Intelligenza artificiale, fate presto.

C’è chi ha paura dell’intelligenza artificiale e soprattutto di come potrebbe essere usata.
Sarò, forse, un’ottimista ma mi pare che non si debba mai temere la scienza. La scoperta di un materiale o meglio delle sue applicazioni può avere diversi risvolti nella nostra vita ma dipende sempre dalle intenzioni di chi ne decide lo scopo.
Siamo entrati nel terzo anno di guerra in Ucraina e l’invasione russa, anche se eroicamente fermata, non pare essere scongiurata in futuro. 
Zelensky sta progettando una immensa trincea, migliaia di kilometri, per fermare gli aggressori. I cimiteri ucraini, ma anche quelli russi, sono pieni di tombe di giovani soldati. 
Papa Francesco, giorni fa, per fermare questa carneficina ha invocato la resa. Forse i cristiani che conosce il papa avrebbero un sentimento di compassione e rispetto per i combattenti che per più di due anni hanno difeso la loro terra. Ma non può farlo Putin, ne le sue truppe o i suoi scagnozzi, non è nel loro dna. Putin non ha avuto neppure un minimo di compassione per Navalny che si è consegnato alla suo sistema giudiziario, sapendo bene che fuori dalle carceri non si sarebbe salvato come non si salvò, anni fa la giornalista Politkovskaja.
Macron, recentemente, ha parlato di truppe da mandare in Ucraina e sta dicendo agli alleati europei che questo sarà necessario se vogliamo difendere l’Europa dalle mire espansionistiche dell’assassino russo.
Ecco, io invoco che i ricercatori che studiano e creano intelligenze artificiali inventino il soldato immortale. Una specie di Highlander che faccia piazza pulita di tutti gli invasori. Naturalmente predisposto per la difesa. Chiunque lo vorrà utilizzare per scopi offensivi ne causerà la sua autodistruzione. E qui, sta la sfida sul termine “intelligenza”. Un soldato o meglio centinaia di migliaia di esperti pronti a annientare le truppe che, come quelle che nel febbraio del 2021, si  disposero lungo i confini dell’ Ucraina per una esercitazione. Putin, il bigiardo assassino, scagliò bombe contro civili inermi, bambini, donne ed anziani ricoverati in ospedali. È  troppo il dolore che provocano le immagini di tanta sofferenza e
contro tanta malvagità non si possono sprecare giovani vite. La vita è sacra e nel nome della cosa più preziosa che possediamo dobbiamo difenderla. Oggi possiamo permetterci il lusso di essere pacifisti senza abbassare la guardia. L’arma nucleare non è più un deterrente ma un robot che imbraccia un’arma per difendere un popolo da un’aggressione, questo si, sarebbe un regalo che la tecnologia potrebbe farci.

Quando sarai un uomo 

Quando sarai un uomo non dimenticare le mie carezze 
spargi di colori, di baci e di amore il tuo sentiero 
quando sarai un uomo 
Ricordati che sei la cosa più bella che sia mai nata su questa terra 

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Vilma Borra

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