Il mistero del recovery plan

Vi abbiamo detto ieri del documento “Next Generation Piemonte”, approvato dalla Giunta regionale piemontese che contiene oltre 1200 progetti dal valore complessivo di 27 miliardi di euro, in cui non compare nessun progetto presentato dal comune di Novi Ligure, così come dai comuni di Acqui Terme e Ovada. 

Nel pomeriggio di ieri è arrivato un comunicato stampa del comune di Novi Ligure con l’elenco dei progetti presentati dal comune di Novi, di cui vi diamo conto in fondo alla pagina. 

Nel comunicato del comune si dettaglia una richiesta di ben 38milioni di euro. Una cifra molto grande di cui non si sapeva nulla. Nessun progetto è stato presentato in consiglio comunale, né in commissione consiliare. Non ne abbiamo trovato traccia neppure all’albo pretorio. 

In una dichiarazione riportata in rete, l’assessore al Bilancio Maurizio Delfino asserisce: «Le schede sono state compilate e inviate alla Regione che le ha recepite e inserite nella delibera integrativa che oggi viene inviata a Roma. Comunque c’è tempo per presentare le richieste sino al 30 aprile».

l’assessore al Bilancio Maurizio Delfino

Anche il sindaco Lorenzo Lucchini (M5S) di Acqui ha spiegato perché negli elenchi dei progetti manchi il suo comune: c’è, ma non si vede, in quanto le loro idee (come il nuovo casello autostradale di Predosa) sono all’interno dei progetti della provincia. I progetti di Novi invece per ora non ci sono, né visibili né invisibili. Si attende la delibera integrativa che la regione dovrebbe fare per aggiungere i desiderata novesi. La scadenza, dice Delfino, è ancora da venire. Ma il 30 aprile, come ha ricorda ieri il premier Draghi in conferenza stampa, è la scadenza del Recovery plan per l’Italia verso l’unione europea, non dei comuni verso le regioni. Il meccanismo infatti prevede che i comuni presentino i progetti alle regioni, le regioni al governo, il governo a Bruxelles.

Esiste il rischio che i progetti di Novi siano rimasti fuori perché il comune li ha presentati dopo la presentazione dei progetti a Roma? La speranza è che non sia così, altrimenti Novi avrebbe perso una occasione storica: 38 milioni di euro sono una cifra enorme, mai vista.
Comunque la si guardi, la faccenda lascia per ora tanti interrogativi.
È quantomeno curioso che il comunicato del comune venga diffuso subito dopo che i giornali – e il Moscone in particolare – hanno scritto che Novi non c’è. Quando sono stati presentati i progetti? Chi li ha stesi? Quando? Quale è stato l’iter di approvazione? Sono passati in giunta, in commissione, in consiglio comunale?

Non ci resta che attendere – fiduciosi, ma con un po’ di ansia – l’integrazione dei progetti novesi in Regione.

Di seguito, il testo del comunicato diffuso dal comune di Novi ieri pomeriggio: 

Una visione a tutto tondo della città e del suo futuro ha caratterizzato le scelte dell’Amministrazione Comunale di Novi Ligure nella presentazione dei progetti per accedere ai finanziamenti previsti dal Recovery Plan. 
Prima di tutto, la sicurezza del territorio e dei cittadini: un progetto per complessivi 9.200.000 euro per la realizzazione di un nuovo scolmatore e la messa in sicurezza del territorio colpito dalle alluvioni del 2014 e del 2019; ancora, la sicurezza dei nostri figli: sono stati richiesti 20.000.000 di euro per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici comunali oltre che per la loro rimodulazione funzionale, energetica e digitale.
Poi, una visione rinnovata dell’ambiente urbano, che includa anche le periferie: è stato presentato un progetto del valore di 1.500.000 euro per piste ciclabili anche extraurbane sorvegliate da telecamere, dotate di Wi-Fi e punti di ricarica per e-Bike.  Dopo un periodo così difficile anche dal punto di vista psicologico, la città deve trovare un nuovo respiro e nuovi spazi dove socializzare: un progetto per 2.500.000 euro è stato presentato per realizzare sei spazi di quartiere (anche periferici) che comprendano impianti sportivi e ricreativi, mente un progetto per 200.000 euro è stato presentato per spazi attrezzati e infrastrutturati dedicati all’orticoltura urbana, dove coltivare in modo sostenibile. 
La sostenibilità, anche energetica, è un percorso obbligato per raggiungere un futuro più rispettoso di noi stessi e delle nuove generazioni: un progetto di oltre 2.600.000 euro è stato presentato per il recupero e l’efficentamento energetico di Palazzo Dellepiane, in modo da ottenere consistenti risparmi e minori emissioni, oltre che un miglior servizio ai Cittadini. Sempre da questo punto di vista, è stato presentato un progetto per complessivi 280.000 euro per il rinnovo del parco automezzi comunali, che nella maggior parte superano ormai i 20 anni di servizio e non sono rispondenti alle nuove esigenze di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento. Un progetto per 1.750.000 euro è stato presentato inoltre per la ristrutturazione e l’ampliamento dei cimiteri novesi, che da tempo necessitano di interventi concreti.  La ristrutturazione di Casa Giorgi, ossia il complesso immobiliare di pertinenza e in adiacenza del Teatro Marenco, non era stata prevista dal piano di ristrutturazione originario del teatro. La ristrutturazione è però necessaria oltre che doverosa, per dotare la città di uno spazio adiacente al teatro da dedicare alle attività culturali giovanili, per favorire opportunità di formazione e lavoro: per questo, l’Amministrazione Comunale ha presentato un progetto con un valore di oltre 800.000 euro. 









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Moscone

Un commento su “Il mistero del recovery plan

  1. All’edizione del Tg3 Piemonte delle ore 14 di oggi 10 aprile hanno parlato ,in positivo , dei progetti presentati dai comuni di Alessandria,Casale,Tortona ed in negativo (nel senso perché non pervenuti) di quelli di Acqui e Ovada. Il comune di Novi Ligure non è stato neppure menzionato!! Dobbiamo proprio continuare ad avere questa amministrazione?

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