Donne che dicono no, oggi in biblioteca il Liceo Classico e Cà Foscari

Nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre 2022 il Liceo
Amaldi di Novi Ligure in collaborazione con Classici Contro dell’Università Ca’ Foscari
Venezia presenta le azioni e gli interventi culturali del progetto «Donne che dicono no:
Immagini del dissenso femminile tra il mito e la storia contemporanea».
Con gli occhi e le parole dei Classici antichi, per un pensiero critico sul presente, alla Biblioteca
Civica di Novi Ligure dalle 16.30 alle 23.00 del 25 novembre saranno in scena le azioni teatrali,
le lezioni e le conferenze, la presentazione di un libro. Tutto a partire da Omero, per capire il nostro
presente.
Interviene ad aprire le riflessioni Alberto Camerotto (Università Ca’ Foscari Venezia), che è
l’ideatore con Filippomaria Pontani del progetto Classici Contro, per metterci davanti agli occhi le
regole di Omero per costruire una buona società per il futuro. I primi fondamenti sono in greco tutte
parole femminili e sono divinità, Eirene (la pace), Eunomia (il buon governo e la buona
amministrazione), Dike (la giustizia). Portano con sé la prosperità e la serenità. Al centro
dell’utopia omerica di una società felice stanno la cultura, la poesia e la musica, l’operosità del
lavoro, l’amore della città e dell’ambiente, la condivisione collettiva dei problemi, l’ospitalità,
l’accoglienza, la fiducia e la generosità. Come buona guida è la voce delle donne, che sanno
intuire le difficoltà e tutte le risposte.
In corrispondenza delle immagini della felicità stanno quelle più drammatiche della guerra.
Ludovica Consoloni (Aletheia Ca’ Foscari) ci presenta le immagini del dolore di fronte alla guerra
con gli occhi e la sensibilità delle donne. Si parla della guerra di Troia, che è per noi l’archetipo di
tutte le guerre e di tutte le sofferenze. Quando la guerra entra nelle città significa la violenza contro
gli innocenti. Si devastano le città, i palazzi, i templi, le case, si uccidono i vecchi, i bambini, le
donne. Rimane solo il dolore e il pianto.
Alle 18.00 Alice Bescapé (Collettivo Progetto Antigone) propone la narrazione del progetto
teatrale nazionale «Parole e sassi», realizzato nella mattinata con gli studenti del Liceo “Amaldi”, in
collaborazione con Hortus conclusus 2022.
Alle 18.30 chiude la prima parte Elisabetta Biondini (Aletheia Ca’ Foscari Venezia) con la più
antica rivoluzione delle donne contro la guerra e contro la violenza degli uomini: «In guerra,
insieme: le donne nella Lisistrata». A preparare lo spettacolo che segue.
Alle 21.00 vediamo proprio LISISTRATA sulla scena, azione civile del Laboratorio Teatrale
Officina Mercuzio-Roberto Guerra del Liceo “Amaldi”, con la regia di Laura Gualtieri.
E a concludere la serata, alle 22.00 intervengono insieme Ludovica Consoloni, Elisabetta
Biondini e Alberto Camerotto, con le letture di Giovanni Paladini, a presentare il libro appena
uscito: «Il grido di Andromaca. Voci di donne contro la guerra» (De Bastiani Editore). È un
libro con il valore di un simbolo. Un libro antico per essere testimoni del nostro tempo. Voci di
donne, con gli studi di ogni giorno, con i nostri occhi, con i nostri pensieri di fronte al male che
vediamo. La caduta della città di Troia è l’ultima devastazione della guerra, vale per tutte le nostre
guerre: serve per capire meglio quello che succede. Le donne sono vittime, prede, bottino, trofeo
da ostentare, tutto insieme. Si prepara ogni sofferenza, tutte le violenze che non si possono
nemmeno immaginare. Sono oggetto della crudeltà dei nemici. Con i loro occhi vedono morire gli
sposi, uccidere i padri, massacrare i figli. Per diventare vittime dello stupro e dell’oltraggio. Umiliate
e devastate insieme alle case, alla città, alla vita.
Ma le donne sono la memoria del dolore, della ferocia, una memoria che non può essere più
cancellata. E che diventa testimonianza. Talvolta anche azione, efficace.

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