Adesso basta, sono veramente – anzi, siamo veramente arrabbiati. Sto parlando dei residenti di via Mascagni di Novi Ligure, perché uscire di casa è diventato un pericolo quotidiano per l’alta velocità con cui auto e moto sfrecciano lungo la strada.
Forse gli automobilisti e i motociclisti pensano di essere al Gran Premio di Montecarlo?
Tutte le vie della città dovrebbero essere protette e sicure, soprattutto per i più piccoli. Via Mascagni si sta trasformando in un tratto urbano ad alto rischio. Un’arteria stradale in semisalita, con alcune curve, percorsa ogni giorno dalle tante persone che ci passano a piedi.
A tutto questo si aggiunge un problema gravissimo e vergognosamente trascurato: i marciapiedi, che dovrebbero essere il primo presidio di sicurezza per i pedoni, invece sono strettissimi, sconnessi, pieni di buche e, in certi tratti, praticamente inutilizzabili.
A rendere la situazione ancor più critica, oltre all’eccessiva velocità delle auto e moto – spesso ben oltre i limiti consentiti – è la totale mancanza di visibilità all’uscita del parcheggio posteriore delle scuole, che si affacciano proprio su quel tratto insidioso.
Questo è un contesto urbano inadatto alla sicurezza stradale e pedonale.
Via Mascagni, come ogni strada di quartiere, è abitata da famiglie con bambini, che hanno animali, e da anziani, che ogni giorno transitano a piedi o in bicicletta. Tuttavia, la velocità con cui moltissime auto e moto percorrono il tratto è allucinante.
Uno dei punti più pericolosi, come ho accennato prima, è l’uscita dal parcheggio retrostante le scuole elementari “Martiri della Benedicta”. Qui il problema diventa drammaticamente evidente: visibilità pressoché nulla, sia per chi esce dal parcheggio, sia per chi arriva da via Mascagni. Le auto e le moto in discesa giungono spesso troppo rapidamente, e chi si immette nella strada principale è costretto a “gettarsi” alla cieca, sperando che nessuno sopraggiunga, rischiando di causare incidenti – e per giunta per propria responsabilità.
Assurdo!!!
Questa situazione si verifica ogni giorno. Mancano specchi parabolici per ampliare la visuale, dispositivi di rallentamento efficaci, e personale preposto alla vigilanza del traffico nei momenti cruciali della giornata.
Nonostante le numerose segnalazioni da parte dei residenti, la situazione rimane invariata da anni. Le istituzioni locali sembrano aver sottovalutato la pericolosità di questo tratto stradale, mentre le condizioni peggiorano. Le auto e i furgoni parcheggiati in modo disordinato e la totale assenza di segnaletica luminosa, di specchi parabolici o dispositivi intelligenti di allerta aggravano il quadro.
Di fronte a una situazione così chiara, le soluzioni ci sono e sono anche relativamente semplici da attuare. Tra gli interventi urgenti e non più rimandabili vi sono gli specchi parabolici all’uscita del parcheggio, per garantire una visuale minima e ridurre il rischio di immissioni “alla cieca”; segnaletica verticale e orizzontale ben visibile, eventualmente accompagnata da segnalatori luminosi intelligenti; il rifacimento dei marciapiedi; e maggiori controlli a campione da parte della polizia locale.
Perché ogni mattina non può essere un terno al lotto!
Tra le auto e le moto che sfrecciano e l’impossibilità di vedere cosa arriva da destra o da sinistra, è un miracolo che non sia ancora successo qualcosa di grave. Le testimonianze si moltiplicano, e tutte convergono su un punto: la paura è costante, e la sensazione di abbandono da parte delle istituzioni è palpabile.
In una città che si dice attenta alla qualità della vita e alla sicurezza dei propri cittadini, non è più tollerabile ignorare una situazione così pericolosa. La sicurezza dei residenti e di tutti i pedoni deve venire prima di tutto.
Non servono tragedie per prendere provvedimenti: la prevenzione è il miglior investimento che una comunità possa fare.
Robbiano Laura – PRC
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Un commento su “«Via Mascagni non è il Gran Premio di Montecarlo!»”
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Mica è via roma chi se ne frega! I soldi tedeschi li spende solo se può aumentare il numero di turisti, forse entro fine anno passiamo da 11 a 12.
Magari se non si fanno le barriere anti rumore avremo quei 48mln da investire in marciapiedi e tutte cose, ah no è vero la tangenzialina, un altra strada da appaltare alla mafia, costruita con asfalti non idonei alla percorrenza e senza budget per la manutenzione ancora prima di essere costruita, peccato toccherà tenerci gli stessi marciapiedi per altri 20 anni.
Aspetto il prossimo articolo intitolato “novi non è morta”