Teatro Marenco, Cabella: “una stagione da marzo”

Dopo le notizie circa la mancanza di una stagione al Teatro Marenco a causa della mancanza di fondi, il Sindaco Cabella ha mandato un comunicato ai giornali con l’intenzione di spiegare la situazione. In sintesi, ci vuole tempo e pazienza, si cercano sponsor, avremo una stagione teatrale a partire da marzo (cioè da quando normalmente le stagioni teatrali finiscono). Non poteva ovviamente mancare l’attacco a chi c’era prima.

Ecco il testo completo del comunicato di Cabella:

«Assieme all’Assessore alla Cultura voglio fare chiarezza sulle sterili e inutili polemiche riguardo al Teatro Romualdo Marenco. In merito a notizie di stampa che parlano di un annullamento ufficiale della stagione al Marenco precisiamo che siamo davvero sconcertati dal modo con il quale certa stampa sta raccontando alla città il lavoro che Fondazione Teatro Marenco e Amministrazione comunale stanno conducendo faticosamente da mesi per riaprire, prima, e far partire, poi, gli spettacoli al teatro, dando voce a polemiche pretestuose, che non fanno certo il bene della città.
Così facendo si rischia seriamente di compromettere quel positivo clima di entusiasmo che è vitale per il futuro del Marenco creando un danno di immagine e anche economico a un’attività che sta partendo adesso.
È doveroso pertanto chiarire una volta per tutte che il risultato conseguito con la riapertura e i primi spettacoli non era affatto scontato al momento dell’insediamento della nostra amministrazione, anzi, è stato raggiunto solo dopo un lungo e faticoso lavoro condotto insieme con il nuovo CdA della fondazione.
Tutti infatti abbiamo dovuto gestire una situazione molto problematica che arrivava da lontano e non certo creata da noi.
Tuttora alcuni problemi restano aperti, ma stiamo lavorando per una loro risoluzione nell’interesse di tutte le parti coinvolte. L’inaugurazione poi è stata pensata come una serie di eventi finalizzati a presentare il teatro alla città, alle istituzioni e naturalmente a possibili sponsor che ci aiutino a sostenere gli alti costi di gestione della struttura.
Per il futuro è in corso una riflessione sulle strategie più idonee per garantire la coesistenza di alta qualità dell’offerta ed equilibrio di bilancio, al quale, nell’interesse pubblico, non vogliamo in alcun modo derogare. Ci vogliono tempo e pazienza, ma ciò non significa che il teatro chiuderà, come vorrebbe chi non sopporta il fatto che sia stata un’amministrazione di centrodestra ad averlo inaugurato.
Il teatro avrà la sua stagione, insieme col Teatro Paolo Giacometti, che riaprirà al pubblico, rinnovato e rimesso a posto, a metà marzo, ma la proposta artistica dovrà essere graduale e compatibile con le risorse a disposizione.
È davvero singolare il fatto che, dopo aver tenuto chiuso il teatro per 70 anni, ora si urli allo scandalo per qualche settimana di attesa e annunciamo che d’ora in poi respingeremo con forza e in tutte le sedi opportune ogni accusa falsa e strumentale che ribalti la realtà, danneggi un interesse pubblico e scarichi assurdamente responsabilità vecchie di anni su chi sta solo cercando di restituire alla città il suo teatro».

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