In questi mesi, con crescente disagio, abbiamo assistito a un deterioramento del tono politico: la necessaria dialettica politica si è trasformata in un susseguirsi di polemiche sterili, attacchi personali e uscite infelici da parte di esponenti della maggioranza. Uno spettacolo poco edificante, che nulla ha a che fare con la dignità delle istituzioni e ancora meno con i bisogni concreti dei cittadini.
Un sindaco che si permette di richiamare un consigliere di minoranza – in conferenza stampa – non per i contenuti delle sue domande, ma per il suo abbigliamento. Come se la forma – o meglio, il pretesto – potesse giustificare la sostanza del silenzio su questioni ben più rilevanti. Magari come la presenza, passata sotto traccia, di soggetti dichiaratamente vicini a ideologie neofasciste, presenti alla seduta inaugurale del nuovo Consiglio comunale senza che nessuno abbia avuto nulla da dire.
Poi ancora, lo stesso sindaco, che in aula bacchetta un consigliere per non aver proposto una variazione di bilancio prima della sua approvazione, come se l’opposizione dovesse chiedere il permesso di fare il proprio lavoro.
A seguire, un consigliere di Fratelli d’Italia che si lancia in improbabili lezioni su come l’opposizione dovrebbe esercitare il suo ruolo, condito dalle solite frasi fatte su “quando governavate voi”.
Un clima arrogante, paternalista e sfiancante.
E ci fermiamo qui, anche se gli episodi da citare sarebbero ancora molti e gravi.
Come forza politica, chiediamo un deciso cambio di passo. In un momento storico in cui è fondamentale ricostruire il legame tra cittadini e istituzioni, la politica dovrebbe dare prova di serietà, sobrietà e senso di responsabilità.
È tempo di ridare centralità ai temi che contano davvero: il lavoro, lo sviluppo economico, il sostegno alle famiglie e alle imprese.
Troppi cittadini sono ancora in attesa di risposte concrete, disillusi dalle promesse elettorali mai mantenute – come quella dei mille posti di lavoro annunciati a San Germano – mentre aziende locali chiudono o delocalizzano, lasciando sul territorio solo precarietà e incertezza.
Casale ha bisogno di politica vera, non di cabaret.
Ha bisogno di amministratori capaci, disponibili al confronto, presenti sui territori, all’altezza delle sfide. Noi continueremo a fare la nostra parte, con serietà, senso civico e responsabilità.
Perché questa città merita una politica che non recita, ma agisce. Che non deride, ma costruisce. Che non governa con la forza dei numeri, ma con la forza delle idee.
Partito Democratico, Circolo di Casale Monferrato
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