La protesta dei Vigili del Fuoco: così non si può andare avanti

Le organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco di Alessandria hanno recentemente emesso un comunicato congiunto per denunciare una significativa carenza di personale in tutti i ruoli all’interno della struttura provinciale. Questa situazione, secondo i sindacati, compromette la capacità di fornire un servizio di soccorso tecnico urgente adeguato alle esigenze del territorio.

Principali criticità evidenziate:

  • Carenza di organico: Rispetto alle dotazioni previste dal Decreto del Ministro dell’Interno del 6 giugno 2024, il Comando di Alessandria registra una mancanza di 69 unità, distribuite tra direttivi, ispettori, capi reparto, capi squadra e vigili.
  • Ampiezza del territorio di competenza: Il comando copre 187 comuni, includendo aree di pianura come Casale Monferrato e zone appenniniche come Ovada e Acqui Terme. Il territorio è attraversato da importanti arterie autostradali e ferroviarie e ospita 22 stabilimenti a rischio di incidente rilevante.
  • Impatto sulla sicurezza: La carenza di personale non solo riduce il numero di squadre operative, ma impedisce anche l’effettuazione di attività fondamentali come l’addestramento, la formazione continua e il necessario recupero psicofisico del personale.

Richieste dei sindacati:

Le sigle sindacali chiedono una revisione del Decreto Ministeriale del 6 giugno 2024 per garantire un’assegnazione più adeguata di personale in tutti i ruoli, con particolare attenzione a quelli operativi. L’obiettivo è assicurare un dispositivo di soccorso efficiente e rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione.

Inoltre, i sindacati stanno valutando ulteriori azioni di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche interne della categoria e sollecitare interventi concreti da parte delle autorità competenti.

Questa situazione non è nuova; già in passato, i Vigili del Fuoco di Alessandria avevano manifestato preoccupazioni simili riguardo alla carenza di organico e risorse. Ad esempio, nel dicembre 2021, l’Unione Sindacale di Base aveva evidenziato problematiche legate al dispositivo di soccorso e al recupero psicofisico del personale. 

La speranza è che questa nuova denuncia porti a interventi concreti per garantire la sicurezza sia dei cittadini che degli stessi operatori del soccorso.

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