Lega, ad Alessandria si dimette il segretario cittadino e il Pd attacca


Le motivazioni ufficiali sono di tipo personale, come sempre. Ma il problema è tutto politico all’interno della Lega ad Alessandria, con le dimissioni del segretario cittadino Roberto Molina (nella foto al centro, tra il sindaco di Alessandria Cuttica e il segretario della Lega a Novi Perocchio). 
A pochi mesi dalle elezioni il partito che al momento esprime il primo cittadino si ritrova così senza guida. Le dimissioni di Molina sono legate al caso Finpiemonte, di cui era presidente. La finanziaria della Regione era finita sotto indagine per presunte irregolarità, poi a settembre un esposto della Regione ha portato la Procura a indagare su Finpiemonte per il reato di falso. 
All’origine delle dimissioni di Molina, probabilmente, c’è la delusione nei confronti del suo partito, che lo ha abbandonato nel momento del bisogno (giudiziario). 
Le dimissioni di Molina sono l’occasione per un attacco alla linea leghista da parte del Pd. In un comunicato a firma del segretario provinciale Otello Marilli e dei due candidati alla segreteria cittadina, Rapisardo Antinucci e Mauro Bressan, si augurano che alle prossime elezioni Alessandria volti pagina da questo centro destra. 

«Abbiamo quotidianamente sotto i nostri occhi i risultati disastrosi dell’amministrazione Cuttica. Pensiamo che Alessandria meriti di meglio e che debba voltare pagina: per questo riteniamo che l’assise congressuale che ci accingiamo a svolgere, rappresenti l’occasione per aprirci alla città e confrontarci con essa; vogliamo che il nostro congresso sia l’occasione per discutere di sanità, trasporti, servizi, ambiente, sviluppo. Avvieremo i nostri lavori domenica 7 con una discussione politica che durerà l’intera mattina presentando proposte congressuali progetti e prospettive per la città, useremo quel tempo per discutere in modo aperto con alleati, associazioni, cittadini. Concluderemo il congresso domenica 14 eleggendo i nuovi organismi (segretario e assemblea). Si rassegni chi ritiene che il Partito Democratico è la casa del litigio e dello scontro: noi siamo al lavoro, insieme, per il futuro; consapevoli che un grande partito, quale è il PD, ha il compito di essere unito e colonna portante di un campo largo del fare alternativo alla destra della propaganda».

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