Dopo i voti ora il Pd cerca di perdere anche gli iscritti

La frase più comune che viene pronunciata nelle sedi del Pd dopo il risultato elettorale? “Dobbiamo tornare a parlare con la gente!”. Ma pare che a livello nazionale si stia cercando di fare tutto il possibile per far si che il partito perda ancor più la possibilità di avere un contatto diretto con la sua base. 

Chi nel 2022 vuole iscriversi al Partito Democratico, o rinnovare la tessera, non deve più andare in sezione del partito come ha sempre fatto, e come fanno gli altri partiti. Questo perché la direzione nazionale del Pd ha deciso che la tessera si può fare solo on line, con pagamento attraverso carta di credito o bonifico bancario, all’indirizzo https://tesseramento.partitodemocratico.it . Sarà poi la direzione nazionale a provvedere ad inviare a casa la tessera agli iscritti. 

Le analisi demoscopiche dopo il recente voto hanno evidenziato come il Pd abbia il suo zoccolo duro tra gli over 65, dove è il primo partito. Probabilmente, è anche tra quella fascia dove conta il maggior numero di iscritti, ed è anche la fascia di età più restia ad inviare soldi on line. Ma è proprio quello che dovranno fare, se vorranno iscriversi. 

Il regolamento specifica che da una singola carta di credito, non potranno essere pagate più di tre tessere. I segretari di sezione potranno fare “di persona” la tessera solo a persone che dichiarino di non possedere un conto corrente, e comunque per un numero massimo pari a un terzo degli iscritti dell’anno precedente. Dovranno anche invare una relazione in cui specificano i motivi di ogni “compagno” (una volta si diceva così) che ha optato per l’iscrizione di persona. 

Questa decisione romana non è stata gradita dalla periferia. A Genova, ad esempio, è partita la rivolta, con il segretario provinciale Simone D’Angelo ha fatto stampare circa tremila tessere, per poterle dare in attesa che arrivino quelle “ufficiali” da Roma. 

Il regolamento, approvato nel febbraio del 2022, prescrive che il costo della tessera è fissato in 15 euro, ma per il 2022 e il 2023 “oltre a tale importo minimo è richiesto un contributo straordinario di euro 5”. 

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