Tortona: quando la cultura (dell’opposizione) può aspettare la fine della pandemia

Lo scorso 15 marzo si è tenuto il consiglio comunale di Tortona e il consigliere Federico Mattirolo (Progetto Tortona) ha deciso di proporre l’apertura della cosiddetta torre del Castello, quando sarà possibile, nella speranza di tornare zona gialla nei tempi più brevi possibili. L’idea, non lo si può negare, è ottima e forse l’unica degna di attenzione nell’ultimo periodo, soprattutto considerando che uno dei settori maggiormente penalizzati dalla pandemia è proprio quello culturale. La città di Tortona, inoltre, aveva da prima cercato una figura che si occupasse della valorizzazione del suo territorio, per poi andare a comporre il Tavolo della Cultura. Pare, quindi, evidente che vi fosse il desiderio di esaltare le bellezze e la storia della città e non certo di attendere la fine della pandemia per perseguire questo obiettivo, come invece sembrerebbe necessario secondo il consigliere Calore. Certo è che l’emergenza si protrarrà ancora per mesi e mesi e che, diversamente da un anno fa – quando le norme anti-Covid erano ancora nebulose –, oggi sappiamo abbastanza bene come comportarci in un luogo pubblico, tanto che in zona gialla, finalmente, è stata consentita la riapertura dei musei e delle aree archeologiche. Mattirolo, inoltre, ha pensato che ci si potrebbe rivolgere a un’associazione di volontariato, a cui affidare il ruolo di apertura della torre, che sarebbe arieggiata e a cui potrebbero accedere soltanto due persone alla volta.

Il sindaco Federico Chiodi, però, pensa che l’attenzione in questo periodo debba andare principalmente a quelle attività che vedano coinvolti lavoratori e che partecipino al benessere delle famiglie: programmare, quindi, un’apertura gestita da volontari escluderebbe tutto questo? A mio avviso no, anche considerando che le eventuali visite alla torre potrebbero incentivare una qualche forma di turismo locale, pandemia permettendo, e, di conseguenza, anche la frequentazione delle varie attività commerciali. 

Il consigliere Calore aggiunge che, essendo ora il Piemonte zona rossa, non sarebbe corretto votare per una simile mozione, rischiando di cadere in false promesse. Decide anche di difendersi (non si sa da cosa: nessuno ha insinuato nulla), dichiarando che il sindaco ha proposto una modifica diversa rispetto alla sua e che, quindi, non si sono messi d’accordo prima, avendo a cuore solamente il bene della città.

L’unico che sembra avere le idee chiare è Bardone, all’opposizione, che non si dilunga in monologhi infiniti, centrando immediatamente i punti chiave della questione e schierandosi a favore dell’ideatore della proposta, anche perché viene continuamente chiuso e riaperto l’ospedale, figuriamoci se non si potranno, in caso di necessità, annullare le eventuali visite alla torre.

Insomma, la mozione di Mattirolo appare quasi come inappropriata a detta di alcuni perché ciò che conta ora sono le attività economiche e il benessere delle famiglie (evidentemente con l’apertura della torre queste due cose potrebbero venire meno) e non si può rischiare di fare promesse da marinaio, e, poi, diciamocelo chiaramente, a Tortona abbiamo già la valorizzazione della città, soprattutto grazie all’ultima idea che vede coinvolti Anna Sgheiz e Fabio Morreale, con dei video dedicati ai personaggi più illustri della città, raffigurati nei tondi dei portici Frascaroli. Ne sono già usciti due, il cui successo è davvero travolgente: il primo vede circa 50 visualizzazioni, mentre il secondo supera appena le 100. È evidente che su più di 27.000 abitanti, senza considerare tutti coloro che risiedono nei paesi limitrofi, il progetto abbia raccolto un ampio e diffuso entusiasmo, tanto da vedere l’apertura della torre da parte di alcuni come qualcosa di superfluo e a cui è possibile rinunciare.

Da subito era chiaro che questo progetto sarebbe stato attuabile soltanto nel momento in cui l’emergenza sanitaria lo avrebbe permesso: fare progetti per il futuro, che sia vicino o lontano, è doveroso e giusto, non certo azzardato. Cercare di sminuire o di minare un’ottima idea come questa è, invece, infinitamente triste, soprattutto considerando le motivazioni espresse, che sembrano per lo più pretestuose, piuttosto che legittime. Finalmente Tortona potrebbe ricevere un’attenzione tanto meritata quanto agognata, però, piuttosto di essere contenti della proposta, sembra che alcuni siano preoccupati, ma non tanto per la città: non sarà mica che l’idea dei video è un flop totale e che l’apertura della torre potrebbe, invece, avere un buon riscontro? 

La mozione è stata approvata, anche se emendata dalla maggioranza, mentre le altre (ben due) presentate dallo stesso Mattirolo sono state aspramente criticate e bocciate, con motivazioni anche infondate, rinunciando, ancora una volta, a delle ottime proposte che avrebbero fatto bene alla città. È stata soprattutto la mozione per la riapertura delle palestre all’aperto (in zona gialla e arancione) ad aver scaldato gli animi di alcuni, specialmente di Bonetti e dello stesso sindaco, ritenendo di essere stati attaccati sul fronte dei controlli da parte delle forze dell’ordine (cosa che appare evidente non essere stata fatta da Mattirolo): certo è che non si può negare – come, invece, è accaduto – quantomeno che chi di dovere non riesca a essere ovunque e, quindi, a garantire sempre il rispetto delle norme, che, purtroppo, spesso vengono meno. Sicuramente sarebbe maggiormente proficuo accettare i problemi, piuttosto che volerli negare a priori.

La mozione per la torre, quindi, è stata approvata, ma si evince da alcuni commenti su Facebook da parte del sindaco Federico Chiodi che l’eventuale riapertura della torre avverrà soltanto quando sarà passata la crisi sanitaria perché le priorità ora sarebbero altre: delegare un’associazione di volontari che si occupino di questo edificio storico, quindi, toglierebbe tempo prezioso alle altre emergenze? Io continuo a rimanere con i miei dubbi, soprattutto considerando che certi commenti si trovano insieme ad altri in cui, non solo si afferma che Mattirolo avesse promosso la realizzazione di un ascensore panoramico della torre negli anni passati (un’assurdità), ma che sia necessario concentrarsi su altre realtà, come le palestre, peccato che la maggioranza abbia deciso di bocciare radicalmente la mozione del consigliere, che mirava proprio a una parziale riapertura all’aperto di queste attività (in zona gialla e arancione). 

Insomma, per i video promossi da alcuni membri della maggioranza, nonché dal sindaco e dal vicesindaco, le risorse e il tempo non mancherebbero, nonostante i risultati discutibili, mentre per delegare un’associazione per l’apertura della torre in alcune giornate sì: ancora una volta la cultura è stata messa all’ultimo posto, soprattutto considerando che l’emergenza sanitaria non finirà certo tra pochi mesi.

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Fiammetta Merlo

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