Bertoli rompe il silenzio stampa: siano i novesi a decidere se devo tornare in consiglio oppure no

Dopo un silenzio stampa che durava dal giorno della caduta del sindaco Cabella, ieri Marco Bertoli ha rilasciato alcune significative dichiarazioni all’emittente Telecity, che vale la pena riportare e commentare. 

Prima però riassumiamo il travaglio del centro destra in queste ultime settimane, tutto incentrato non tanto sul nome del candidato (o dei candidati) Sindaco, ma sul nome di Bertoli.
Dopo la caduta ingloriosa di Cabella, avvenuta all’indomani della fuga dal consiglio comunale di giunta e maggioranza, il centro destra novese ha condotto una forse troppo semplice analisi delle ragioni politiche della fine anticipata della legislatura: tutta colpa di Marco Bertoli, di Cristina Sabbadin e di Francesco Bonvini, i dissidenti di “solo Novi”. 
Traditori” è la parola che è stata usata più spesso nei loro confronti, ed è subito uscita la linea politica per le prossime elezioni: mai più con Marco Bertoli.  Un ostracismo che però è caduto la scorsa settimana, quando Fratelli d’Italia, per bocca del segretario provinciale (e Sindaco di Casale) Federico Riboldi, ha dichiarato, in estrema sintesi: non accettiamo imposizioni da nessuno, l’area civica di Bertoli è benvenuta nella nostra lista. 
Posizione che non è ovviamente andata giù alla Lega. 
Le possibilità ora sono tre: o la Lega corre da sola e spacca il centro destra, oppure abbassa la testa e manda giù il “rospo” Bertoli, oppure ancora Riboldi si rimangia le sue dichiarazioni e mette alla porta Bertoli &co. 
La spaccatura al momento è data come la soluzione più probabile, con Forza Italia che dovrà decidere se andare verso i voti (Fratelli d’Italia) o restare fedele alle posizioni sue (finora) e della Lega contrarie a Bertoli.  
Le dichiarazioni di Bertoli, riportate da Telecity, sono riassumibili semplicemente: sono stato eletto sei volte di seguito in consiglio comunale e alle ultime elezioni sono stato il più votato tra tutti i candidati. Invece di scegliere prima se devo candidarmi o meno, lasciamo che a scegliere siano i cittadini. Un ragionamento che non fa una grinza, sotto il profilo democratico. Resta da capire perchè a questo punto il politico-contadino non si candidi, una buona volta, a primo cittadino. 

Se Bertoli ha rotto il silenzio stampa, a essere sprofondati nel mutismo sono invece i leghisti novesi: stiamo ancora attendendo qualche dichiarazione sul fallimento del Cit, dopo che per mesi hanno raccontato a tutti di averlo  salvato. 

Il centro destra novese continua a dimostrare di essere bravo soprattutto in una cosa: litigare al suo interno. Lo hanno fatto durante il mandato di Cabella, lo stanno facendo oggi, e presumibilmente lo faranno domani, se i novesi li rimetteranno alla guida della città.

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

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