Il manuale di stile indica lo stile che va usato negli articoli, e serve per uniformarli tra i vari redattori. Si compone di regole ed esempi delle stesse.
1 – Maiuscolo. Mai scrivere qualcosa in formato tutto maiuscolo. Se vogliamo dare enfasi, si usa il grassetto. Quindi, non si scrive “Vignoli è davvero un FESSO” ma “Vignoli è davvero un fesso”. Neppure i titoli vanno in maiuscolo.
2 – Abbreviazioni. Vanno usate il meno possibile e, in ogni caso, mai per titoli onorifici o accademici (avv., on., prof., dott., ing., comm. e così via). No anche a On., Sen., ecc
3 – virgolette e caporali. Le virgolette si usano per le citazioni, i caporali per il discorso diretto. Esempio: Giuseppe conte si accorse di essersi infilato in un “cul de sac” e disse «Sono rovinato».
Per avere i caporali da windows usare ALT+174 per l’apertura e ALT+175 per la chiusura. Su mac ALT+1 per aprire, ALT+MAIUSC+1 per la chiusura.
4 – acronimi e sigle. Si scrivono con l’iniziale maiuscola e il resto delle lettere minuscole e non separate dal punto. Quindi, si scrive Cgil e non CGIL, C.G.I.L., C.g.i.l. Se si tratta di un acronimo poco noto, specificare dopo tra parentesi il significato. Ad esempio Csm (Consiglio Superiore della Magistratura).
Quando l’acronimo o la sigla sta invece a indicare genericamente un oggetto o una definizione, non va usata nemmeno la maiuscola iniziale: laser, tir, vip.
L’articolo dipende da genere e pronuncia dell’espressione considerata per estesa: la tv, il cap, il suv, l’sms.
5 – date. L’anno è sempre espresso in cifre: il 1945, nel 1948, la guerra del 1915-18. A volte, si usano soltanto le ultime due cifre, precedute dall’apostrofo: lo spirito del ‘68.
Quando si parla di date ormai entrate nel lessico comune, l’anno può essere scritto in lettere, con l’iniziale maiuscola: lo spirito del Sessantotto.
Gli intervalli di anni si indicano mettendo il primo per esteso e il secondo con le ultime due cifre, separate da un trattino breve: l’anno scolastico 2011-12 (non mettere l’apostrofo: l’anno scolastico 2011-‘12).
Nell’indicazione di date complete, non si abbrevia mai il nome del mese, né lo si indica con un numero. Si scrive Il 2 giugno 1946 e non il 2/6/46.
Se due date che compaiono a breve distanza differiscono parzialmente non è necessaria la ripetizione completa: dal 2 al 14 giugno.
I nomi dei mesi, dei giorni della settimana e delle stagioni vanno sempre con l’iniziale minuscola.
Si scrive Oggi, lunedì 21 giugno, inizia l’estate e non Oggi, Lunedì 21 Giugno, inizia l’Estate
6 – numeri. Si scrivono in lettere se sono minori o uguali a dieci, in cifre se sono superiori a dieci. Quindi, si scrive eravamo quattro amici al bar e non eravamo 4 amici al bar. A calcio si gioca in 11 e non A calcio si gioca in undici.
7- puntini di sospensione. Si usano il meno possibile, e sempre nel numero di tre. Dopo i puntini va la maiuscola.
8- punteggiatura. La punteggiatura va dopo la parola, senza spazio. Lo spazio va dopo la punteggiatura. Quindi, si scrive Mi sei mancata tanto, tanto e non Mi sei mancata tanto,tanto o Mi sei mancata tanto ,tanto. Attenzione, che poi l’a-capo automatico del programma di impaginazione fa dei casini.