Casagrande: si vietino le Mtb in castello

Venendo a conoscenza del nuovo progetto per la “riqualificazione” del Parco Castello, mi permetto di esternare un mio personale parere. Anche perchè buona parte della mia vita, l’ho vissuta ai piedi di quella collina.

Chiedo venia se non sarò molto sintentico, ma ho necessità di qualche riga in più per esprimere importanti elementi. Il Parco è un bene comune della cittadinanza, per cui è doveroso custodirlo al meglio, anche per le future generazioni.

Già diversi anni fa venne elaborato un lungimirante progetto “green” per riqualificarlo, con la classificazione degli alberi da parte dell’IPLA, (Istituto Piante da Legno) un orto botanico a scopo didattico, un trenino elettrico, che avrebbe portato al parco da piazza Collegiata soprattutto bambini, anziani e disabili.
Ma chissà perchè, questo lungimirante progetto decadde, assieme ai giochi per bambini, per questi ultimi grazie anche agli spregevoli vandalismi a loro danno.
Invece prevalse l’interesse particolare e consumistico, aprendo una discoteca, (in piena nidificazione delle numerose specie di uccelli presenti) la quale per alcuni mesi impedì il sonno dei novesi sino a piena notte. Poi si “rimediò” con un più accettabile piano bar.

Ed infine, vi fu la brillante idea del “parco avventura”, dove quasi in casa si potessero formare dei novelli Rambo, sfidando la natura da “dominare”. Anche questo progetto decadde miseramente, pure se finanziato dalla Novi dolciaria, e miracolosamente non accadde nessun incidente, tra l’allestimento e la dismissione, causato da qualche ragazzino imprudente. Però con molti alberi danneggiati dalle strutture.

Adesso si parla di “riqualificazione”, con l’assurdità di un ascensore costosissimo, con tanto cemento.

Ma un aspetto che mi sta particolarmente a cuore è il circuito per le Mountain Bike.
Sono anni che i bikers girano sulla collina, la quale sebbene sia costituita da un terreno abbastanza solido, è soggetta ad un consumo di suolo costante, ampiamente verificabile.
E fattore non trascurabile, gioca anche la sicurezza delle tante persone che passeggiano e corrono sui sentieri, in particolare con i cicli in discesa e sui salti.

Dà molto fastidio passeggiare su uno dei sentierini della spianata, e sentirsi chiedere strada da un biker…
Nessuno può negare un tranquillo giro in bici sul Castello, ma il sistema attuale è incompatibile con la vocazione del parco, per l’esclusiva pertinenza di chi vuole passeggiare e correre in tranquillità.

Per cui al più presto, la nuova giunta comunale dovrà emettere una ordinanza di divieto di allenamento per le Mtb!
Chi scrive ama il ciclismo, possedendo pure una MTB, ma non mi permetterei mai di andare ad allenarmi in Castello con questa…
Un’alternativa assolutamente fattibile per i bikers, è quella della zona militare dismessa dei “bunkers”, in zona Buffalora, a dieci minuti di bici da Novi. Dove si potrebbe allestire un circuito ancora migliore rispetto a quello del Parco. 
Il sottoscritto in passato spese impegno ed energie, per la salvaguardia dei Beni Comuni.
Come la costituzione del comitato locale per l’Acqua Bene Pubblico, al tempo del referendum. Nonchè per scongiurare la devastazione del territorio con la sciagurata ed inutile “grande opera” del Terzo Valico.

In un’epoca tremenda e triste di saccheggio, devastazione e consumo del territorio, con cementificazione selvaggia, aggiunta agli sconvolgimenti climatici, con le ovvie conseguenti rivincite della Natura, non possiamo più permetterci che il Bene Comune venga intaccato da interessi particolari.
Anche riguardo la nostra preziosa collinetta del Parco Castello.

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Franco Casagrande

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