I Sindaci di Borghetto Borbera, Stazzano, Spineto Scrivia e Carbonara Scrivia hanno inviato una lettera al presidente di Egato6, Giacomo Perocchio, e al presidente di Amias, Francesco Andronico, avanzando una proposta per risolvere la questione dell’affidamento del servizio idrico.
Il problema nasce dalla decisione di Egato6 di escludere Gestione Acqua dalla gestione del servizio idrico. La società, che è partecipata da Acos che a sua volta include tra i propri soci anche un soggetto privato (Iren), è stata esclusa dalla nuova società consortile interamente pubblica che si vuole costituire.
Attualmente, Gestione Acqua (partecipata da Acos) continuerà a gestire il servizio in via transitoria, fino alla costituzione di un nuovo soggetto unico pubblico. Nel frattempo, Egato6 procederà con il Piano d’Ambito per definire un nuovo affidamento del servizio, indicando come opzione prioritaria la gara a doppio oggetto.
Il presidente di Egato6, Giacomo Perocchio, ha dichiarato che il nuovo soggetto unico interamente pubblico riceverà l’affidamento temporaneo entro il 30 aprile 2025.
Gestione Acqua, non condivide minimamente la decisone di Perocchio ha già dato mandato ai propri legali per presentare ricorso contro la Deliberaadottata da Egato6 chiedendo l’annullamento della decisione.
Ora i sindaci di quattro piccoli comuni hanno avanzato una proposta: affidare la gestione del servizio ad Amias, una società interamente pubblica che, secondo il suo statuto, può occuparsi della gestione dei servizi idrici. Tuttavia, questa proposta solleva molte criticità. Lo hanno fatto indirizzando a Amias e Egato la stessa lettera, frutto di un copia incolla. Chi avrà steso il testo originale?
Amias, infatti, è un ente strumentale attualmente in liquidazione, senza dipendenti e con capacità operative praticamente assenti. Nonostante ciò, i sindaci ritengono che affidare il servizio ad Amias potrebbe rappresentare una soluzione per superare l’impasse.
Una fonte interna di Gestione Acqua, interpellata in merito, ha commentato ridacchiando: «Se i sindaci di Borghetto, Stazzano, Spineto e Carbonara garantiscono che Amias si farà carico dei nostri impegni con le banche e ci porta qui una sessantina di milioni (il valore dell’azienda), allora se ne può parlare». Non dimenticando che Gestione Acqua ha oltre 100 dipendenti di cui qualcuno dovrà farsi carico.
Una soluzione, quella prospettata dai Sindaci, che cozza anche con la legge, che prevede il gestore debba avere i requisiti economico finanziari oltre che quelli tecnici. Amias, una società praticamente in liquidazione, ha queste caratteristiche?
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Un commento su “Appello dei piccoli sindaci: «Amias si prenda Gestione Acqua». Ma con che soldi? Quelli del monopoli? ”
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Amias nell’ultimo bilancio presentato al 2023 ha portato oltre 42 milioni di passività, e un utile di esercizio appena sopra i 100mila euro. La boutade sembra finalizzata a preparare un fallimento, o una privatizzazione definitiva dell’ acqua.pubblica. Oppure sono idee strane. Parto di menti disturbate o ascari di qualche politico? O di qualche segretario comunale che scavalca il ruolo tecnico per dare consigli compiacenti per portare acqua al partito di riferimento?
Sarebbe ora che Novi tagliasse un po’ di erbacce in casa propria.