Mancano 4 giorni al deposito delle liste e c’è chi insegue gli elettori in discoteca

Un sistema democratico funziona solo se alla sua base c’è la condivisione e il rispetto delle regole. Il prerequisito della democrazia è quindi la legalità, e il rispetto della stessa da parte degli attori in gioco. Quando partiti e candidati cercano scorciatoie, quando viene meno il rispetto delle regole, quando qualcuno cerca di aggirarle per trarne vantaggio, o anche solo per propria incapacità a seguirle, allora la democrazia vene menomata e con lei il diritto dei cittadini di scegliere con trasparenza. 

Ci sono molte norme  che regolano anche le elezioni amministrative che permetteranno ai novesi di scegliere il loro futuro sindaco. Il termine per la presentazione delle liste dei candidati è fissato per le ore 12 del 15 aprile, vale a dire tra soli 4 giorni. 

Entro quella data i candidati sindaco devono presentare la loro candidatura, le liste dei candidati a loro sostegno per il consiglio comunale, e le firme di presentazione delle stesse. 

Questo perché le “regole” delle elezioni prevedono che per potersi candidare, occorre essere “presentati”, cioè sostenuti, da un certo numero di elettori. Ogni lista infatti deve essere corredata dalle firme di presentazione di un numero di elettori (iscritti nelle liste elettorali del Comune al voto) non inferiore a 175, e non superiore a 350. Queste firme devono però essere “ufficiali” cioè apposte in presenza di una persona abilitata a certificare che la firma sia apposta realmente, e liberamente. Chi ha la facoltà di “certificare” le firme? L’articolo 14 della legge 21 marzo 1990, n. 53  lo dice chiaramente: possono autenticare le firme notai, i giudici di pace, i cancellieri e i collaboratori delle cancellerie delle corti d’appello e dei tribunali, i segretari delle procure della Repubblica, i membri del Parlamento, i consiglieri regionali, i presidenti delle province, i sindaci metropolitani, i sindaci, gli assessori comunali e provinciali, i componenti della conferenza metropolitana, i presidenti dei consigli comunali e provinciali, i presidenti e i vice presidenti dei consigli circoscrizionali, i consiglieri provinciali, i consiglieri metropolitani e i consiglieri comunali, i segretari comunali e provinciali e i funzionari incaricati dal sindaco e dal presidente della provincia. Sono anche  competenti ad eseguire le autenticazioni  gli avvocati iscritti all’albo che hanno comunicato la propria disponibilità all’ordine di appartenenza, i cui nominativi sono tempestivamente pubblicati nel sito internet istituzionale dell’ordine.

A Novi abbiamo un problema in più: abitualmente le firme venivano certificate dai consiglieri comunali uscenti, in carica fino alle elezioni, ma la caduta anticipata della giunta Cabella il 1 luglio 2022 ha fatto sì che da quella data a Novi non ci siano più consiglieri comunali. Questo ha ovviamente complicato le cose. 

Ogni elettore può firmare solo una lista, pena ammenda da 200 a 1000 euro in caso di firme multiple. 

A Novi servono parecchie firme, in questa tornata elettorale. Facciamo i conti: 1 lista a sostegno di Zippo, 5 liste a sostegno di Muliere, 2 a sostegno di Barbagelata, 1 a sostegno di Garaventa, 3 a sostegno di Maria Rosa Porta e 4 a sostegno di Perocchio. Un totale di 16 liste, che devono presentare a loro sostegno complessivamente circa 3200 firme. Un numero abbastanza elevato, tenendo conto che alle ultime elezioni politiche si sono recati al voto poco più di 13mila elettori su un totale di circa 20mila. Circa il 15% degli elettori dovrà firmare una lista. 

A soli 4 giorni dalla consegna, alcuni candidati sono già a posto, come Lucia Zippo e Rocchino Muliere, che hanno cominciato a raccogliere le firme per tempo e che le hanno già depositate. Tutti i candidati, tranne uno, hanno già reso pubbliche anche le liste dei candidati al consiglio comunale. Chi appare in affanno è il trio formato da Giacomo Perocchio, Claudia Capodieci e Diego Accili. Le loro liste non sono ancora state comunicate. 

Ricordiamo che le firme degli elettori – presentatori possono essere apposte solo sotto l’indicazione dei candidati. La lista quindi non può essere firmata, se non è completa. Infine, la certificazione delle firme deve indicare anche il luogo e l’ora in cui è avvenuta la firma. 

A 4 giorni dal deposito delle liste, è abbastanza inusuale non avere già comunicato i candidati. 

In questi giorni abbiamo visto parecchio trambusto per le vie del centro di persone impegnate a far firmare le liste. Ci è stato anche segnalato che nelle serate di sabato e domenica c’era chi, a notte fonda, cercava di far firmare giovani avventori  nei locali del centro e in una discoteca nei pressi della stazione. Nulla di male, se c’è il certificatore, altrimenti siamo di fronte ad un reato punito con una pena da 1 a 6 anni di reclusione, in caso che il certificatore validi le firme non apposte in sua presenza. 

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