Scongelatori …

Circa un paio di mesi or sono, il Consiglio Comunale di Novi, solennemente, votava all’unanimità (ovvero tutti, maggioranza e minoranza, nessuno escluso) un documento, presentato dal Movimento 5 Stelle e dai Democratici per Novi, che impegnava il Comune ad “astenersi dal compiere atti che impegnino l’amministrazione comunale nel progetto di un inceneritore, quanto meno fino all’approvazione del nuovo piano regionale sui rifiuti”.

Dunque il Sindaco, in prima persona (così come il Presidente del Consiglio comunale), è tenuto a rispettare e a far rispettare tale decisione; ne deriva che anche il nipote del Sindaco, in quanto semplice – si ribadisce semplice – Consigliere comunale (i galloni della Lega non contano) è tenuto a rispettarla. Eppure il nipote di Cabella sembrerebbe non volere affatto rispettare quello che, si ripete, solennemente, ha deliberato la massima espressione comunale. 

Come ha dichiarato il Mungitore, avrebbe fatto pressioni sull’Amministratore delegato di Acos in merito alla questione del termovalorizzatore (leggasi anche inceneritore), questione oggetto della “cagnara” durante l’ultima riunione del Consiglio. Fatto, peraltro, non smentito e, per certi versi, indirettamente confermato dal Sindaco, il quale, nel tentativo di soccorrere l’amato nipote, ha sostenuto che i Consiglieri non debbono chiedergli il permesso per parlare con chicchessia (Che fosse stato ignaro dell’iniziativa parentale? Potrebbe essere).
E così l’augusto nipote, in virtù non si sa di cosa, si occupa dell’inceneritore; e non è la prima volta. Lo aveva fatto al termine dell’estate scorsa, dandone per scontata la realizzazione a Novi, ipotesi invece congelata dai suoi stessi amici della Regione Piemonte. 
Ed ora ci sta riprovando, come se il Consiglio comunale non contasse nulla in merito alla gestione e alla programmazione della vita cittadina; parrebbe proprio che le decisioni vengano prese ai “giardinetti”, o forse in casa leghista, o in casa del nipote stesso (pare che, a cose fatte, il Primo cittadino venga informato).
Dunque, il virgulto da una parte insiste sulla sua fulgida idea, dall’altra, in Consiglio comunale, vota – e fa votare ai suoi – un documento che congela l’idea stessa, mostrando una sorta di duplice personalità, stile Dottor Jekyll e Mister Hyde, per cui in Consiglio personifica uno dei due soggetti, ma fuori dall’assise ne interpreta un altro … dipende dalle circostanze.
Deve aver scambiato il ruolo di semplice Consigliere comunale con quello di “conducator”,sostituendosi al Sindaco. Forse nessuno gli ha spiegato che non appartiene alla Real Casa Savoia, laddove il nonno potrebbe essere, come è stato definito, il Re tentenna, e lui il principe pre-destinato al trono (anche se pare abbia abdicato anzitempo in favore dell’Assessore con la fascia). Gli piaccia o meno, potrà, forse, sostituire il nonno o un Assessore (benché non correttamente) in una qualche riunione, ma non può sostituirsi al Consiglio Comunale, che – inaudito! – è S O V R A N O (lo si afferma anche a favore del Presidente del Consiglio comunale, il quale non può essere dormiente).

Egualmente, il Presidente del CSR, Angelo Ravera, non può decidere se, dove e quando, si può costruire l’inceneritore, ovvero il termovalorizzatore; pure lui, ancor prima di essere nominato Presidente del Consorzio, aveva dichiarato di essere favorevole al termovalorizzatore. Amministrare, però, non è eguale al gioco del Monopoli dove, a volte, si rischia di finire in Vicolo Stretto, con il fiato Corto, senza passare dal Via. 
Innanzitutto è la Regione Piemonte che, eventualmente, ha la possibilità di decidere; in secondo luogo il Comune ospitante, eventualmente, deve dare il proprio assenso. In ultima analisi, considerato che le decisioni di Novi sono diverse dalle convinzioni di Ravera, costui se ne faccia una ragione e si dimetta, poiché le sue idee non coincidono con quelle dell’ente che lo ha nominato. Sarebbe un “beau geste”,come dicono i francesi.
Si tratta di fughe in avanti? C’è chi dice che, dietro l’operazione, si celino forti interessi economici; è cosa innegabile, ma gli interessi primari dovrebbero essere, innanzitutto, quelli della comunità novese, che all’unanimità, ha deciso, attraverso il Consiglio comunale, diversamente.
A questo punto, però, meglio si comprende ciò che non è stato fatto in passato dalla Giunta Cabella in merito alla raccolta rifiuti.
Si ricorda che, nell’ormai lontano autunno 2019, il Sindaco, accodandosi, silente, alle posizioni del Sindaco di Tortona, aveva rinviato l’avvio della raccolta differenziata; ma poi a Tortona era partita, mentre a Novi è rimasta al palo, in quanto Cabella ha atteso fino al mese di gennaio di quest’anno per completarla. Forse, il disegno era simile a “muoia Sansone con tutti i filistei”, ovvero: facciamo andare tutto a catafascio, così poi ci facciamo il nostro termovalorizzatore. Un pensiero diabolico, si direbbe; a pensar male si fa peccato, però… qualche volta ci si azzecca (cfr. Giulio Andreotti).
Si potrebbe anche supporre che lo scorso anno sia stata aumentata la TARI con la stessa logica, ovvero: la gente si arrabbierà, ma noi proporremo la soluzione del termovalorizzatore (che, a detta Lor Signori, farebbe risparmiare quattrini).
Però il conducator non poteva prevedere la mozione partita dalle opposizioni, deve essergli capitata tra capo e collo e avergli procurato il torcicollo; ha dovuto far buon viso a cattivo gioco, così ha votato – e fatto votare ai suoi – il documento che congelava la sua idea. C’è chi racconta, e probabilmente è vero, che anche tra i suoi adepti non tutti siano d’accordo sulle posizioni pro-inceneritore, tanto chè la sera famigerata del Consiglio il gran capo leghista ha rischiato di perdere qualche ulteriore penna fra quelle – esigue – ormai rimastegli (per tale ragione avrebbe votato il documento, continuando a perseguire, neppure troppo segretamente, la strategia dei “giardinetti”).
Ora, probabilmente, sta cercando di recuperare il tempo perduto, accompagnandosi a braccetto del Presidente del CSR, e cercando – come ha sostenuto in Consiglio comunale il Mungitore – di fare pressioni sull’ Amministratore delegato di Acos. 
La democrazia, però, piaccia o non piaccia al conducator, ha le sue regole (non siamo in Romania ai tempi di Ceausescu, come direbbe Poletto). Era stato proprio il Presidente del CSR a contestare l’aumento della Tari, sostenendo fosse illegittimo: si sarà trattato di un incidente di percorso? Non è dato sapere, certo è che il nipote del Sindaco ha dovuto incassare la sconfitta; malgrado ciò, temerariamente (e, si aggiunge, testardamente), continua a ripetere che la tassa dell’anno precedente era corretta, esattamente come lo sarà quella di quest’anno, posizione condivisa con il giovin villeggiante Assessore al Bilancio. Ingenuamente, si intravvede una “leggera” contraddizione, proprio un nonnulla … A volte si fa più bella figura ad ammettere: “Abbiamo sbagliato”, anziché ostinarsi a sostenere una posizione ed il suo contrario. Vuoi vedere che se ne accorgono anche i cittadini?

Congelatori

Era il 28 maggio e il Comune di Novi, tardivamente, si è accorto che in quel giorno, cento anni prima, la U.S. Novese aveva vinto lo scudetto nel campionato nazionale di calcio. Non deve essere stato un buon risveglio né per il Sindaco, né per l’Assessore allo Sport (quello che porta la fascia con disinvoltura). In zona Cesarini, tanto per rimanere in tema, il Comune ha annunciato alla stampa un tardivo quanto misero gagliardetto da distribuire ai negozi del centro storico, in memoria dell’avvenimento. La cosa sembrava imminente, ma al momento nulla si è visto. Sarà stato congelato.

Scongelati

Nel primo turno delle elezioni ad Alessandria, la Lega ha avuto un pesante crollo di consensi, mentre Forza Italia, data in stato comatoso (di qui forse le fughe di presunti pentiti verso il Carroccio) sembra aver ripreso vigore. Troppo presto per parlare di inversione di tendenza per gli azzurri, certa, invece, è l’inversione di tendenza leghista, una vera dèbacle. Ciò avveniva proprio mentre, a Novi, era in corso la campagna acquisti di personaggi azzurri da parte della Lega (con ricche promesse di fasce tricolori). Difficile prevedere i risultati della Lega a Novi nelle prossime elezioni amministrative. Certo è che a ben poco varranno le 37 preferenze ottenute nel 2019 dalla nuova tessera n.22.
In ogni caso congelare, scongelare e ricongelare, è un gioco pericoloso; lo sa bene qualsiasi persona minimamente esperta in cucina.

Villeggianti

È tornato dalla villeggiatura, implacabilmente ed inesorabilmente, il giovin Assessore al Bilancio. Taluni affermano che, al rientro, non portasse “i scarp del tennis”, bensì zoccoli olandesi e un bel mazzo di tulipani, per abbellire la traballante scrivania. Ritemprate le meningi, ora parrebbe (il condizionale è d’obbligo, non si offenda) pronto a deliziare noi tutti con il Bilancio di previsione di quest’anno, annunciando “ricchi premi e cotillons” per quel che resta dell’anno, quasi fosse uno show manager. 
N otru?, direbbe Bastiano. 

Il Malalingua

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