Povera Patria, schiacciata dagli abusi del potere…

Sembra la famosa canzona di Franco Battiato, invece è proprio la nostra bella Italia. Una società dove i vecchi sono maggioranza. Una maggioranza confusa che ha smarrito la saggezza dei loro padri e forse anche lo spirito.

In questo periodo lo spettacolo più deprimente viene dato certamente dal ceto politico, che sembra disorientato, confuso. Danno l’impressione di essere una combriccola di esagitati alla ricerca spasmodica di un seggio sicuro.

La riduzione del numero dei parlamentari li ha messi di fronte alla dura realtà e la lotta si è fatta serrata, nessuno vuole rinunciare a niente, sopratutto quelli che sono di casa in pianta stabile. In pratica ci hanno messo le radici. Ma anche i nuovi entré non scherzano per rimanerci. Si sono inventati di tutto: scissioni, unioni, nuove sigle e chi ne ha più ne metta. Rilasciano dichiarazione talmente assurde che ci viene da dubitare se ci credono almeno loro e forse tanti non sanno nemmeno cosa dicono esattamente.

Tutti contro tutti. Tutti disconoscono quelle leggi che ci complicano e non poco il vivere quotidiano, anziché facilitarlo. Sembrano degli angioletti se non fosse che quelle leggi sono state votate da loro e purtroppo al governo, gira che ti rigiro ci sono stati un po’ e tutti la situazione è sempre peggiorata.
Come una cantilena, viene trattato il drammatico aumento delle bollette per l’acuirsi dello strepitoso impennarsi del costo dell’energia, nessuno dà segni di aver capito le conseguenze dell’eccitazione che avevano tenuto per la guerra e le sue nefaste conseguenze.

Ci sentiamo presi un po’ per i fondelli, ci facciamo indottrinare da sigle geometriche: destra, sinistra centro di lato, sotto sopra e via di seguito e, per non farsi rodere il fegato, tanti spengono il televisore e buona parte non andrà a votare, lasciando ai convinti di continuare a farsi strumentalizzare e consentire, purtroppo, che la presa dei fondelli continui.

Questa è la nostra attuale società cari concittadini: etica, morale, principi, bene comune, diritti, sono cose di altri tempi, non è, purtroppo, una deriva solo politica. È un andazzo generale di una società allo sbando. 
Ciascuno di noi, preso a caso, se gli viene offerto un seggio, non sicuro, quelli sicuri sono tutti riservati, le liste bisogna pur riempirli, indipendentemente dal segno geometrico dell’offerta, rifiuta? Macché, si mette a galoppare come un forsennato, rifila manifestini e santini a tutti, ti costringe a sentirgli recitare con veemenza la lezioncina che fino a ieri criticava aspramente. Il fatto che il punto geometrico era distante dal suo modo di pensare, possa essere un impedimento? Ma nemmeno a pensarlo; è un dettaglio marginale. E’ stato folgorato dall’improvvisa verità. L’importante avere la possibilità di arrivare alla cadrega, e se non la si raggiunge? Le briciole sono tante, qualcosa arriva comunque. Fatte comunque le eccezioni.

E’ da questa società che, purtroppo, viene selezionata la classe dirigente che non può essere diversa; è semplicemente la sintesi di un’etica smarrita che l’utopia di una classe politica, convulsa ci vuole proporre, seppure di difficile realizzazione pratica. La propone in modo subdolo, con proposte e promesse irrealizzabili, imponendo alla società, incalzata dagli eventi, di correre come la gazzella sempre più veloce per non farsi raggiungere dal leone.
Un ideale etico, privo di supporto di base, non può trovare consenso sul piano istituzionale, ma può dar corso a uno stimolo temporale ugualmente funzionale, in una visione utopistica purché apra la strada a nuovi percorsi e nuove visioni, politiche sociali e progressiste, in contrapposizione a un liberismo che è la negazione della coesione sociale .

Il centro sinistra ne ha adottato alcuni aspetti, inseguendo un consenso effimero, smarrendo i suoi riferimenti storici e contribuendo in forma sostanziale al declino sociale, sopratutto del mondo del lavoro per non citare la scuola, la giustizia, la sanità. In questa tornata elettorale è in atto la rappresentazione di una realtà che si prospetta lacrime e sangue, ma la soluzione che propongono sono puramente elettorali: su promesse che non si possono mantenere, pericoli conseguenti dall’eventuale vittoria della destra, il voto utile e il discredito dell’avversario.

Ma sotto traccia si fa sempre più concreta l’intenzione di mettere le mani sui risparmi, è una somma enorme, depositate nelle banche, a portata di mano e fa gola. Aspettiamoci la prossima ammucchiate troveranno il modo di acquisirla senza pagar dazio.

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Francesco Giannattasio

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