Martedì scorso, nell’ultima seduta del consiglio comunale, era all’ordine del giorno la discussione di una interpellanza della Lega sulla sicurezza cittadina.
A sorpresa, Pino Dolcino ha proposto di non discutere la sua interpellanza, per dare la parola a Perocchio in quanto presidente di Egato6 per dargli modo di comunicare della vicenda dell’acqua.
Una proposta che è stata respinta dalla Presidente Teresa Mantero: c’è un ordine del giorno, lo si segua. Per venire incontro alla richiesta di Dolcino e alle esigenze di Perocchio, la presidente ha rilanciato, proponendo di convocare una apposita commissione per discutere del tema della ormai famosa delibera di Egato6 che ha estromesso Gestione Acqua dal ciclo idrico, e su cui è stato presentato ricorso.
Proposta accettata e argomento mandato in commissione. Sembrava una buona soluzione ma… c’è sempre un ma.
Quando Perocchio ha saputo che avrebbero partecipato alla seduta anche gli amministratori di Acos e di Gestione Acqua (aziende comunali) ha chiesto di intervenire accompagnato dai suoi legali, vista la presenza di quella che per lui è la controparte. Proposta respinta: la commissione non è un’aula di Tribunale dove si va con l’avvocato.
Pare si sia giunti ad una soluzione ibrida: prima si svolgerà – lunedì 24 – la commissione con Acos, senza Perocchio (almeno nelle vesti di presidente Egato6, ma potrebbe partecipare in quanto consigliere), poi si svolgerà, immediatamente dopo, la commissione con Perocchio in veste di Presidente di Egato.
Quindi, a Perocchio andava bene parlare da presidente di Egato in consiglio, senza contraddittorio, su un punto non previsto all’ordine del giorno ma non in commissione con Acos. Curioso il fatto che pochi giorni prima lo stesso Perocchio abbia partecipato alla riunione del consiglio di amministrazione di Comuni Riuniti Belforte, azienda che – al contrario di Acos – non è stata estromessa da ciclo idrico.
Riunione dopo cui è stata annunciata dallo stesso Perocchio la costituzione della nuova azienda consortile, formata da Amag Reti Idriche e Comuni Riuniti Belforte, dal nome Consorzio Acqua Pubblica Alessandrina. Un annuncio molto ottimistico e poco veritiero: questo nuovo consorzio non è stato ancora costituito, e Amag deve ancora deliberare la costituzione.
Ma come siamo finiti in questo pasticcio? Occorre fare una premessa: la legge per l’elezione dei consiglieri provinciale è senza dubbio un pasticcio. Essi vengono scelti tra consiglieri comunali, e eletti da loro. Il rischio del conflitto di interessi è dietro l’angolo.
La decisione della Provincia di non affidare la presidenza dell’autorità d’ambito sull’acqua (Egato) al Presidente della Provincia come era sempre stato fatto, ma a un consigliere (Perocchio) ha acuito il problema. Il leghista da una lato decide – nell’ambito dell’assemblea di Egato – sugli affidamenti delle società, e dall’altro in quanto consigliere comunale a Novi, dovrebbe tutelare una delle parti in causa, Acos. Il rischio che un consigliere comunale, in Provincia, possa favorire il suo comune era ovvio. Meno comprensibile il fatto che un consigliere comunale in provincia possa operare scelte che danneggino il suo comune, mettendo a rischio un’azienda che da lavoro a oltre un centinaio di lavoratori.
Quello di Perocchio non è il solo caso di doppio ruolo.
Pochi giorni dopo si è svolta l’assemblea dei soci di Acos proprio per discutere delle azione legali a tutela dei contratti in essere sul servizio idrico. Assente il sindaco di Arquata Alberto Basso, che di Acos è il terzo azionista dopo Novi e Iren. C’erano tutti i soci tranne Arquata.
Il comportamento del comune di Arquata su Acos è curioso. Ad esempio, sulla raccolta rifiuti, si fa servire da 5 Valli anche se partecipa indirettamente agli utili di Gestione Ambiente. Con quest’ultima che garantisce ai comunità lei serviti una raccolta differenziata superiore al 80%, mentre 5 Valli non riesce a raggiungere il 40%.
Un po’ come se voi foste soci di un ristorante dove si mangia bene, ma andate a mangiare in un altro dove si mangia peggio e si spende di più.
Il caso Bigiorno
Curiosamente, un lettore che vuole restare anonimo ci ha segnalato un altro caso di doppio ruolo, sempre in casa al centro destra. Si tratta di Luca Bigiorno, consigliere di opposizione in comune a Villalvernia e rappresentante dei comuni del Tortonese all’interno della conferenza di Egato6. Fin qui nulla di strano: ma Bigiorno è anche membro (retribuito) del consiglio di amministrazione di Acos a Novi, nominato dal sindaco di Arquata Basso.
Curiosa la segnalazione: che sia in corso una guerra senza quartiere all’interno del centro destra alessandrino, fatta anche di segnalazioni e “polpette avvelenate”?
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Un commento su “Perocchio e Acos non si parlano, si sdoppia la commissione”
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C’è da chiedersi perchè mai un tizio che da anni rema contro gli interessi dei cittadini di Novi per favorire occulti, me nemmeno troppo, interessi altrui sieda in Provincia in rappresentanza della Città di Novi Ligure.
Chi mai lo avrà votato per dargli quella delega immeritata e smentita dal dato elettorale?
Fuori i nomi.