Alessandria, è Molinari il vero sconfitto. Vola Fratelli d’Italia, tengono Pd e FI

In attesa di sapere chi sarà il vincitore che uscirà dal ballottaggio del 26 giugno tra Giorgio Abonante e Gianfranco Cuttica di Revigliasco, possiamo già dirvi nome e cognome del vero sconfitto delle comunali 2022: Riccardo Molinari. 

Nelle elezioni europee del 2019 la Lega ad Alessandria aveva ottenuto percentuali bulgare, ottenendo oltre il 40% delle preferenze ed essendo di gran lunga il primo partito, con oltre 16mila voti. Dietro di la Lega, staccatissimo, il Pd con il 22%. In pratica, per ogni elettore del Pd ce ne erano 2 della Lega. 
Ma come sanno i politici, più che le percentuali contano i voti reali. Nel 2019 erano stati oltre 16mila gli elettori che avevano tracciato la croce sul simbolo della Lega. Domenica, sono stati solo 3300. In sintesi, su 10 elettori del 2019, la Lega di Molinari ne ha persi 8. 
Pur nel quadro di una elezione che è stata caratterizzata da una fortissima astensione, gli altri partiti non hanno sofferto una fuga dei voti così massiccia. Il M5S, che è andato male per stessa ammissione dei suoi dirigenti, passa dal 14 al 4%. Nulla a che fare con il tracollo leghista. 
Chi invece in questo quadro di calo degli elettori riesce comunque a ottenere un grande risultato è Fratelli d’Italia, che vede raddoppiare il numero dei suoi elettori in termini assoluti, passando dal 5 al 15%. 
Tiene il Pd, che su 10 voti delle europee 2019, ne conferma 7, passando dal 22 al 20% e affermandosi ampiamente come primo partito in Alessandria. Se prima per ogni elettore della Pd ce n’erano due della Lega, ora il rapporto è rovesciato: per ogni elettore della Lega, ce ne sono due del Pd. Come il Pd, tiene anche Forza Italia, data per morta ma ancora viva nel segreto delle urne. 

Il tracollo della Lega nella città di Molinari, che dell’ex partito federalista è il numero 2, è pesantissimo. E dire che Molinari era riuscito nell’impresa di far chiudere a Salvini la campagna delle amministrative proprio ad Alessandria, pensando di calare l’asso pigliatutto. Ma già dalle presenze in piazza Marconi venerdì scorso era evidente che il vento stava cambiando. Non c’erano le migliaia di persone che i leghisti hanno contato, ma solo qualche centinaio di truppe cammellate fatte giungere da ogni dove. 
Ora è il centro destra che deve fare i conti con Molinari, che negli ultimi anni ha aleggiato sulla provincia facendo e disfando attraverso i suoi boiardi di partito. Ora che le proporzioni del potere all’interno del centro destra si sono ribaltate, ne vedremo delle belle.  

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andrea vignoli

Giornalista, scrittore, insegnante.

2 commenti su “Alessandria, è Molinari il vero sconfitto. Vola Fratelli d’Italia, tengono Pd e FI

  1. Caro Il Moscone, se la matematica non è un’opinione, la Lega avrebbe perso: 1-(3.300/16.000)= 79,37% dei votanti. Il M5S invece avrebbe perso il 71,4%, cioè 1-(4/14). Non mi sembra che le differenze fra i due partiti siano così diverse (entrambe hanno perso più del 70% dei consensi), tanto che bisognerebbe parlare di una CAPORETTO sia per la Lega, sia per il M5S, per cui NON RITENGO VERITIERO E ADDIRITTURA FUORVIANTE la frase di Andrea Vignoli che afferma, in riferimento ai M5S: “Nulla a che fare con il tracollo leghista. ” Credo infine che chi scrive sui giornali abbia una responsabilità etica di dire ai propri elettori le cose come stanno, e non come si vuole farle apparire!!!
    Anche il titolo dell’articolo a mio avviso è “cannato”:
    Anzichè scrivere “è Molinari il vero sconfitto”, scriverei: “SONO MOLINARI E IL M5S I VERI SCONFITTI”!!!

  2. Stefano Bruno,
    penso che anche tu possa capire che questo articolo è un’analisi del voto che rappresenta l’opinione dell’analizzante, cioè il sottoscritto. Questo non è un articolo di informazione, ma di commento, e non ha certo la pretesa di dire la verità assoluta, ma semplicemente la mia opinione. Tu non sei d’accordo? Pazienza, me ne farò una ragione…
    Però voglio lo stesso provare a spiegarti perché, sempre secondo me, c’è una grossa differenza politica tra i tracolli leghisti e grillini.
    E’ vero, la lega perde il 79% dei voti, e il M5S il 71%. Ma la differenza significativa è sui voti assoluti persi: Molinari ne ha persi per strada ben 12.767! Se a questo dato aggiungi che la Lega esprimeva il candidato sindaco uscente, e che ancora tre giorni prima del voto erano certi di vincere al primo turno, puoi capire (forse) perché il vero sconfitto è proprio Molinari, anche per il ruolo che esercita a livello nazionale. Inoltre, i 5S perdono sì voti, ma il loro candidato è vincente al primo turno. Se questa differenza ti pare poco…

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