Agnese Belardi: “A muso duro” in difesa di tutte le donne

L’iniziativa di promuovere una conferenza dibattito, nell’occasione della presentazione del libro “A Muso duro” di Agnese Belardi, si è dimostrata al di là di ogni più rosea aspettativa, sia per la presenza del folto pubblico sia per la qualità del presenti in cui abbondava il corpo docente, e anche di quello editoriale, con l’illustra presenta del prof. Mauro Ferrari, ma soprattutto l’interesse per l’argomento trattato.

La serata, organizzata dall’associazione “Amici dell’Arte di Serravalle Scrivia” con il patrocinio del comune, delle associazioni  “Pari opportunità”, “UNI valli Borbera e Scrivia APS” e dell’associazione teatrale “Mancini del quarto” è stata magnificamente presentata dalla prof. Luisa Casaccia Cibello, docente di educazione artistica e vice presidente degli amici dell’arte.

L’autrice, Agnese Belardi: docente in congedo, presidente dell’associazione del salotto letterario Donata Doni di Lagonegro, all’arrivo, proveniente da un invito da una conferenza internazionale, è stata calorosamente accolta dal sindaco e dalla giunta , dal presidente Gianni Torchia e dalla vice presidente Luisa Casaccia. Proveniente da Milano nella quale le è stato riconosciuto un insigne riconoscimento letterario, per la brillante azione di promozione e conoscenza della poetessa “Donata Doni autrice del saggio Oltre la Vita” un testo inedito.
E’ la storia dell’autrice, ignorata ed emarginata che la Belardi ha riscoperta e contribuito con costante azione di ricerca e di diffusione delle opere e della vita vissuta , ponendola, all’attenzione, della cultura letteraria fino alla dovute conoscenza e apprezzamento internazionale che ha valorizzando l’azione di estremo valore di una poetessa del sud , per l’evoluzione socio culturale nella lotta di affermazione paritario di genere, in un periodo particolarmente difficile e proseguendo Ella stessa sullo stesso impegno.

Dopo le presentazioni e i convenevoli di rito, l’intervento del neo sindaco Luca Biagioni e del presidente della libera università di ogni età, la prof. Annalisa Davico e Carla Repetto, ponevano appropriate domande sull’opera dell’autrice che spiegava attraverso le vicissitudini di cinque storie di donne , realmente accaduti, di come il genere viene sottoposta a violenza non solo fisica ma anche con modi psicologici particolarmente perfidi e meschini, approfittando di una posizione di forza e di potere.

Numerosi gli interventi del pubblico che mettevano in evidenza le varie ragioni che portano la società ad essere sempre più violente e particolarmente efferate nello stupro e nel femminicidio.

Con le storie del libro a muso duro, l’autrice vuole sensibilizzare le diverse problematiche di lasciva violenza e non solo sulle donne, verso le quali ancora persistono discriminazioni, che sono difficile da rimuovere e, inoltre suggerisce di fare attenzione a non prevaricare in un eccesso di protezione mirante ad acquisire dei privilegi di genere a discapito dell’altro, ma attraverso un’evoluzione del pensiero, soprattutto nella fase educativa scolastica, affinché venga diffuso e acquisito un modo dominante della parità di genere, in relazione alle diverse mansioni che l’umana natura ci assegna e in nessuno caso può essere tollerato l’arbitrio con qualsiasi forma di violenza o di imposizioni, ma attivarsi verso un contesto morale sociale più attenta alla solidarietà e ai rapporti umani.

La professoressa Belardi, ha fatto della difesa dei più deboli una ragione di vita, sempre a muso duro.

Si batte per contrastare le violenza sulle donne, le discriminazioni di genere , in relazione a una condizione di recupero, di emancipazione e riappropriazione della propria dignità e non con una carità pelosa ma attraverso l’educazione dei giovani per formare al senso civico e al bene comune che generi un comportamento che sia rispettoso per tutti.

Ha concluso deliziandoci con la recita di una breve ma intensa poesia: 

Il dolore

Il dolore squarcia il silenzio nella notte,
l’angoscia sale fino a toglierti il respiro.
Il sorriso inghiottito dalla paura
Il buio ti assale in un vortice senza tempo.
I pensieri si confondono con i sogni
Sensazioni di vuoto restano attaccati al corpo
Il parto incrina i sentimenti
Le certezze erano solo illusioni
Fragili emozioni che si frantumano
Come le foglie accartocciate in autunno
L’ incubo pian piano svanisce
si annulla nella notte cupa
per lasciare spazio ad un Alba nuova che sorge.

Agnese Belardi

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Francesco Giannattasio

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