Troppi i disagi per i pendolari della valle Scrivia

Il 12 ottobre scorso si è tenuta presso il Comune di Ronco Scrivia un’assemblea dei pendolari della valle Scrivia affiliati all’Associazione Pendolari Novesi presso il Comune di Ronco Scrivia. L’assemblea dei pendolari ha purtroppo nuovamente rimarcato gli enormi disagi che si sono evidenziati fino ad oggi a causa dell’attestamento dei RV da e per Torino a Genova PP invece che a Genova Bri-gnole, disagi che non hanno visto alcun intervento di mitigazione, e messo in luce i disagi ancora più gravi che saranno creati dai lavori sul nodo di Genova nei prossimi tre mesi nell’immediato, e – periodicamente – fino ad almeno il 2026, formulando una serie di richieste che sono state sottoposte all’attenzione dell’Assessore ai Trasporti della Regione, Augusto Sartori.

Nello specifico:

1) consentire ai possessori di abbonamento regionale fino a Genova Brignole, e oltre verso levante, l’accesso gratuito a treni intercity e frecce per quanto riguarda Trenitalia e su metropolitana e au-tobus urbani per quanto riguarda AMT nella tratta – ferroviaria e cittadina – fra le stazioni di Genova Piazza Principe e Genova Brignole;

2) istituire un bonus di sconto per i disagi subiti, che possa essere utilizzato come sconto sull’abbonamento successivo a titolo di incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico, auspicando che la Regione si faccia in ogni caso parte attiva presso il Governo per il rifinanziamento del “Bonus tra-sporti”, come già richiesto da APN;

3) che almeno venerdì-sabato-domenica vengano reintrodotti treni serali per consentire il rientro in valle Scrivia fino alla mezzanotte.

APN ribadisce che è la Regione Liguria la realtà politica che può e deve prendere posizione in difesa dei cittadini-utenti-contribuenti-elettori contro i disservizi, in quanto committente responsabile di un Contratto di Servizio di Trasporto Pubblico, e che Essa debba svolgere un ruolo attivo di regia – cosa che fino ad oggi non ha fatto – nel concordare con RFI un diverso cronoprogramma che sia maggiormente sostenibile per gli utenti.

Si è evidentemente di fronte ad una programmazione fatta da RFI per concentrare le attività quanto più possibile nel tempo senza aver tenuto conto dell’enormità dei disagi arrecati, quando determinate attività avrebbero potuto essere programmate in altri periodi, considerato oltretutto come il cronoprogramma si allunghi di anno in anno.

Va aggiunto che stanno sorgendo tra i pendolari più informati dubbi sulla reale utilità di questi lavori, visto che essi dovrebbero essere propedeutici ad una maggiore capacità della linea ed incremento del servizio stesso, quando dalla stessa Regione, per bocca dei suoi più alti vertici, sono venute di recente dichiarazioni che attestano una non necessità di incremento del servizio, e come noto, il contratto Regione Liguria – Trenitalia non prevede alcun incremento dei km erogati da qui al 2032, nonostante sia le tariffe che il contributo pubblico dato dalla Regione a Trenitalia crescano significativamente nel tempo.

Occorre quindi chiarezza da parte della Regione sugli obiettivi e i reali benefici che tali lavori porteranno, a fronte dei sacrifici richiesti.

In merito all’attestamento a Genova Piazza Principe dei treni regionali veloci provenienti da Torino, mentre dapprima il problema era circoscritto a circa metà dei convogli e fino al 2024/2025, adesso il problema riguarda tutti i convogli almeno fino al 2026, coinvolgendo anche i regionali via Busalla che ricado-no sotto il Contratto di Servizio della Regione Liguria.

Quindi non solo non si è visto sollievo al problema, ma anzi esso si è inasprito e aggravato.

A costo di sentirsi dire che ci si era sbagliati, APN teme fortemente che la data del 10 dicembre di fine di tali lavori non verrà rispettata, così come non è stata rispettata la schedula di tutti i progetti di po-tenziamento del nodo: anche alla luce di questo fatto diventa doverosa una linea di compensazione e rimborso.

APN rimarca infine come tale situazione contribuisca allo spopolamento delle valli, soprattutto da par-te dei giovani, ricordando che una delle prime dichiarazioni da parte dell’Assessore Sartori era stata relati-va alla necessità di migliorare il servizio di trasporto nelle aree interne.

Il Presidente di APN
Andrea E. Pernigotti

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Andrea Pernigotti

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