Quest’anno Acos ha compiuto 50 anni. Un compleanno dimenticato, o una voluta dimenticanza? 

Mezzo secolo di vita è un bel traguardo, ma stranamente non è stato né festeggiato, né ricordato. Una dimenticanza da parte degli attuali vertici di Acos? Parrebbe, ma forse non è così. 

50 anni. Tanti ne sono passati da quel 1972 quando il consiglio comunale di Novi guidato dal sindaco Armando Pagella decide che la nostra città deve avere una sua società del gas, con il semplice ma ambiziosissimo obbiettivo di fornire il gas ai cittadini novesi ad un prezzo conveniente. È la “metanizzazione” della città, Novi è al vertice dell’innovazione in quegli anni. 

Nasce l’azienda municipalizzata del Gas, Amgas, che diventerà poi Acos. Pagella pone alla guida dell’azienda un comunista come lui, ed ex partigiano ancora come lui: Bruno Bottazzi. Prende il via la metanizzazione di Novi che poi si allarga ai comuni limitrofi.

Nel 2012, in occasione dei 40 anni,  si organizzarono   importanti celebrazioni. Venne avviato a Novi il Festival della Scienza, che poi evolverà nel festival delle conoscenze. Acos inoltre commissiona a Poppi Posillipo il bel documentario che trovate in fondo all’articolo, che ricorda la figura del Sindaco Armando Pagella, di Bruno Bottazzi e la fondazione di Acos.  Le celebrazioni di quest’anno avrebbero dovuto essere superiori a quelle del 2012, perchè 50 anni sono un anniversario ancora più significativo. Ma invece nulla. Come mai? Dimenticanza? 

Possiamo escludere con certezza che ad Acos si siano dimenticati dell’anniversario. Il numero di Acosnews (il magazine aziendale di Acos) in distribuzione in questi giorni riporta in copertina il logo “50° 1972-2022 Anniversario”, segno che sanno bene che la data è significativa, tanto da riportarla in prima pagina a caratteri dorati. Ma all’interno della rivista nessun si è preso il disturbo di spiegare cosa ci faccia quel logo in copertina. Non ne parla l’amministratore delegato Giorgio Pafumi in un suo lungo articolo, così come non ne fa cenno la Presidente Maura Laveroni

Quindi, ci pare evidente che non ci troviamo davanti ad un compleanno dimenticato, ma ad un evento volutamente evitato. Forse perché per celebrare il mezzo secolo di vita occorreva ricordare che l’azienda è stata “messa su” da due partigiani comunisti? 

Visto comunque che i vertici di Acos hanno voluto sorvolare su questo compleanno, rivedetevi il bel documentario di Poppi Posillipo che trovate sotto. 

Perché se non sappiamo da dove veniamo, non possiamo sapere dove andare. E Acos, se ne facciano una ragione gli attuali vertici, viene da quella storia lì. 

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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