Ma che fine ha fatto il centro destra (e non solo)? 

D’accordo, mancano ancora 6 mesi  circa alle elezioni amministrative. La città tira avanti sotto l’oculata gestione del commissario Paolo Ponta, e tutto sembra tranquillo. Troppo tranquillo, forse. 

La politica cittadina sembra quesi essere in letargo. Qualche movimento di rilievo però possiamo registrarlo. Il centro sinistra prosegue con la sua campagna di ascolto dal titolo “Novi riparte”. Dopo l’evento del 24 novembre contro la violenza di genere, che ha visto un’ottima partecipazione, nel week end si presenta con due appuntamenti: venerdì pomeriggio si parla di forestazione urbana con Enrica Cattaneo e Paolo Trivero che discuteranno con i cittadini su come riportare il verde in città, attuare politiche green  per migliorare la qualità di vita dei cittadini e ridurre l’impatto ambientale. Appuntamento domani, venerdì 2 dicembre alle ore 18.20 presso Cafè Chocolat in Viale Saffi 15. 

Il giorno successivo, sabato 3 dicembre, evento dedicato alle problematiche connesse alla disabilità con “Novi riparte inclusiva e consapevole” in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Appuntamento ore 16 in piazza Indipendenza. 

Curiosamente, a questa iniziativa firmata Pd, Articolo Uno, Moderati e Psi, partecipano anche i “20 per Novi” tra le tante associazioni che hanno aderito. Che sia un segnale di riavvicinamento tra le forze politiche dopo la separazione – non consensuale – di 2 mesi fa? Certo è che in questi due mesi i “20 per Novi” sono stati silenti. Chi si aspettava un incoontro pubblico con gli elettori per spiegare le motivazioni della annunciata corsa in solitaria, è rimasto (per ora) deluso. 

Anche il Movimento 5 Stelle si muove, per ora in solitaria. Per martedì 6 dicembre alle ore 21 presso l’aula magna del For.AL (via Carducci) è organizzato un incontro pubblico su di un tema molto sentito da tutti i cittadini in questi giorni, il caro bollette. 

Chi invece tace, è il centro destra. Il segretario della Lega Moncalvo aveva annunciato a breve il nome del candidato sindaco, ma invece ha fatto retro marcia. I nome che circolano sono gli stessi da mesi: Enzo De Cicco (che giusto nei giorni scorsi ha presentato un libro sulle cartoline della vecchia Novi), Andrea Sisti (passato da Forza Italia alla Lega pochi giorni prima della caduta della giunta), l’imprenditore Enrico Valditerra. 
A muoversi, partendo dalla Lega ma guardando a una lista civica, è il pasticcere- showman Giovanni “Vanja” Lasagna, che ha fatto sapere di aver quasi completato la sua lista. Non è dato di sapere, per ora, se sarà un corsa in solitaria oppure a sostegno del candidato del centro destra (quando ci sarà). 
Anche Roberto Ambrosi aveva annunciato la sua candidatura, ma non se ne è saputo più nulla.

Nel centro destra l’impressione è che la Lega abbia cercato di fare i conti senza l’oste e l’oste in questo caso è il commissario di Fratelli d’Italia a Novi Ligure, Alessio Butti, che forte dell’essere risultato il primo partito a Novi, non può certo accettare che la Lega novese continui a fare e disfare a piacere (suo). 

Il centro sinistra è più attivo, certamente, ma ha da affrontare la “grana” del congresso del Pd, alla ricerca di un nuovo segretario (e non solo) dopo le dimissioni di Letta. Congresso che dovrebbe sancire il ritorno a casa di Articolo Uno, dopo la scissione ai tempi del renzismo. Probabile per febbraio l’organizzazione delle primarie con tanto di gazebo, e non è escluso che quella diventi anche l’occasione delle primarie di coalizione per scegliere (o meglio, far scegliere) il candidato sindaco del centro sinistra. 

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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