Caro Accili (e non solo), ci fai o ci sei?

Qualcuno dica a Accili (e non solo a lui) che la giunta Cabella è caduta l’estate scorsa. Ditegli che non è più assessore, e che lo sanno tutti. 

Un paio di giorni fa l’ex assessore ai lavori pubblici (carica che non ricopre più, ripetiamo) si è fatto riprendere nei pressi di una rotonda cittadina, mentre spiega “stiamo facendo un nuovo lavoro”, “un esperimento” (vedi video in fondo).

Ora, i casi sono due: o Accili è uscito di testa per lo stress della campagna elettorale, e tra un salto di partito e l’altro ha avuto un’amnesia e pensa di essere ancora assessore, oppure sa benissimo di raccontar frottole, e spera che qualche elettore ci caschi. 

Non è la prima volta che Accili propone ai social  dei video “farlocchi”: basta che ci sia un cantiere del comune (ricordiamo, gestito da un commissario prefettizio) e lui si precipita a farsi selfie e video in cui si prende il merito di lavori in cui, sia chiaro, non c’entra nulla. 

Ma non è il solo che crede di essere ancora assessore: gli fa compagnia Edoardo Moncalvo, che addirittura sul suo profilo Facebook millanta di essere Assessore al bilancio del comune di Novi Ligure. Una dimenticanza? Impossibile, visto che da tempo ormai il “malalingua” dalle pagine di questo sito glielo fa notare ogni settimana. 

Il millantato credito di Moncalvo

Giusto un anno fa Moncalvo fece la ormai famosa scena muta in consiglio comunale davanti alle domande dell’opposizione sul bilancio. In sostanza, il giovane assessore rispose che non si aspettava domande, che non era preparato e che avrebbe risposto al prossimo consiglio. Insomma, cose che possono succedere sui banchi di scuola agli alunni un po’ svogliati.. 

Passarono i consigli, e le risposte (se preferite, l’interrogazione di recupero) di Moncalvo non arrivarono, Fu salvato, a luglio, dalla caduta della giunta.

Se vuole continuare a dirsi assessore, Moncalvo almeno risponda alle famose domande, che gli ripetiamo pubblicamente: perchè  “il settore affari sociali ha avanzato 276mila euro, in un anno di grande difficoltà per le famiglie causa covid. Avanzati anche 435mila euro di spese per il personale, 60mila per la pubblica istruzione e 170mila per la biblioteca”. 

Si trattava di una questione molto importante: in un momento di difficoltà per le famiglie, i soldi posti a preventivo, non erano stati spesi. Perchè?  lo ripetiamo a Moncalvo. 

Dall’opposizione allora si alzò la voce di Muliere: «È evidente che non avete in mano la macchina comunale, non governate il bilancio. La prima attenzione di una amministrazione deve essere legata al bilancio e alla sue risorse. Risorse che non sono state spese, e non sapete neppure perchè». 

Non ci resta che attendere il giorno del voto, quando noi elettori potremo (si spera) mettere fine a queste scenette.

il video in cui Accili finge di essere ancora assessore ai lavori pubblici

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