L’addio del Sindaco  Paolo Lantero al Consiglio comunale di Ovada

Lunedì sera si è tenuto l’ultimo Consiglio Comunale di questa legislatura. Si è discusso del Resoconto dell’anno 2023. L’occasione ci ha permesso di rappresentare, seppur brevemente, i risultati, le fatiche, l’impegno e i limiti.

Ci siamo permessi anche di aggiungere alcune considerazioni più generali: questa legislatura si è purtroppo caratterizzata negativamente per gli anni di Covid e due alluvioni. Di fatto una legislatura durata circa 3 anni e non certo 5, come avevamo immaginato nel 2019. 

Potete trovare una sintesi del nostro lavoro nella “Relazione di fine mandato” sul sito del Comune.

Dopo gli interventi degli Assessori,  ho voluto sottolineare la complessità delle competenze e delle attività racchiuse proprio nella stessa organizzazione comunale.
In Comune sono impiegate poco più di 50 persone, numero inaduegato per una Città di quasi 11000 abitanti.
In questi anni pur essendoci attivati con concorsi e mobilità, non abbiamo potuto completare la pianta organica così come la immaginavamo, per mancanza di partecipazione alle selezioni. 
Cionostante devo sottolineare che i servizi e le attività istituzionali grazie sono sempre stati garantiti, con un buon livello di qualità. 
Un ringraziamento affettuoso (me lo permetto, dopo 20 anni di lavoro insieme) a tutti i dipendenti Comunali che hanno portato il loro contributo lavorativo presso il Comune di Ovada; dai vertici a tutte le altre figure professionali.
Una catena trasmette bene il movimento dalla corona alla ruota se tutte le maglie sono ben collegate, salde ed oliate. Testimonio che questo, nel nostro Comune, avviene. 
Grato dunque a tutti voi Collaboratori di un lungo cammino. 

Torno ai fatti: nella Relazione troverete alcuni dati che riguardano quanto realizzato.
Per sintesi sono omesse le questioni quotidiane di minor impatto, ma credo interessante far sapere che per le strade in questo quinquennio (di fatto triennio) sono stati fatti interventi per più di 4 milioni di euro; per l’assetto dei nostri fiumi 1.2 milioni; per la manutenzione degli immobili (edifici Comunali, Scuole, ecc) quasi 4 milioni di euro. 
Sto parlando di investimenti a cui va aggiunta la spesa di manutenzione ordinaria. 
Siamo certamente ben sopra i 10 milioni di euro per la “manutenzione” della Città. Molto ma non abbastanza, ma ciò è quanto è stato possibile impegnare nei bilanci.
Costa davvero molto mantenere una città, costa in denaro e costa in complessità operativa.
A tal proposito vale la pena parlare di PNRR: abbiamo partecipato a Bandi (compatibilmente con la capacità operativa degli uffici) e “portato a casa” più di 4 milioni di euro per 14 progetti.
Ottimo per la Città che ha già iniziato a benefiniaciare di questi contributi così come avverà nei prossimi anni.
Ciò detto credo però, che i denari del PNRR avrebbero dovuto essere gestiti da enti intermedi (Provincia e Regione) per essere maggiormemte utilizzati per infrastrutture strategiche per lo sviluppo, che nelle zone periferiche individuo certamente come sistemi moderni di mobilità (sistemi ferroviari leggeri). Su questo feci due proposte:  Ovada-Alessandria e una nuova (antica) viabilità su ferro Ovada-Novi Ligure-Tortona ma purtroppo fui inascoltato.
In tutti i casi quanto è stato ottenuto attraverso la partecipazione a bandi PNRR ha impegnato in modo davvero pesante l’ufficio tecnico. La burocrazia necessaria a controllare questo enorme flusso di denaro se per un verso è bene vi sia, per l’altro strozza la stessa capacità di “mettere a terra” quei denari.
Va da sé che tutto questo aumento di lavoro per i Comuni, è stato affrontato ad “invarianza di personale” almeno ad Ovada.
Vale anche ricordare la normalità :  il Comune risponde a tutte le richieste dei Cittadini, producendo atti  (certificati, permessi per attività, per uso di suolo pubblico, contrati, convenzioni, ecc…ecc….) con puntualità, o sostenendo le persone, ovadesi e non, quando necessario.
Se aprirete la Relazione troverete rappresentata l’articolazione degli uffici ed in sintesi le competenze e le attività. 
Sarà facile allora paragonare il Comue ad un iceberg; ciò che si vede è molto meno di ciò che si fa.
Ci sarebbe ancora molto da aggiungere ma il messaggio è già molto lungo.
Concludo ringraziando tutti i Consiglieri Comunali con cui ho potuto lavorare in questi anni. Certamente quelli di maggioranza che hanno sostenuto le scelte  politiche di questa Amministrazione e partecipato a tutte le scelte della Giunta, poi i colleghi di minoranza, con i quali certamente vi sono stati inuemerevoli “battibecchi” ma mai trascesi in offese personali. 
Un buon esempio di confronto democratico  da esportare in altri contesti ben più rissosi.
Per me sono 20 anni di Consigli Comunali e ieri l’ultimo. Con una sola assenza…il primo di questa legislatura.
Un ringraziamento sincero ai componenti del Consiglio Comunale.

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Paolo Lantero

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