Oggi, 8 marzo, è la Festa della Donna, ma non è solo una festa: è una giornata di riflessione, di lotta e di riconoscimento delle conquiste delle donne nel corso della storia, oltre che dei diritti ancora da difendere e conquistare. È un momento che ci invita a fare un bilancio tra i progressi raggiunti e le sfide che ancora ci attendono. La sua origine è strettamente legata alle rivendicazioni di diritti e uguaglianza. All’inizio del Novecento, le donne di tutto il mondo iniziavano a prendere coscienza del loro ruolo nella società e lottavano per ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro.
Un simbolo di questa lotta è il tragico evento del 1911, quando a New York una manifestazione delle lavoratrici tessili si concluse con l’incendio della fabbrica Triangle Shirtwaist, che costò la vita a 146 donne, molte delle quali giovani e di origini immigrate. Questo drammatico episodio divenne un emblema della condizione di sfruttamento e insicurezza vissuta dalle donne sul posto di lavoro, nonché un faro per le future battaglie.
Da quel momento in poi, la Festa della Donna si è trasformata in un simbolo di rivendicazione di diritti, segnando l’inizio di una lotta per la parità di genere e contro ogni forma di discriminazione.
Negli anni successivi, le battaglie per i diritti delle donne si sono sviluppate su più fronti: il diritto di voto, l’accesso all’istruzione, il diritto al lavoro e la parità salariale. Quest’ultimo, purtroppo, è ancora un obiettivo non pienamente raggiunto, poiché le donne continuano a percepire stipendi inferiori rispetto agli uomini per lo stesso tipo di lavoro. In Italia, ad esempio, le donne ottennero il diritto di voto solo nel 1946, dopo anni di lotte politiche e sociali che videro protagoniste figure femminili spesso rimaste nell’ombra, ma che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra storia.
Nel corso del XX secolo, le conquiste furono significative: il diritto al lavoro, la possibilità di entrare in politica, l’accesso a posizioni di leadership. Tuttavia, la strada non fu mai semplice. La società conservatrice, soprattutto in molti Paesi europei, resisteva al cambiamento, temendo che il riscatto delle donne potesse minare l’ordine tradizionale. La lotta per la parità dei diritti, per la libertà di scelta e per il rispetto della dignità femminile ha attraversato decenni di resistenze e violenze, ma anche di straordinarie conquiste.
La violenza di genere resta un problema enorme, con numeri drammatici che testimoniano un fenomeno ancora lontano dall’essere debellato. Le donne subiscono abusi fisici, psicologici e sessuali in ogni parte del mondo, e purtroppo le politiche per fermare questa violenza sono spesso insufficienti. Nonostante i passi avanti, la vera parità di genere è ancora un traguardo da raggiungere.
Un altro tema che merita attenzione riguarda la maternita e la conciliazione tra vita familiare e lavoro. Se da un lato molte donne hanno ottenuto la parità formale, dall’altro permangono difficoltà pratiche e culturali: l’organizzazione della vita lavorativa e familiare continua a gravare in gran parte sulle spalle delle donne, che spesso si trovano a dover affrontare un doppio lavoro.
Inoltre, è essenziale sottolineare come le donne migranti e quelle appartenenti a minoranze etniche e sociali subiscano quotidianamente forme di oppressione multiple e spesso invisibili. La discriminazione razziale, etnica e culturale si intreccia con quella di genere, aggravando la loro condizione di svantaggio.
Ogni donna ha il diritto di sentirsi libera di essere se stessa, senza pregiudizi, senza paura, senza barriere. La Festa della Donna deve essere non solo un’occasione per celebrare i successi raggiunti, ma anche un’opportunità per rinnovare l’impegno collettivo nel garantire che le future generazioni possano vivere in un mondo in cui la parità di genere sia la norma e non l’eccezione.
Oggi, come ogni giorno, dobbiamo ricordare che la Festa della Donna non è solo una celebrazione, ma un impegno continuo per garantire i diritti di tutte le donne, ovunque si trovino. Celebriamo la forza delle donne, ma anche la necessità di continuare a lottare per costruire una società più equa, libera e giusta per tutti.
Robbiano Laura PRC
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi

Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone


