Jean Fast, a due anni dalla morte

Jean Fast Formiga, lo sfortunato ragazzo novese di origine ivoriana  da “Il fisico di bronzo, l’anima di brace e il cuore di flanella” deceduto due anni fa dopo quattro anni di sofferenze, dolori, ricoveri ospedalieri e speranze è stato degnamente e sentitamente ricordato da tutti quelli che l’ hanno concosciuto, la scorsa settimana, finalmente liberi dopo le restrizioni imposte dal Covid.

Venerdì scorso Piazza Matteotti ad Alessandria è stato il  naturale scenario per il ricordo di un ragazzo che ora incanterà gli angeli con la sua voce sublime: proprio di fronte al Liceo Musicale Saluzzo- Plana, sua scuola per tre anni, l’orchestra dell’istituto, diretta dal professor Enrico Pesce, ha eseguito un brano del suo repertorio, quel “Halleluja” di Leonard Cohen che Jean interpretò anni fa in piazza della Lega, in occasione di un’altro flash mob, in una stupenda esibizione le cui tracce sono visibili in un video youtube che ha fatto il giro del mondo. Musica, danza (con le collaborazione delle ballerine del lieco coreutico) e palloncini azzurri verso il cielo, cosa che Jean avrà sicuramente gradito.

Inoltre, sabato 4  febbraio alle ore 16.30, presso la parrocchia del Sacro Cuore in Novi, i suoi ex compagni di classe lo hanno voluto ricordare in una celebrazione che, paradossalmente, si è trasformata in un momento di grande pace e serenità per tutti i presenti. Nella chiesa sono riecheggiate le note di “Remember my name”, uno degli ultimi brani composti e cantati da Jean, accompagnate da un quartetto d’archi diretto dal futuro Maestro Eugenio Mangini.

Dire che Jean ci manca e sarà sempre nei nostri cuori è sempre molto riduttivo e non spiega del tutto quello che noi sentiamo e proviamo per lui. Io e tutti quelli che l’hanno conosciuto non possono dimenticare il suo sorriso, la sua capacità ad entrare in empatia con tutti, la sua simpatia. La sua vita è stata breve ma per il poco tempo che l’ho conosciuto mi ha sempre stupito il suo  desiderio, la sua voglia di vivere ogni esperienza, ogni rapporto con la massima emozione possibile e soprattutto con il suo grande cuore.
“Prima di andare vorrei lasciare un segno, vorrei dire che ho amato tanto ogni piccolo momento di noi”

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Alberto Ricci

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