Sono scaduti venerdì i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’acquisto della ex Ilva. Secondo fonti non ufficiali, sarebbero 15 i soggetti che hanno avanzato proposte.
Si tratta della seconda volta che il complesso siderurgico viene messo in vendita. La prima volta se lo aggiudicò Arcelor Mittal, con i risultati che sappiamo e che hanno portato al commissariamento dell’azienda.
Tra i gruppi interessati, anche quello guidato da Emma Marcegaglia, che però avrebbe manifestato interesse solo per gli stabilimenti di Novi Ligure e Genova Cornigliano. Fra i gruppi interessati ci sarebbero anche gli ucraini di Metinvest, gli indiani di Vulcan Green Steel, i canadesi di Stelco, i giapponesi di Nippon Steel e un altro gruppo italiano, Arvedi.
Sempre secondo le indiscrezioni riportate da quifinanza.it sarebbero interessati solo a parti dell’ex Ilva numerose aziende. La Eusider di Lecco, Amenduni Steel e i turchi di Mitmetal; gli svizzeri di Profilmec sarebbero invece interessati a una serie di attività di logistica e a Racconigi; il trader austriaco Charbones Holding avrebbe puntato i fari sulle attività di Marghera; ai cinesi di Zheshang Development farebbero gola le attività marittime; sarebbero della partita, perché interessati a piccoli lotti industriali e di servizi, anche realtà industriali di dimensioni più contenute come l’Industria Metalli Cardinale e Trans Isole.
Il rischio di frammentazione del gruppo si fa quindi sempre più concreto. Dopo aver manifestato il proprio interesse, i gruppi industriali ora dovranno presentare contestualmente all’offerta un progetto finanziario e un progetto industriale di rilancio.
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Un commento su “Ex Ilva, Marcegaglia vuole solo Novi e Cornigliano”