Cattaneo (Psi): “Al primo posto Novi e i suoi cittadini”

Sono una presenza fissa delle elezioni novesi da sempre. Negli anni ’90 espressero, per due legislature, il sindaco di Novi Mario Angeli. Da allora hanno sempre partecipato alle elezioni cittadine, ma spesso ci dimentichiamo della loro costante presenza.  Ma i socialisti novesi ci sono: c’è il segretario cittadino Claudio Patelli, così come è costante la presenza alle riunioni di Enrica Cattaneo, che abbiamo deciso di intervistare. 

Enrica Cattaneo è un ingegnere novese, conosciuta e stimata per il suo lavoro nel settore delle energie rinnovabili. 

Verso le elezioni 2023: i socialisti novesi non hanno mai perso una tornata elettorale. Ci sarete anche questa volta? In che modo?
«Il Partito Socialista è ispirato dai principi del socialismo europeo e promuove l’idea di una società progressista, innovativa, sostenuta dagli inalienabili valori di uguaglianza, giustizia sociale e libertà. Se ci riferiamo alla definizione “Progressista è colui che sostiene la necessità di accelerare il progresso, cioè l’evoluzione della società, nell’ambito politico, sociale ed economico e si comporta ed agisce di conseguenza. Ecco perché, soprattutto nel contesto odierno, è più che mai un dovere, ed un onore, mettersi al servizio dei novesi offrendo le proprie capacità e competenze».

Claudio Patelli e Enrica Cattaneo

In che modo?
«Nello spettro politico il nostro contributo si colloca all’interno della coalizione di Centro Sinistra».

Candidato sindaco, coalizione, programma: cosa viene al primo posto?
«Al primo posto vengono sempre Novi ed i suoi cittadini. Unità e coesione tra il candidato e la coalizione dovranno ispirare un programma concreto, ambizioso ed in grado di soddisfare degnamente le esigenze della città.
Governare concretamente il territorio richiede l’avvio di una collaborazione tra il mondo politico ed i cittadini volta ad ascoltare, coinvolgere e confrontarsi per pianificare risultati congruenti ed efficaci a medio e lungo termine.
Il sindaco, a mio parere, è la figura fondamentale per garantire queste risposte alle aspettative condivise con la città per lo sviluppo del suo futuro. Concretezza, spirito di collaborazione, confronto e verifica continui devono diventare i sinonimi del buon governo di Novi».

In politica 1+1 fa sempre 2,  oppure no? In altre parole, mettere insieme partiti che sono stati abbastanza distanti può dare davvero un valore aggiunto, in termini di voti oppure no?
«Purtroppo in politica la matematica resta una opinione. Diverse sono le esperienze elettorali locali di alleanze che alla resa dei conti non hanno sortito i risultati attesi fra gli elettori.
Tuttavia penso che, se si superano i personalismi e si condividono doveri e responsabilità per il governo della città, si possa anche arrivare alla costruzione di alleanze allargate nell’area di centro sinistra.
I contenuti del programma diventano la base di un accordo. Qualcuno potrebbe obiettare cosa accade per quegli argomenti “abbastanza distanti”. In questi casi la decisione partecipata con i cittadini, mediante la comparazione oggettiva e non emotiva degli aspetti positivi (i pro) e degli aspetti negativi (i contro) per ogni alternativa di soluzione, non potrà che essere il viatico verso una risposta concreta al futuro di Novi.
Una proposta politica efficace e concreta fanno a mio parere la vera differenza nel calcolo del 1+1 che potrebbe fare anche tre».

Quali sono secondo te i punti deboli e quali quelli più forti della nostra Città? Su cosa occorre investire con maggiore urgenza?
«La salvaguardia dell’ospedale è, a mio parere, una necessità urgente ed imprescindibile per il benessere dei cittadini novesi. La recente cronaca getta ombre su una struttura che possiede eccellenze da far conoscere e per la quale urge adoperarsi per recuperare fiducia.
La raccolta differenziata che grazie alla collaborazione della maggioranza dei cittadini novesi ha raggiunto quasi l’80%. Certo occorre intervenire per dissuadere quei comportamenti incivili che deturpano alcune zone poco trafficate del territorio e/o utilizzano in maniera impropria i punti di raccolta presenti nelle aree comuni cittadine. 
La presenza sul territorio comunale di eccellenze enogastronomiche da promuovere e diffondere, impegnandosi ad ampliare le aree da destinarsi a prodotti IGP e STG, nonché anche IG.
La tradizione culturale che trova nella biblioteca di Novi una espressione di grande conoscenza purtroppo spesso patrimonio di pochi, per carenza comunicativa.
La tradizione sportiva che va mantenuta e salvaguardata, ad es. agevolando e stimolando le società sportive, favorendo l’introduzione di fonti rinnovabili affinchè gli impianti possano diventare autosufficienti, pianificando manifestazioni sportive per creare un turismo legato agli eventi.
In tutta Italia, la provincia ha ormai pochi punti forti e gli abitanti sono in fuga verso realtà lavorative più grandi. Novi deve tornare al centro del suo territorio, consolidando la sua posizione strategica con infrastrutture e trasporti adeguati.
Esistono progetti in sospeso quali le opere compensative del terzo valico non realizzate, le strategiche azioni verso gli enti e le società competenti per lo sviluppo di un trasporto ferroviario competitivo verso Genova, Milano e Torino.
E’ inoltre fondamentale valorizzare il patrimonio artistico e culturale del centro storico ed offrire concrete possibilità di condividere e vivere la città, soprattutto ai giovani.
Ad esempio creare zone a libera comunicazione in cui estendere il Wifi libero con postazioni di lavoro proposte dagli esercenti e/o all’aperto in prossimità di zone verdi, parco, luoghi per il tempo libero, favorendo la socializzazione, l’incontro».

Nella vita ti occupi di energia e fonti alternative. E’ pensabile una rivoluzione verde a Novi?
«Io preferisco chiamarla Evoluzione, perché di questo si tratta. Novi potrà essere all’avanguardia o rimanere indietro. 
Il verde urbano rappresenta un investimento che ha significativi risvolti ambientali e sociali. Punti di forza sono la riduzione dell’inquinamento atmosferico, possibilità di ricevere acqua da aree impermeabilizzate, come quelle stradali, e assorbirla, filtrarla ed infiltrarla nel terreno con un contenuto di inquinanti minore, favorire le specie autoctone vegetali ovvero le specie vegetali maggiormente utili a massimizzare i servizi ecosistemici (cattura CO2, polveri, mitigazione del fenomeno isola di calore, ecc.) e la promozione della biodiversità (per esempio specie  vegetali importanti utili alla fauna locale). Lo sviluppo urbano si ottiene con la collaborazione di tutti, amministrazione e cittadini fruitori, per dare slancio alla riqualificazione. Finanziamenti europei, nazionali e regionali e la sinergia con investimenti privati rappresentano elementi indiscutibilmente necessari.
Dal punto di vista energetico è fondamentale il coinvolgimento di istituzioni, privati e settori produttivi per avviare un’azione complessiva ed organica sulle modalità di produzione, fornitura ed utilizzo dell’energia da parte della città. E’ necessario un piano di sviluppo delle energie rinnovabili quali solare termico, pompe di calore, geotermico e fotovoltaico, anche di comunità, obiettivo imprescindibile di una città del futuro.
Analogamente interventi che favoriscano un trasporto pubblico e privato a basso impatto ambientale ed un piano per la logistica e la distribuzione delle merci altrettanto attento alla qualità dell’aria, sono punti essenziali per il futuro delle nuove generazioni».

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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