Ravetti: dalla variazione di bilancio regionale zero aiuti per sostenere le difficoltà dei piemontesi

«Ci saremmo aspettati una variazione di bilancio che, con lungimiranza, intervenisse per sostenere i cittadini piemontesi che affrontano e, ancor più, dovranno affrontare nei prossimi mesi grandi difficoltà».

Questa la tesi sostenuta e argomentata dal  Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Consigliere regionale Pd Domenico Ravetti nella conferenza stampa convocata giovedì mattina in Alessandria. 

«Purtroppo, invece, il documento finanziario presentato dalla Giunta Cirio è lo specchio dell’incapacità di questa Giunta di fare scelte adeguate al momento e a sostegno delle necessità dei piemontesi. Una variazione di ben 44 milioni di euro e tante, troppe scelte sbagliate da parte di una Giunta che si distingue, ancora una volta, per la mancanza di una visione politica. Oggi è il momento di mettere al centro le difficoltà dei piemontesi e provare a dare una risposta. Purtroppo tutto questo manca». 

“Da un’analisi della variazione emerge chiaramente che per arrivare allo stanziamento di 44 milioni di euro, sono stati tolti 16 milioni a Finpiemonte cioè alle imprese, 7 milioni di euro sono impegnati per l’acquisto di materiale informatico per il CSI. 300 mila euro sono, genericamente, destinati ai grandi eventi. Quali? Non lo sappiamo. Procedendo, troviamo 2,4 milioni per il campionato europeo di rally. Poi compaiono, impropriamente e inaspettatamente, due articoli che non si dovrebbero trovare in una variazione di bilancio: 60 mila euro per il comune di Pradleves per acquistare un terreno e realizzare un presidio di carabinieri e forestali che non si capisce perché debba proprio essere costruito in provincia di Cuneo e 50 mila euro, quale contributo straordinario all’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo per un evento dall’impegno economico di 1 milione di euro. Anche in questo caso è difficile spiegarsi un articolo ad hoc che, tra l’altro stanzia risorse irrisorie rispetto al costo della manifestazione. In queste scelte che non prevedono nessun intervento concreto a favore dei piemontesi si legge tutta la pochezza di una Giunta che vive fuori dalla realtà!” ha spiegato Diego Sarno, relatore di minoranza del provvedimento.

I consiglieri Dem annuncino dura opposizione in aula al provvedimeno. “Proveremo a correggere il provvedimento con la nostra visione e porteremo avanti le nostre battaglie in Aula perché questi soldi devono essere utilizzati per dare aiuti concreti a chi, quotidianamente, affronta una realtà difficile. 2 milioni di euro per la morosità incolpevole dei condomini privati alle prese con il caro riscaldamento. Almeno 4 milioni di euro per voucher scuola, libri, trasporti in modo da diminuire il numero degli aventi diritto che ne sono stati esclusi per scarsità di risorse (ben 70.000 famiglie). 2 milioni di euro per effettuare i lavori di manutenzione degli alloggi ATC non assegnabili. 664 mila euro per l’assunzione fino a dicembre di personale sanitario necessario per garantire la sostituzione di chi è andato in pensione. 150 mila euro per le mense universitarie al fine di dimezzare gli aumenti. 358 mila euro per ridurre gli aumenti delle tariffe delle RSA. 1 milione di euro per sostenere gli impianti sciistici che dovranno affrontare il caro energia, dopo avere fatto i conti negli anni scorsi con le chiusure imposte dalla pandemia e per sostenere, quindi, l’industria della neve vitale per le nostre montagne e per il Piemonte tutto”.

“La discussione sulla variazione di Bilancio – ha spiegato Domenico Ravetti – sarà anche l’occasione per affrontare temi di assoluta importanza per il territorio provinciale alessandrino sui quali la maggioranza di centrodestra si è distinta per la propria assenza. Penso alla logistica, al nuovo ospedale, alle linee ferroviarie e al futuro dello sviluppo turistico. Porterò, inoltre, avanti la battaglia per dare finalmente attuazione, anche attraverso l’opportuna copertura economica, alla legge sulla parità salariale, legge fondamentale per arrivare a un’uguaglianza reale sia sul piano professionale che su quello retributivo che ho fortemente voluto e che sembra, invece, non interessare a questa Giunta!”

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