Centro destra, scissione in vista oppure no? 

All’indomani del  1 luglio 2022, quando il sindaco Cabella ha visto sbriciolarsi la sua maggioranza, il leghisti novesi hanno condotto una semplice analisi del motivo della loro caduta: tutta colpa dei “traditori” Bertoli, Bonvini e Sabbadin. Per il resto, tutta andava a gonfie vele. 

Non si trattò di una imboscata a sorpresa: Bertoli e i suoi da mesi cercavano di spiegare a Sindaco e giunta cosa non andasse, a partire dalla disastrosa gestione del rapporto con le associazioni sportive cittadine. La sera del 30 giugno la fuga dal consiglio comunale dei consiglieri della Lega, di Forza Italia e dei membri della giunta dal consiglio comunale mise Bertoli (e non solo lui) con le spalle al muro. La caduta era stata “cercata” da Cabella e compagnia, che avevano ormai realizzato di non essere in grado di governare la città e quindi hanno spinto Bertoli all’angolo, per poter dal giorno dopo dare una spiegazione molto semplice del fallimento della prima amministrazione di destra nella storia democratica di Novi: tutta colpa dei “traditori” Bertoli, Bonvini e Sabbadin.

In questi oltre sei mesi che sono passati da allora, i leghisti novesi hanno martellato continuamente Marco Bertoli, che a onor del vero non ha mai replicato alcunché alle accuse. Insomma, se non è finita in rissa come forse i leghisti speravano, è perché Bertoli si è ritirato tra le sue adorate mucche. Anche Bonvini e Sabbadin non hai mai ribattuto agli insulti leghisti.

Ora però le elezioni si avvicinano e la spiegazione “è tutta colpa di Bertoli il traditore” pare non essere  sufficiente per Fratelli d’Italia, che ha deciso di metterlo nella sua lista nonostante il veto della Lega. 

Ora lo scenario si complica: o la Lega manda giù il rospo e non mette becco sulle liste altrui, oppure il centro destra si spacca. Lega da una parte, FdI dall’altra. Oppure no? Forza Italia che farà?  Resterà fedele all’alleanza con  Perocchio&Moncalvo, oppure “tradirà” anche lei, per andare verso i voti dei “fratelli”? Dal punto di vista elettorale la scelta è semplice: Fratelli d’Italia ha la prospettiva di raccogliere più voti e quindi è molto più conveniente allearsi con loro, che con la Lega.  

Certo che, dopo mesi di insulti, sarebbe davvero strano vedere Bertoli e Perocchio affrontare, fianco a fianco, un’altra tornata elettorale. Ma la politica, si sa, è l’arte del possibile. Tra le mille possibilità, c’è anche quella di vedere Perocchio e Poletto chiedere scusa a Bertoli?

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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