Ieri, domenica 19. sulla via Girardengo, nel famoso angolo del cosiddetto “pensatoio”, abbiamo assistito allo show del soggetto responsabile dei Fratelli d’Italia. Costui si qualifica come coordinatore sostanziale della gestione operativa, per la formazione della lista che deve supportare il candidato sindaco (ancora non ufficialmente presentato).
Il soggetto è noto alla politica Novese, ha ricoperto il ruolo di consigliere sia nel campo dell’opposizione sia in quello di maggioranza. Maggioranza finita prematuramente per disaccordi insanabili nello stesso schieramento…
Il noto personaggio, galvanizzato dai continui successi del suo partito alle regionali che ne accentua la già esuberante personalità, non si esime alle domande dei vecchi volponi della politica presenti, tra cui un totem della vecchia democrazia cristiana e qualche giornalista; sordo ai disastri che ha contribuito a creare come parte intrinseca della fallita maggioranza. Viene stuzzicato sulla possibilità di fare la lista elettorale, tanto che accolgono nelle loro file il più anziano decano dei consiglieri che ha sempre avuto l’abilità di farsi eleggere, utilizzando i partiti come un autobus per poi scendere una volta eletto, e muoversi verso direzioni a lui congeniali. Tanto è vero che si deve a lui se si va alle elezioni anticipate e la fine anticipata dell’esperienza a guida leghista, per contrapposizioni insanabili. Il rancore è ancora forte e da quelle parti, volano gli stracci e non vogliono più averci a che fare, mettendo perfino in pericolo la solidità della coalizione di centro destra .
Bisogna riconoscere quanto sia stato determinante per la storica vittoria, sia come impegno sia con apporto di consensi. Il soggetto è particolarmente abile e non se ne cura, forte di una dote di consenso personale, procede come un rullo compressore, consapevole che non è facile rinunciare ai suoi voti per nessuna formazione; specialmente in questo momento di confusionario accaparramenti, ed eccolo proporsi a Fratelli d’Italia.
Qualcuno dei presenti con una certa ironia fa notare : “accogliendo lui e la sua squadra, sarete agevolati a completare la lista, in passato avete avuto non poche difficoltà”. E qui il nostro esuberante responsabile non esita a mostrare tutta la sua imperativa flemma, per dire : “dispongo di abbondanza di candidati e non ho nessun problema a completare la lista . C’è la disponibilità solo per accogliere il vaquero, a meno che non presenti una propria lista in sostegno al nostro candidato sindaco”. Se gli altri schieramenti di centro destra non sono d’accordo, non abbiamo nessun timore a presentarci da soli!
Comunque al di là delle ostentazioni di sicurezza, la situazione è piuttosto caotica e il risultato finale alquanto incerto. Al momento si prospettano cinque candidati sindaci e quindi parlare di vittoria al primo turno è almeno prematuro se non aleatorio. Di sicuro il centro sinistra è sostenuto da un’eccellente quanto collaudato apparato organizzativo, ancorato a una solida base che dovrebbe garantirgli delle ottime probabilità di arrivare al ballottaggio. Il centro destra con il vento in poppa ha anch’esso buone chance sempre che il vento non cambi. Sicuramente alla fine troveranno il modo di sopportarsi e stare insieme. La vittoria è un eccellente collante!
L’incomodo è rappresentato dal Cinque Stelle, i quali sembra che finalmente vogliono organizzarsi e radicarsi sul territorio, e quando avverrà? Sarà tutt’altra lotta. Comunque sia loro che il terzo polo, con le decisioni che prenderanno, su chi convergere, decideranno lo schieramento vincente.
Per entrambi i due schieramenti più accreditati, vale il detto popolare: “non dire gatto finché non c’è l’hai nel sacco”. Un po’ di modestia non guasta mai!
Ponetevi l’interrogativo del sempre più residuo numero di elettori che si reca alle urne. Se riuscite a darvi delle risposte razionali , forse riuscirete anche a dare la giusta definizione all’impegno politico che proponete.
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