Cit, oggi l’udienza per il fallimento. Intanto in commissione “processo” a Bonvini

È convocata per stamattina alle 12,30 presso il tribunale di Alessandria l’udienza per l’istanza di fallimento avviata contro il consorzio intercomunale trasporti di Novi Ligure.  Ieri pomeriggio si è svolta l’audizione dell’amministratore unico del Cit, Silvio Mazzarello, convocato dalla commissione consiliare. 
Mazzarello, dopo aver illustrato la difficile situazione economica in cui versa il Cit, ha detto di non sapere chi sia il soggetto (o i soggetti) che ha avviato l’istanza di fallimento verso l’azienda, in quanto nel decreto di citazione non c’è scritto. «Ho dato mandato agli avvocati di fare accesso agli atti per sapere di chi si tratti, ma per ora non abbiamo avuto risposta. Lo sapremo domani (oggi per chi legge, ndr) in tribunale» ha detto Mazzarello. 
L’amministratore ha comunicato anche che è stato presentato un esposto presso la guardia di finanza da «soggetti che hanno prestato la loro opera prima del mio arrivo alla guida dell’azienda». Non avendo trovato nessun contratto o incarico a favore dei due professionisti, Mazzarello non ha provveduto a pagare le loro spettanze: da qui l’esposto alla guardia di finanza. 
«Ho chiesto in azienda se li avessero visti al lavoro, e mi è stato detto che sono stati presenti e hanno avuto accesso a documenti, prima del mio incarico» ha detto Mazzarello. 
Probabile che gli autori dell’istanza di fallimento siano gli stessi che hanno fatto l’esposto.
Dopo Mazzarello ha preso la parola Francesco Bonvini, che è attualmente consigliere comunale e che era stato incaricato nel settembre del 2019 dal sindaco Cabella di assumere l’incarico di amministratore unico del Cit. Incarico a cui poi dovette rinunciare in quanto il suo datore di lavoro, le Ferrovie, non gli hanno dato il consenso. Nel breve periodo, circa due mesi, in cui Bonvini è stato amministratore “in pectore” del Cit, si sono svolte le consulenze in questione. 
«Io sono un esperto di logistica e trasporti – ha detto Bonvini – ma non di bilanci. Decisi quindi di avvalermi di consulenze su questo aspetto. Chiesti a Cristian De Fazio, presentatomi da Giacomo Perocchio, di darmi un mano. Lui mi presentò Stefania Gambacorta». 
Come scritto dal Moscone nel marzo scorso, De Fazio è noto per aver sostenuto attivamente la campagna elettorale di Cabella, e come componente della lista “Libera Novi”, che poi non venne presentata alle elezioni. Più nota è invece Stefania Gambacorta, una 55 enne di Carbonia in Sardegna, pregiudicata per bancarotta e truffa. 
Ex amministratrice dell’Ila di Portoscuso, nel 2012 venne colpita da un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità francesi e arrestata a Siviglia, in Spagna. La donna doveva rispondere di appropriazione indebita in riferimento al fallimento della società Laf, una azienda francese con sede legale a Froges, acquisita a suo tempo dalla Ila, di cui Stefania Gambacorta è stata direttrice. 
La Gambacorta era stata precedentemente arrestata per la vicenda Ila, la società produttrice di laminati di alluminio di cui era stata dipendente e infine amministratrice unica con l’accusa di bancarotta fraudolenta, distrazione, truffa aggravata, falso in bilancio e false comunicazioni sociali. 

«Ho detto ai due consulenti che quando sarei diventato effettivamente amministratore del Cit li avrei assunti come dirigenti – ha detto Bonvini – ma visto che non ho assunto l’incarico, non ho potuto ovviamente mantenere la promessa. Ho pagato di tasca mia i rimborsi delle spese dei due». 
Bonvini ha anche detto di essere stato ricevuto dal sindaco Cabella insieme a De Fazio, per analizzare il bilancio del Cit. 
Anche Cabella era presente alla commissione e ha risposto a Bonvini: «Sei venuto da me insieme ad una persona (De Fazio, ndr) ma io non mi sono chiesto in che ruolo fosse presente, visto che l’avevi portata tu». 

Non è stato chiarito se i due consulenti, al termine del loro incarico, abbiano prodotto una relazione sulla base di cui chiedono il pagamento del loro onorario. 
Bonvini ha anche comunicato di essere stato convocato dalla guardia di finanza e di aver spiegato ai militari tutti i dettagli della vicenda. 
Oggi scopriremo se l’istanza di fallimento è stata avviata dai due, e se il giudice riterrà di accoglierla. 

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