Mattirolo: «Le buone idee non hanno colore politico e fanno bene a tutti»

Federico Mattirolo, consigliere comunale di Tortona per Progetto Tortona, è stato il protagonista di quello che potremmo definire un triste consiglio comunale, in cui solo una delle tre mozioni proposte è stata approvata. Ecco cosa ne pensa lo stesso Mattirolo.

Quali sono state le mozioni presentate nel consiglio comunale del 15 marzo?

Come Progetto Tortona avevamo pensato di presentare tre mozioni legate da un unico filo conduttore. L’obiettivo era infatti quello di richiamare l’attenzione sull’importanza di fare sport e attività all’aria aperta. Un tema questo spesso sottovalutato, ma particolarmente importante anche e soprattutto in un momento storico difficile come questo, dove le occasioni di socialità sono fortemente ridotte e gran parte delle ore della giornata trascorre per tutti tra le mura di casa. La prima mozione proponeva la realizzazione di un progetto per la riapertura al pubblico della Torre del Castello, la seconda proponeva un progetto di tutela dei pedoni e di stimolo allo svolgimento di attività motoria all’aperto e l’ultima una mozione di sostegno all’attività dei centri sportivi e delle palestre.

Per quanto riguarda quella per il sostegno ai centri sportivi e alle palestre, perché pensi sia stata respinta, con i modi che abbiamo visto, nonostante il fatto che le riaperture all’esterno siano ormai un fenomeno molto diffuso?

Fondamentalmente credo che non si sia voluto cogliere il senso della Mozione e si sia preferito, da parte di alcuni, interpretare con vena polemica una considerazione che ho fatto nella Mozione e che, francamente, rifarei. I decreti che disciplinano le misure di contrasto alla diffusione della pandemia sono numerosi e complessi e spesso anche per chi è chiamato a farli rispettare possono prestarsi a molteplici interpretazioni. Tra le altre proposte, che purtroppo non sono state nemmeno considerate, chiedevo che il Comune si facesse promotore di una interpretazione univoca in città, per evitare che in futuro potessero verificarsi difformi applicazioni ed interpretazioni delle stesse disposizioni giuridiche. 

Secondo te ripresentando la mozione ci potrà essere una maggiore apertura?

Dal momento in Consiglio comunale non si è praticamente parlato del merito della Mozione, abbiamo deciso di presentare un nuovo documento, che contiene un ulteriore approfondimento del tema dello sport e che vuole sottolineare l’importanza che questo settore riveste nella società. Chiediamo, tra le altre cose, di valutare la sospensione della Tarip per le realtà dello sport cittadino, di chiedere agli uffici comunali competenti un impegno nella ricerca di bandi e finanziamenti agevolati cui possano partecipare centri sportivi e palestre, di fornire alle realtà dello sport cittadino che ne facciano richiesta una dotazione di mascherine e gel per quando sarà possibile la riapertura delle strutture. Mi auguro davvero che questa volta si possa parlare dei contenuti, sui quali è legittimo che ognuno abbia le proprie posizioni, ma senza preconcetti. 

Certo è strano che la maggioranza, ovvero la Lega, sembri quasi non apprezzare una mozione che potrebbe essere particolarmente utile a determinate attività economiche, andando contro a quello che il proprio partito sostiene da mesi, non pensi?

Penso che il ruolo della politica locale, nel limite delle competenze e degli spazi di manovra, sia quello di sostenere le realtà del territorio e di contribuire a creare le occasioni perché queste possano ripartire. L’attività sportiva è fondamentale per la salute psicofisica degli individui ed è centrale nella crescita dei bambini e dei ragazzi. Dobbiamo cogliere l’occasione per dimostrare sensibilità su questi temi. 

Anche la mozione per un progetto di tutela dei pedoni è stata bocciata, nonostante, per esempio, il reale problema di auto che percorrono le nostre strade a velocità non consone, ti sei fatto un’idea sul perché?

Le motivazioni che sono state avanzate mi hanno effettivamente lasciato perplesso, però voglio cogliere gli spunti che sono venuti dalla discussione e confido che davvero la maggioranza voglia approfondire il tema nelle apposite Commissioni. Il problema esiste, basta transitare in Strada Paghisano, Virgo Potens, Viola, Fornaci per rendersi conto di quanti pedoni le attraversino e di quante macchine le percorrano ad alta velocità incuranti dei pedoni. 

I dossi e i dissuasori di velocità potrebbero essere un elemento di preoccupazione per quanto riguarda il consenso cittadino nei confronti dell’attuale giunta?

Credo che la tutela dell’incolumità del cittadino venga prima di ogni cosa e poi sono davvero tanti i tortonesi che passeggiano o corrono su queste strade per cui sarebbe difficile stabilire una reale convenienza politica nel sostenere gli uni o gli altri. La mozione, per altro, suggeriva varie soluzioni, tra cui l’introduzione della “zona 30”, l’installazione di un’apposita segnaletica con messaggi di sensibilizzazione, oltre a valutare l’installazione di dossi e dissuasori. L’obiettivo è prendere coscienza dell’esistenza del problema e provare a risolverlo nell’interesse di tutte le parti coinvolte oltre a realizzare un vero e proprio “percorso a piedi” sulle colline di Tortona. Il CAI di Tortona in questo senso, con il progetto “A spasso nel tuo Comune” è stato un precursore, basterebbe supportarlo con gli strumenti adeguati che il Comune ha a disposizione… 

Tra i vari interventi si è visto quello del consigliere Castellini, il quale fondamentalmente dice la proposta lascia il tempo che trova perché i pedoni, in caso di incidenti, hanno sempre ragione, credi sia una buona motivazione per bocciare la mozione?

Credo che ancora una volta non si sia voluto cogliere lo spirito propositivo con cui nasceva anche questa mozione. Con la pandemia è enormemente aumentato il numero di cittadini che dedicano qualche ora della settimana a passeggiate e corse in collina e questa non può che essere una buona notizia. L’importante è sostenere chi pratica queste attività e garantire che possa farlo riducendo i rischi per la propria incolumità. 

Anche la mozione per l’apertura della torre ha visto un’accesa polemica: non è stata bocciata, ma da alcuni commenti sui social da parte del sindaco Federico Chiodi si apprende che ciò avverrà soltanto quando l’emergenza sanitaria sarà finita, sei comunque soddisfatto o temi che si rimanderà il progetto per troppo tempo?

Effettivamente durante la discussione in Consiglio qualche consigliere aveva proposto di modificare il testo precisando che l’apertura potesse avvenire solamente una volta superata l’emergenza. Il testo finale approvato all’unanimità però, fortunatamente, non prevede questo: anche perché risulterebbe alquanto complesso stabilire una data di fine pandemia. Inoltre risulta difficile pensare che sia più pericoloso salire a piedi su una Torre areata, ben distanziati e con mascherina, piuttosto che recarsi al supermercato nell’ora di punta…

I giorni scorsi hai riportato alcuni commenti postati in un gruppo Facebook dedicato a Tortona: alcuni ti hanno accusato di aver proposto, negli anni passati, la realizzazione di un ascensore panoramico nella torre, come credi sia nata questa convinzione?

Non ne ho idea, mi dispiace però che si facciano troppo spesso polemiche sterili a fronte di proposte semplici ma concrete come quelle che abbiamo avanzato. Ho l’onore di rappresentare in Consiglio comunale Progetto Tortona, la prima realtà politica ideata da giovani under 30 della città, che si sono messi in discussione e continuano ad impegnarsi per il presente ed il futuro della loro comunità. Credo che servirebbe maggiore apertura e confronto e più spirito della collaborazione: le buone idee non hanno colore politico e fanno bene a tutti. 

La seduta del consiglio comunale di Tortona del 15 marzo scorso

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