La denuncia di Barbagelata: in castello vogliono abbattere alberi sani

Il progetto di riqualificazione va corretto, certe piante non si toccano e l’accessibilità va garantita a tutti ma con il buon senso, chi lo frequenta lo sa. “Il Parco Castello è stato sempre strumentalizzato” ha dichiarato il candidato sindaco del Terzo Polo Marco Barbagelata ”nelle passate consultazioni elettorali tutti parlavano della riqualificazione del polmone verde della città e della sua importanza, ora che sono arrivati i fondi per metterlo a posto, si contesta la scelta che ha portato tale capitale in città. Il fatto che sia nato questa opportunità sotto un governo cittadino spinge le controparti a dequalificare l’evento, ma ho inbidea che sarebbe successo anche a ruoli inversi, la tifoseria politica riesce a far passare fattori positivi in negativi e viceversa”

L’ex presidente della Pro Loco che da anni combatte per la rivalorizzazione di quella parte della città e che oggi mette lo stesso impegno per tutta Novi però dichiara: ”Detto questo, se reputo che questa manna che viene dal cielo sia un opportunità importantissima per la città, dall’altro canto reputo che il progetto abbia dei difetti di base che chi prenderà in mano il governo cittadino dovrà assolutamente rivedere.” Partendo dagli aspetti collegati alla natura del Parco Castello, elemento ambientale fondamentale per il centro storico: “Mi è capitato di vedere i segni sugli alberi che dovrebbero essere abbatuti e mi sembra che ci sia una visione stranamente incoerente con il valore arboreo dell’area verde, infatti l’abbattimento dovrebbe essere eseguito sulle piante secche, su quelle pericolanti e soprattutto sugli infestanti causa della moria di tanti altri alberi. In realtà sembrerebbe che per far spazio a diverse dinamiche nel programma si sia deciso di abbattere alcune piante molto importanti del Parco. In un pariodo di siccità, tra l’altro, se vogliamo ripristinare le nostre falde acquifere, o quantomeno evitare che si esauriscano, dobbiamo innanzitutto puntare sulla riforestazione. Ripristinare grandi aree verdi con la piantumazione di alberi non solo aiuta a limitare la crescita delle temperature, ad esempio assorbendo i gas serra e rinfrescando naturalmente con la loro presenza, ma permette allo stesso Pianeta di rigenerarsi.”

Continua Barbagelata: “Altro punto la sicurezza che va bene che si determini con le telecamere e con i cancelli la cui apertura sarà regolarizzata secondo orari ben precisi, ma senza una recinzione su tutto il confine accessibile, l’accesso sarebbe possibile anche negli orari di chiusura”

Il nostro candidato del Terzo Polo soprattutto ci tiene a sottolineare ”Il limite del Parco è sempre stata l’accessibilità a tutti, strade malconce e la ripidità del percorso, oltre la mancanza di illuminazione, hanno sempre boicottato l’accesso generale discriminando disabili, anziani e mamme con carrozzina o bimbi piccoli. Per cui è necessario predisporre un accesso garantito a tutti ma nel progetto, a mio parere si è fatta una scelta poco fruibile, perchè non parte da una zona parcheggio in primis e perchè richiede un investimento così importante che avrebbe potuto sviluppare più alternative. Infatti l’ascensore previsto partirebbe da Via Solferino difficilmente raggiungibile in auto. E’ sì necessario poter far fruire autonomamente qualsiasi cittadino ma c’erano alternative che avrebbero risolto il problema ed assunto una soluzione anche per altre questioni.”

Termina la sua disanima sul progetto: ”Non c’è dubbio che la riqualificazione del Parco Castello sia una buona notizia ed una buona chance per il rilancio del centro storico se vestito di una visione elaborata in un progetto di marketing turistico, ma è altresì vero che bisogna rispettarne l’essenza di luogo sano e fruibile per i cittadini, per cui se gradiamo il fatto che nel progetto depositato si siano considerati spazi per chi ama le passeggiate, altri per chi ci viene con la bici, un ulteriore spazio va considerato per gli amici a quattro zampe ed una concessione in più nell’accesso va garantita a chi lo ha sempre vissuto e rispettato ad esempio con una tessera che le conceda l’apertura del cancello in orario anche di chiusura. Noi per la conoscenza del luogo e dei suoi abitanti difenderemo l’armonia necessaria e parteggeremo sempre per la salvaguardia del nostro polmone verde.”

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Marco Barbagelata

7 commenti su “La denuncia di Barbagelata: in castello vogliono abbattere alberi sani

  1. “marketing turistico”, due parole in nome delle quali da decenni si spendono malamente quantità spaventose di denari pubblici senza che quasi mai si possa dimostrare né una seria analisi costi-benefici preventiva, né men che mai una disamina a consuntivo che smentisca lo spreco.
    4 milioni di euro per l’ennesima operazione per rianimare il Parco Castello, da qualche anno feudo privato di un candidato sindaco, sono davvero tanti. E quei 4 milioni di euro non sono, come il candidato sindaco di cui sopra sostiene dimostrando di non conoscere i meccanismi di una corretta amministrazione pubblica, una “manna dal cielo”.
    No, sono DEBITI contratti a nome dei cittadini novesi, soldi che vengono sottratti a opere forse più urgenti e produttive, e che dovranno essere restituiti, come tutti i prestiti, prima o poi. E li pagheremo tutti.
    A questo proposito, inutile sottolineare che questa uscita decisamente tardiva il candidato sindaco non l’ha fatta prima, quando il progetto è stato elaborato e presentato, non certo a sua insaputa. Strano, forse ora si cerca di correggere qualcosa. Forse per l’aria che tira tra i cittadini di Novi anche in merito a quell’intervento faraonico e forse poco analizzato. Non a caso si stanno raccogliendo firme per fermare la colata di cemento “a favore del verde” prima che sia tardi.
    Ovviamente la mia firma non mancherà.
    Prima di spendere i nostri soldi, chiedetecelo e dimostrateci cosa produrranno in termini VERI economici e di qualità della vita per i novesi.

    1. Caro Luigi distorcere la realtà è un fine ma ormai noto metodo di propaganda contro un idea, una persona, un candidato, a tal punto da scordarsi di leggere i passaggi di un articolo in ogni sua riga, dove l’accorato messaggio che penso di aver interpretato meglio, è che qualsiasi sia la scelta deve essere in armonia con il luogo e i suoi abitanti più frequenti .
      Non solo si preoccupa del parco, delle sue piante, dell’accessibilità sostenibile, ma anche dei soldi, che sì diventano debito pubblico italiano come tutti i fondi che arrivano dall’Europa, ma che per una volta arrivano a Novi, e per questo devono non limitarsi a riqualificare l’area in oggetto, ma divenire uno dei volani della città che ne ha bisogno, producendo economia, lavoro e benessere.
      Infine mi dispiace che lei metta in dubbio il lavoro volontario svolto da questo candidato tra l’altro coinvolgendo in questo modo un’associazione fatta da decine di persone che hanno fatto si che si mantenesse alta l’attenzione sul polmone della città, lo presidino per parte dell’anno, si curino talvolta della pulizia, tutti fattori che lo hanno finalmente reso vivibile e rifrequentato.
      Per cui la invito a rileggere perché, a meno che non interpreto male io, nella evidente battaglia al taglio delle piante, c’è un evidente lotta alla “colata di cemento” così come alla costruzione di vie d’accesso poco sostenibili.
      Il peggior nemico della politica è la tifoseria, il peggior nemico della comunità sono i piccoli o grandi interessi personali.

      1. condivido al 100% la sua frase.
        “Il peggior nemico della politica è la tifoseria, il peggior nemico della comunità sono i piccoli o grandi interessi personali.”
        E nelle ipocrite e tardive prese di posizione elettoralistiche ci sono sia gli interessi piccoli , da mille euro al mese, che quelli grandi, da 4 milioni di manna dal cielo.

  2. Gestore della pro loco, candidato sindaco, paladino del verde.
    Nemmeno Fregoli avrebbe potuto far meglio.
    Finita la campagna elettorale, finiranno (forse) i travestimenti.

    1. Mister F..
      solo un piccolo tema di riflessione:
      “Gestore della pro loco, candidato sindaco, paladino del verde”. Davvero è convinto che ci vogliano doti da Fregoli per queste tre Caratteristiche? Io ritengo che siano aspetti complementari (che stanno insieme completandosi – ndr) e in questo caso anche consequenziali (successivi e di derivazione gli uni dagli altri – ndr), per cui non tiriamo a mezzo Fregoli, per cortesia. Anzi, semmai parliamo di assoluta coerenza.
      E poi, andiamo! con che coraggio uno che si firma Mister F. accusa di travestimento una persona che, in quello che fa, mette se stesso con nome, e cognome? Se lo lasci dire con Govi: “Gigia, che faccia! Se dai una facciata in terra il lastrego fa sangue”

  3. Sig. Luigi, lasci che io mi coplimenti con lei: raramente ho riscontrato una tale capacità di stravolgimento della realtà, come nel suo commento. Bravo, davvero bravo. Lei potrebbe essere uno splendido professionista della “Macchina del fango” tanto florida da anni in Italia. Le sue capacità di distorsione, capovolgimento, insinuazione e camuffamento della verità oggettiva per asservirla ad una sua bieca finalità soggettiva sono davvero elevatissime. Entità politiche e giornalistiche di livello nazionale farebbero a gara per averla in squadra. Ha mai pensato di inviare un CV? La saluto senza nessuna stima

  4. Chiedo sommessamente scusa per il Fregoli.
    Gestore della pro loco, candidato sindaco, paladino del verde – e molte altre cose, potrebbere essere anche complementari.
    Secondo me si tratta, invece, di puro opportunismo.
    Che dire, è una questione di punti di vista.
    Bene, sostituisco il FREGOLI con CAMPIONE DI IPOCRISIA, visti gli ultimi cambiamenti di direzione operati dal Sig. Barbagelata sul Parco Castello, forse a causa dell’incombenza delle elezioni amministrative e dell’ormai nota raccolta firme che sta per raggiungere quota 500.
    Dichiaro infine, senza tema di essere smentito, che il parco Castello è tuttora in completo abbandono e che la gestione della pro loco non è assolutamente credibile. Se Lei non ne è convinto vada al parco in una giornata qualsiasi e se ne renderà conto da solo. Non basta una foto sui giornali con la ramazza in mano per sostenere che c’è un’attività di presidio e di pulizia del parco; tutti i frequentatori del parco lo sanno da tempo.
    Per finire, trovo singolare il fatto che uno come Lei, che si firma anonimamente “un Novese”, pretenda di disapprovare l’anonimato degli altri.
    Un caro saluto.

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