Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità l’Ordine del giorno presentato da Domenico Ravetti, Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, per l’avvio del progetto di regionalizzazione del Museo Diffuso della Resistenza di Torino. Un passaggio significativo che punta a trasformare il museo in un punto di riferimento per l’intero Piemonte, con un ruolo di coordinamento tra i vari luoghi della Memoria e una valorizzazione in chiave culturale e turistica.
Lo stanziamento di 220 mila euro permetterà di avviare un’attività di ricognizione dei siti della Resistenza piemontese, che potranno poi essere collegati in una rete museale regionale. Per rendere concreto il progetto, Ravetti sottolinea la necessità di definire due percorsi paralleli: uno amministrativo e uno che coinvolga attivamente il territorio e le realtà interessate.
Un altro risultato importante è stato il ripristino dei fondi destinati agli Istituti Storici della Resistenza, dopo una prima decisione della Giunta Cirio di tagliarli. Tuttavia, secondo Ravetti, le risorse stanziate restano insufficienti per garantire una piena valorizzazione delle attività di ricerca e didattica.
Permane inoltre la delusione per il mancato rifinanziamento di due leggi regionali: la legge 41/1985 sui monumenti partigiani, che avrebbe consentito interventi di restauro, e la legge 14/2009 sulle vittime del terrorismo, necessaria per installare nuove lapidi e targhe commemorative. Ravetti critica la scelta della maggioranza di destra di bocciare queste proposte, sottolineando come, nell’anno dell’80° anniversario della Liberazione, si sarebbe potuto fare di più per onorare la memoria storica.
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