Addio Claudio, grazie per esserci stato accanto

Ieri, purtroppo, ci ha lasciato un uomo buono, voglio ricordarlo parlando un po’ di lui.
Era Claudio Lombardi, non è facile trovare le parole giuste quando si tratta di una persona che ha dato così tanto, con una generosità e una coerenza che restano scolpite nella memoria collettiva.
Ho conosciuto Claudio alcuni anni fa, in una delle tante lotte da lui intraprese.
Claudio è stato molte cose: un ingegnere competente, un amministratore pubblico onesto, un ambientalista coraggioso. Ma non solo. È stato anche un scrittore, capace di trasformare la sua esperienza e la sua riflessione in parole che sapevano illuminare e guidare. Scriveva con lucidità e passione, perché la scrittura per lui non era mai un esercizio solitario: era un dialogo con la comunità, un modo per condividere idee, per far crescere coscienza e responsabilità.
Le sue pagine, come i suoi discorsi, erano sempre intrise della stessa forza morale che metteva nelle battaglie ambientali. Parlava di futuro, ma senza ingenuità. Denunciava, ma sempre con uno sguardo costruttivo. Cercava la verità, e la restituiva con chiarezza, perché tutti potessero capire.
Claudio ci ha insegnato che la difesa dell’ambiente non è un tema tecnico o di nicchia: è la difesa della vita stessa, del diritto alla salute, della dignità delle persone. Le sue battaglie contro l’inquinamento del polo chimico di Spinetta Marengo, le sue denunce sui PFAS, la sua instancabile richiesta di trasparenza hanno aperto gli occhi a tanti, hanno dato voce a chi non ce l’aveva.
Eppure, oltre all’uomo pubblico, noi ricordiamo l’uomo privato: la sua gentilezza, la sua disponibilità all’ascolto, la sua capacità di non perdere mai la fiducia negli altri. Claudio non ha mai ceduto al cinismo, non si è mai piegato alla rassegnazione. Anche nei momenti più difficili, riusciva a trasmettere forza, a ricordarci che vale sempre la pena lottare.
La sua eredità non è fatta solo di documenti, di libri, di articoli o di atti amministrativi. È fatta di uno stile di vita e di pensiero: la convinzione che ognuno di noi può e deve assumersi la responsabilità di cambiare le cose. È fatta della passione che metteva nel suo impegno, della tenacia con cui difendeva la verità, della serenità con cui accettava il conflitto quando era necessario, senza mai smettere di cercare il dialogo.
Oggi lo piangiamo, ed è giusto farlo. Sentiamo un vuoto profondo, perché persone come Claudio non sono sostituibili. Ma insieme al dolore sentiamo anche la gratitudine: per averlo avuto accanto, per aver potuto condividere con lui battaglie, sogni, momenti di crescita collettiva.
La sua voce continuerà a parlarci attraverso i suoi scritti, attraverso i ricordi che ognuno porta nel cuore, attraverso le scelte che sapremo fare nel suo nome. Tocca a noi, ora, raccogliere il testimone: portare avanti le battaglie che lui ha iniziato, costruire il futuro che lui aveva immaginato.
Grazie Claudio, per la tua intelligenza, per il tuo coraggio, per la tua umanità.
Grazie per averci lasciato parole e azioni che non smetteranno mai di illuminare il nostro cammino.
Non ti dimenticheremo mai.
Robbiano Laura PRC

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