La Regione Piemonte vieta l’esposizione dei nomi delle vittime di mafia. A Roma in 100mila a ricordare i caduti

Ieri, 21 marzo, si è celebrata la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, una ricorrenza che, come ha sottolineato il Presidente Mattarella è “nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è ricorrenza significativa per la comunità nazionale”.

«Avevo, informalmente, chiesto che, in questa occasione, i 1081 nomi delle vittime di mafia che oggi sono stati letti a Roma fossero esposti in Consiglio regionale, su griglie, per rendere omaggio a queste vittime innocenti. Ricordo che dal 2017 questa ricorrenza è stata inserita nel calendario istituzionale della Repubblica italiana con legge. Ma il Presidente Allasia, irresponsabilmente, non ha dato seguito alla richiesta» dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

«Sono 29 anni che si svolge questa manifestazione promossa da Libera e Avviso Pubblico, associazioni alle quali la Regione Piemonte partecipa. Credo, quindi, che sia dovere delle Istituzioni, anche del Consiglio regionale del Piemonte, ricordare, in tutti i modi possibili, chi ha perso la vita per mano della criminalità e la lotta alla mafia non può e non deve avere divisione partitica. Il Presidente Allasia ha precisato che aveva chiesto di cambiare la dicitura dell’intestazione. Quale dicitura? Quella di Libera. Sarebbe utile sapere formalmente la motivazione, anche perché questa scelta è uno schiaffo a tutti coloro che oggi erano a Roma e negli anni scorsi hanno camminato nelle divere città italiane. Per questo sono intervenuto in aula per evidenziare questa anomalia» afferma Sarno.

«Questa legislatura è cominciata con l’arresto di Roberto Rosso con accuse di scambio politico-mafioso poi confermate durante il processo. Il momento più basso per l’istituzione del Consiglio Regionale a cui non è seguito un adeguato impegno da parte della Giunta. Stiamo ancora, infatti, aspettando il codice etico e i corsi di formazione promessi da Cirio – interviene il Consigliere regionale e Segretario regionale Pd Domenico Rossi – E’ un fatto grave che il Consiglio oggi non abbia trovato il tempo, ma soprattutto la volontà di ricordare le vittime innocenti delle mafie. Significa che c’è ancora tanto lavoro da fare per superare la sottovalutazione del fenomeno e mettere l’impegno antimafia al centro dell’azione politica e amministrativa».

Successo invece per la manifestazione alessandrina (foto) organizzata da Libera e dall’associazione Parcival che ha coinvolto 8 scuole e circa 350 persone. A Roma, alla manifestazione nazionale, hanno partecipato 100mila persone.

Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi

Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone

Moscone

Torna su

Contact Us