Con “Farfalle” Andrea Robbiano sale sul palcoscenico del Teatro Marenco

Più di 180 repliche in tutta Italia, circa un centinaio davanti a scolaresche di tutti i tipi. “Farfalle”, scritto e interpretato dall’attore novese Andrea Robbiano, compie 10 anni tutti passati sui palcoscenici e torna a Novi per la prima volta nella meravigliosa cornice del Teatro Marenco. 

L’iniziativa, voluta dalla Fondazione Teatro Marenco in occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria, è  rivolta agli studenti delle scuole superiori novesi. Nella mattina del 25 gennaio avranno luogo due rappresentazioni, alle ore 9 e alle ore 11. 

“FarFalle” racconta di un circo dagli animali strani, di un uomo che russa male, di numeri sulla pelle, di una lettera mai arrivata, di un bacio alla stazione. E di come le farfalle sono scomparse.

“FarFalle” è una lavagna su cui scrivere il nome dei buoni e quello dei cattivi. “FarFalle” racconta di un lager e della memoria ad esso legata. “FarFalle” è la storia di un uomo chiuso dentro la sua memoria, che intreccia e sbanda. Confonde gli eventi storici e la loro collocazione nello spazio e nel tempo. È il racconto di un uomo a un altro uomo, nella speranza che la memoria non sia solo quella storica di cifre, date ed eventi, ma quella profonda dell’esperienza fisica ed emotiva. Per provare a far sì che quello che è stato non accada più, qualunque sia la faccia del carnefice e qualunque sia la faccia della vittima. Perché una volta entrati in un lager i contorni della vita si perdono nella memoria. “FarFalle” racconta come.

Farfalle è stato scritto per raccontare in maniera diversa l’affronto più grande dell’uomo a se stesso: il campo di concentramento. Nel corso del XX secolo, in diversi ambiti e in diverse parti del mondo, l’uomo ha deciso deliberatamente di recludere l’uomo e privarlo di libertà fondamentali e necessarie. Ovviamente tutto parte dall’esperienza dei lager nazisti e fascisti ma il fatto che siano i più conosciuti e quelli che hanno mietuto più vittime non dev’essere un’occasione per restringere il campo dell’analisi ed escludere dalla visuale il vero nocciolo della questione. Lo spunto per lo spettacolo parte da un fatto realmente accaduto: una cartolina arrivata in ritardo di quasi 70 anni da un campo di prigionia, scritta da un padre alla moglie e ai figli per tranquillizzarli, una cartolina ritrovata per caso in un’asta di oggetti vintage dal vicino di casa dei destinatari. Il contenuto della cartolina non è pubblico, lo spettacolo è stato scritto provando a immaginare cosa si può scrivere a una famiglia da un campo di
reclusione.

Farfalle a Novi ha rappresentato anche un piccolo record per Andrea Robbiano: nel 2015, al teatro Giacometti, è stato rappresentato 4 volte nel corso della stessa giornata. Una impresa per ogni attore..

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