo fatto. Questo dimostra l’attenzione e il rispetto che ha usato. Il sindaco non deve rappresentare una parte politica, ma tutti i cittadini, così come avrebbe dovuto fare il presidente Poletto, che sciogliendo arbitrariamente il consiglio secondo me è imputabile di interruzione di pubblico servizio». 

Cristina Sabbadin (Solo Novi): «Mi scuso con la città per quello a cui ha dovuto assistere ieri sera, è stata una grave mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Quando mi sono candidata, io ci credevo davvero, questo finale non lo avrei mai voluto vedere. Spero che in futuro Novi abbia una possibilità migliore». 

Luca Patelli (Democratici per Novi): «Oggi per la nostra città non è un buon giorno, speriamo almeno di avere buone notizie dalla Pernigotti, una fabbrica che noi non abbiamo mai dimenticato, al contrario del sindaco. Abbiamo sempre cercato di avere un atteggiamento costruttivo verso questa amministrazione, ma si sono sempre fatti beffe di noi, al punto di ridere quando intervenivamo e di darci le spalle. Una mancanza di educazione e di rispetto delle regole democratiche, la misura era colma e abbiamo deciso di evitare alla città il proseguimento di questo spettacolo indecente». 

Stefano Moro (Democratici per Novi): «Ieri sera sono scappati, e chi scappa lo fa per due motivi: o perché è colpevole, o perché non sa cosa dire. Sicuramente il commissario saprà fare di meglio». 

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

Un commento su “Le dichiarazioni dei consiglieri dimissionari

  1. “27 anni di consiglio comunale”…ecco perché Novi è messa così male! Qualcosa inizio a spiegarmi. Un Comune non si lascia mai ad un Commissario. Voi avete preso questa strada solo per far cadere una giunta senza considerare i danni che provocate, dall’amministrativo a quello di immagine di una città.
    Detto questo non vedo un politico in tutta Novi a cui affiderei la città alle prossime elezioni. Siete tutti complici di terribili gestioni recenti o passate che siano. Nessuno di voi ha le qualità per fare qualcosa di significativo per la nostra città. Tutto il PD,e non solo, ha portato Novi al degrado e la Lega non ha fatto nulla per cambiare tendenza. Il futuro ci offre sempre voi purtroppo.

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