La Soms di Novi: i metodi di Delfino ricordano il fascismo

La battaglia contro il passato dell’assessore al bilancio Maurizio Delfino, molto intento a spulciare gli atti delle precedenti amministrazioni alla ricerca di malagestione da poter denunciare (per ora solo ai giornali “amici”, aspettiamo atti concreti) fa arrabbiare più che gli avversari politici, il tessuto sociale della città. 
Pochi giorni fa l’assessore alessandrino ha denunciato che, nel suo scartabellare i conti, ha scoperto che alcune associazioni erano state agevolate dalla passata amministrazione, la quale gli aveva pagato le bollette della luce (o non gliele aveva fatte pagare). Della risposta dell’opposizione vi abbiamo già dato conto: ovvio però che ad arrabbiarsi, più che i partiti, siano le associazioni stesse, come la Soms di Novi che ha diffuso un duro comunicato sulla sua pagina Facebook, a firma del presidente (Maurizio Fava) che trovate di seguito: 

«Oggi con sorpresa apprendiamo da un giornale locale che un politico alessandrino ha dichiarato che la nostra Soms “non rispetta i requisiti per usufruire dei canoni ridotti” per l’utilizzo dei locali della Sede di via Cavanna 12.
Ovviamente l’affermazione è completamente priva di fondamento, alla luce dei vigenti regolamenti comunali e anche della legge nazionale che regolamenta le società di Mutuo Soccorso, preclare e storiche antesignane di ogni Associazione di volontariato sociale e solidaristico. 
Ma forse la guerra che il signore in oggetto ha dichiarato alla Soms, la cui sede qualche mese fa era stata già messa del medesimo in vendita dichiarandola “libera da vincoli di utilizzo” a fronte di un regolare contratto pluriennale in corso di validità, ha altre motivazioni a noi ignote. Ci auguriamo non siano motivazioni di tipo ideologico, perchè già un secolo fa ci fu un dittatore che abolì per decreto le Soms, impadronendosi dei loro beni mobili e immobili con metodi violenti. Passò di moda lasciando macerie alle sue spalle.
In ogni modo, rassicuriamo i nostri Soci e i Cittadini novesi: la Soms di Novi Ligure prosegue senza remore il suo percorso di solidarietà, nel rispetto del suo Statuto, delle leggi vigenti, delle Istituzioni e del Contratto di Locazione firmato dalle parti in data 16 aprile 2019.
A questo proposito, sono lieto di informare che oggi ho avuto un confronto lungo e cordiale con il signor Sindaco di Novi Ligure in cui è stato ribadito da entrambi il valore del lavoro che la Soms svolge a favore dei soci, dei cittadini e del centro storico che ci ospita, ad esempio nel garantire l’apertura del Centro Anziani comunale di Via Cavanna, uno spazio di aggregazione e socialità importante per tanti cittadini residenti nel Centro Storico e non solo, e della assidua opera di manutenzione dell’immobile di proprietà comunale del vecchio Monte di Pietà. 
Il signor Sindaco, del resto, da sempre cittadino novese e assai esperto del patrimonio immobiliare di proprietà dell’ente che presiede pro tempore, ha confermato di condividere con chiarezza le ragioni della nostra attività di puro volontariato e assolutamente priva di qualsivoglia fine di lucro fin dal giorno in cui intervenne a inaugurare la nostra Sede, era il 16 giugno 2019.
Rassicuriamo il signor Sindaco, come disse lui quel giorno, che noi non molliamo mai». 

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