Ritorno al nucleare? Il PRC dice no: assemblea pubblica ad Alessandria il 28 febbraio

Il ritorno dell’energia nucleare nel dibattito politico nazionale preoccupa le forze ambientaliste e della sinistra. A distanza di oltre un decennio dal referendum del 2011, in cui la maggioranza degli italiani ha detto chiaramente “no” all’atomo, il governo sembra voler rilanciare questa opzione come fonte energetica per il futuro. Un’ipotesi che il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (PRC-SE) respinge con forza, sottolineando le criticità e i rischi legati alla produzione di energia nucleare.

Per approfondire il tema e discutere delle alternative sostenibili, il PRC-SE della provincia di Alessandria ha organizzato un’assemblea pubblica il 28 febbraio, alle ore 21.00, presso la Casa di Quartiere di Alessandria (via Verona 116). L’incontro vedrà la partecipazione della segretaria provinciale di Rifondazione Comunista, Stefanella Ravazzi, di Alberto Deambrogio, nonché di Gian Piero Godio (Legambiente e Pro Natura del vercellese) e Michela Sericano (Legambiente dell’ovadese).

Secondo Stefanella Ravazzi, la volontà di rilanciare il nucleare ignora la volontà popolare espressa nel referendum del 2011 e non tiene conto delle problematiche ancora irrisolte della produzione nucleare del passato.

“Il popolo italiano si è espresso chiaramente contro il nucleare in un partecipato referendum del 2011, ma oggi siamo di nuovo di fronte a un suo incredibile rilancio”, ha dichiarato Ravazzi. “Non possiamo dimenticare che i problemi legati alla gestione delle scorie radioattive non sono stati risolti, come dimostra il travagliato percorso per individuare un deposito unico nazionale”.

La segretaria del PRC ha poi ricordato il caso di Trino, comune che si era persino autocandidato per ospitare il deposito di scorie radioattive, senza però che la questione sia ancora giunta a una soluzione concreta. “Siamo favorevoli all’individuazione di un sito unico basato su criteri democratici e scientifici, ma i siti della nostra provincia ancora in considerazione presentano aspetti problematici non adeguatamente valutati”, ha aggiunto.

Le preoccupazioni del PRC non si fermano alla gestione dei rifiuti nucleari, ma riguardano anche il piano del governo per il rilancio dell’energia atomica. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente annunciato un rinnovato interesse per il nucleare, considerandolo una fonte energetica sostenibile. Una posizione che, secondo Ravazzi, trova sostenitori anche in alcune forze di opposizione, nonostante l’evidente problematicità della scelta.

“L’energia nucleare non è a emissioni zero, come vogliono far credere: per produrre il combustibile, costruire e smantellare una centrale vengono comunque generate emissioni di gas serra. Inoltre, il costo di questi impianti è così elevato che nessun privato sarebbe disposto a investire senza ingenti finanziamenti pubblici”, ha spiegato Ravazzi. “A ciò si aggiunge un problema ancora più grave: i nuovi impianti sarebbero autorizzati direttamente dal ministero dell’Ambiente, scavalcando qualsiasi iter di approvazione a livello locale e variando automaticamente la pianificazione urbanistica”.

Il PRC punta invece su energie rinnovabili come il solare e l’eolico, ritenendo che possano rappresentare una soluzione concreta per affrontare la crisi climatica. “Bisogna investire in impianti ben progettati e in un utilizzo razionale degli spazi esistenti, invece di inseguire la chimera del nucleare, che porta con sé problemi irrisolvibili legati alla sicurezza e alla gestione delle scorie”, ha sottolineato Ravazzi.

Nel corso dell’assemblea del 28 febbraio, si parlerà anche della presunta soluzione della fusione nucleare, spesso presentata come una tecnologia rivoluzionaria. “In realtà, non esistono applicazioni pratiche all’orizzonte e si tratta più di un’illusione che di una possibilità concreta”, ha spiegato la segretaria del PRC. “Oggi serve una mobilitazione ampia per bloccare il ritorno al nucleare, e ognuno deve fare la sua parte”.

L’incontro del 28 febbraio sarà un’occasione per approfondire questi temi e per rilanciare la mobilitazione contro il nucleare. Il dibattito vedrà la partecipazione di esperti e attivisti che analizzeranno le criticità dell’energia atomica e le possibili alternative sostenibili.

L’appuntamento è dunque fissato per giovedì 28 febbraio, alle ore 21.00, presso la Casa di Quartiere di Alessandria (via Verona 116). L’incontro è aperto a tutti coloro che vogliono informarsi e discutere del futuro energetico dell’Italia.


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Moscone

7 commenti su “Ritorno al nucleare? Il PRC dice no: assemblea pubblica ad Alessandria il 28 febbraio

      1. L’unica strada da intraprendere è quella delle rinnovabili. Ci sono o seri studi che dicono che è possibile ottenere tutta l’energia necessaria sfruttando fonti rinnovabili. E anche in maniera piuttosto “agevole”.

  1. Il “nucleare pulito e gentile” non esiste.
    E non esisterà ancora per decenni, per lo meno.
    Lo dicono gli scienziati, a partire da quelli americani.
    Come conferma in questo dettagliato e scientificamente documentato articolo il prof Massimo Zucchetti, docente al Politecnico di Torino nelle materie “Radiation Protection, Tecnologie Nucleari, Storia dell’energia, Centrali nucleari”, che ha insegnato anche al MIT, Massachussets Institut of Technologies. (il curriculum sul sito ufficiale del Politecnico)
    Poi ci sono gli “esperti da tastiera”, quelli senza alcuna conoscenza dell’argomento che si bevono tutte le balle dell’informazione fake pagata da interessi più o meno occulti del potere.

    https://contropiano.org/news/scienza-news/2025/02/25/il-nuovo-nucleare-ha-un-punto-in-comune-con-il-vecchio-spararle-grosse-0180719?fbclid=IwY2xjawIruVRleHRuA2FlbQIxMQABHdIRj-rxleXFnetXn3Iz3Ful7RPhv0MzFjedL4LscVzXLiVyGOeFjhzPvg_aem_7gZR-dwBUoy-tVs8tuipMw

    1. Concordo. Lo chiamano “di quarta generazione” solo per dare una sensazione di qualcosa di avanzato e maturo a livello tecnologico ma il principio alla base è sempre lo stesso di 70 anni fa. L’energia proveniente da fonti nucleari è il 9% a livello globale e in costante calo mentre quella da fonti rinnovabili è il 30% in costante aumento.

    2. Zucchetti è il prof sessista che minacciava le donne? era l’ormai lontano 2012, ma chi dice : “…Se osi far vedere la tua bella faccina di m…. da quelle parti ti sfondiamo la faccetta…” Compagni! Il sessismo è orrendo ovunque, ma se viene da Sinistra fa RIBREZZO!

      1. quindi i “compagni” per te devono essere filonuclearisti come i fascioleghisti, giusto?

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